Società estere con sede legale in stati che non garantiscono la trasparenza societaria

Le disposizioni in tema di revisione contabile subiscono un adattamento con riferimento a tali società. In particolare rientrano in questo ambito le società che hanno sede legale in stati i cui ordinamenti non garantiscono la trasparenza della costituzione della situazione patrimoniale e finanziaria e della gestione della società. Il TUF, in particolare, demanda al Ministero della Giustizia, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, di individuare, con decreto, criteri particolari per quanto riguarda le forme e le condizioni per la costituzione delle società. Per quanto riguarda la struttura delle società e per quanto riguarda il bilancio di esercizio, individuare i paesi che non assicurino un adeguato grado di trasparenza.

Per quanto riguarda le società italiane con azioni quotate in mercati regolamentati, le quali controllino società aventi sede legale in uno degli stati determinati con i decreti di cui si è detto sopra, si impone di allegare  al  proprio  bilancio d'esercizio o bilancio consolidato, qualora siano tenute a predisporlo, il bilancio delle società estere controllate redatto secondo i principi e le regole applicabili ai bilanci delle società italiane o secondo i principi contabili internazionalmente riconosciuti. Inoltre, bilancio della società estera controllata deve essere sottoposta a revisione da parte della società incaricata della revisione del bilancio della società italiana e, nel caso in cui la suddetta società di revisione non operi nello stato in cui ha sede la società estera controllata, deve avvalersi di altra idonea società  di  revisione assumendo la  responsabilità  dell'operato di quest’ultima. Norme particolari sono poi previste nel caso in cui la società italiana quotata sia controllata o collegata a società aventi sede legale in uno degli stati determinati con i decreti  di cui si è detto.