Protocollo riabilitativo conservativo
Il trattamento riabilitativo nella prima e nella seconda settimana dalla diagnosi di lussazione anteriore di spalla, sarà finalizzato alla prevenzione di atteggiamenti che rischiano l'instabilità recidivante (abduzione-rotazione esterna) attraverso una corretta immobilizzazione la cui durata varia in relazione all'età del paziente da un minimo di 5 giorni ad un massimo di 4 settimane nei pazienti di età inferiore a i 20 anni.
In ogni caso se rimossa precocemente la fasciatura alla Desault sarà opportuno l'impiego di un reggibraccio che verrà rimosso per l'esecuzione degli esercizi.
In questa prima fase (all'incirca nei primi 14 giorni) sarà obbiettivo primario il controllo del dolore attraverso terapia farmacologia (FANS) e terapia fisica (tens, crioterapia, ultrasuoni)
- massaggio
- mobilizzazione passiva per progredire all' attiva assistita delle articolazioni distali: mano e gomito.
La mobilizzazione della spalla e il rinforzo muscolare della cuffia e degli stabilizzatori della scapola sono indicati nelle prime 2 settimane solo in pazienti di età maggiore ai 30 anni. Negli altri casi questo tipo di esercizi verranno rinviati ad una seconda fase, tra la terza e la quarta settimana.
- evitare inizialmente le rotazioni
In una seconda fase, trascorsi i 14 giorni
- controllo del dolore
- massaggio
Riscontrata una riduzione del dolore, si può passare ad una mobilizzazione passiva della spalla ( in posizione supina) in flessione ( fino a 140°) e in rotazione esterna (40°) con il braccio lungo il fianco.
• evitare le posizioni che possono provocare le recidive e evitare l'estensione che sollecita ulteriormente le strutture anteriori.
Gli stessi obbiettivi devono poi essere raggiunti successivamente con l'esercizio attivo-assistito per passare solo allora ad esercizi attivi per il ROM secondo la tolleranza del paziente.
- rinforzo dei mm.stabilizzatori della scapola in catena cinetica chiusa:
• Adduzione delle scapole per i romboidi e il trapezio medio
• Abduzione delle scapole per il dentato anteriore
• Depressione delle scapole per il gran dorsale, trapezio inferiore, dentato anteriore
• Elevazione delle scapole per il trapezio superiore ed elevatore della scapola
- rinforzo dei mm. della cuffia dei rotatori: iniziare con esercizi isometrici in catena cinetica chiusa a gomito flesso a 90° e braccio addotto; si interessa prevalentemente il m. sottoscapolare essendo il muscolo che maggiormente garantisce la stabilità anteriore dell'omero assicurando la testa omerale nella cavità glenoidea tramite la sua azione coaptante (agisce infatti da depressore e decelera le forze extrarotatrici)
• Intrarotazione
• Extrarotazione
• Flessione
In una terza fase, alla 4° settimana dall'esordio e raggiunti i seguenti obbiettivi:
• 140° di flessione e 40° di extrarotazione a braccio addotto
• Minimo dolore negli esercizi di rinforzo
• Miglioramento degli stabilizzatori della scapola e della cuffia
Si può progredire con una mobilizzazione della spalla con esercizi attivi assistiti e attivi per raggiungere i 160° di flessione e i 40° di extrarotazione con braccio leggermente abdotto (30-45°).
Anche gli esercizi di rinforzo della cuffia proseguiranno in catena cinetica chiusa ma con braccio abdotto a 35°-40°.
Si possono inoltre introdurre per il rinforzo della cuffia esercizi con bande elastiche o l'utilizzo di manubri leggeri nei movimenti di intra-extra rotazione, abduzione e flessione.
Si continua con esercizi in catena cinetica chiusa per gli stabilizzatori della scapola per poi passare ad esercizi in catena cinetica aperta.
Si inizia il rinforzo del deltoide in flessione a 90°
• esercizi davanti alla parete
• esercizi propriocettivi
Raggiunti gli obbiettivi (motilità e rinforzo muscolare), all'8° settimana, verranno introdotti esercizi di stretchig della capsula posteriore e si proseguono quelli propriocettivi.
Si proseguono poi gli esercizi per il raggiungimento del ROM articolare completo e per la forza e resistenza muscolare.
Alla 12° settimana, ottenuto un ROM articolare completo senza dolore e un recupero pari al 70-80% della forza muscolare, sarà opportuno preparare il paziente ad un ritorno graduale alle attività lavorativa o sportiva. Si imposta infatti un programma di esercizi di mantenimento a domicilio di stretching e rinforzo da eseguire almeno 3 volte alla settimana. Il massimo miglioramento è previsto intorno ai 6 mesi.
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Dettagli appunto:
- Autore: Stefania Corrai
- Università: Università degli Studi di Sassari
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Fisioterapia
- Esame: Malattie apparato locomotore
- Docente: Tranquilli Leali
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