Cause chimiche di malattia
Meccanismi:
1) Acidi o basi
2) Solvente
3) Denaturante
4) Tossica
1. L’organismo deve mantenere il pH del sangue entro i limiti fisiologici (7,35-7,4) ed è perciò che esistono i sistemi tampone come il bicarbonato, i fosfati e le proteine (emoglobina). Lievi alterazioni del pH sono già considerate patologiche (acidosi o alcalosi). Il tampone bicarbonato è formato da acido carbonico (H2CO3) e bicarbonato di sodio (NaHCO3, acido debole). Gli acidi forti (es. HCl) e le basi forti, in soluzione (cioè a contatto con l’acqua) sprigionano calore, quindi se li beviamo ci ustioniamo. Gli acidi forti formano escare secche (= placche costituite da materiale necrotico che tendono a staccarsi), le basi forti formano le escare molli inducendo alla macerazione dei tessuti e quindi più difficili da curare. In entrambi i casi si formano cicatrici molto deturpanti.
2. I solventi possono essere di sostanze lipidiche (es. alcol, acetone, metanolo) o di sostanze idrofile. I primi non fanno male se entrano in contatto con la cute ma sono dannosi se ingeriti; per quando riguarda i secondi bisogna fare una distinzione. Nel caso di soluzione ipotonica (es. acqua distillata) le cellule immerse richiamano acqua fino alla lisi osmotica; se la soluzione è ipertonica l’acqua intracellulare passa all’esterno determinando il raggrinzamento. Infatti i sali tendono a sciogliersi dove c’è più acqua disponibile (dove è meno concentrata).
3. Per azione denaturante si intende un’azione in grado di alterare una proteina a livello delle sue strutture secondaria, terziaria, quaternaria, ma non si rompe la catena primaria. Tra le sostanze chimiche in grado di denaturare una proteina ci sono acidi forti, ioni metallici (ferro, piombo, cobalto), sostanze organiche (urea), solventi ionici.
4. I veleni svolgono un’azione tossica anche a concentrazioni molto piccole determinando una lesione di tipo chimico. Minore è la quantità necessaria per essere dannoso, meggiore è la tossicità del veleno. DML= dose minima letale (minore è la DML e maggiore è la tossicità). I veleni possono essere di natura endogena (cioè prodotti dal nostro organismo che, in casi patologici, non riesce a smaltire; es. bilirubina che deriva dalla demolizione di emoglobina ed è tossica, viene eliminata con le feci e le urine) o di natura esogena, che entrano nel nostro organismo mediante vie di penetrazione quali orale, parenterale, inalatoria. L’organismo produce, già al momento della nascita, meccanismi di difesa congeniti (es. vomito, diarrea), altri sono prodotti durante l’esistenza (acquisiti, es. formazione di anticorpi).
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Autore:
Lucrezia Modesto
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- Università: Università degli studi di Genova
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Esame: Patologia generale
- Docente: Cotalasso
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