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Afasia: definizione

AFASIA: DEFINIZIONE


Le afasie sono disturbi acquisiti del linguaggio, conseguenti al danno di determinate strutture degli emisferi cerebrali. Le cause più frequenti sono costituite da: vasculopatie dell’emisfero dominante (trombosi ed embolie dell’arteria cerebrale media o emorragie cerebrali); tumori dell’emisfero dominante (principalmente a livello frontale e/o temporale); demenza; una afasia transitoria può essere espressione di un’aura emicranica, un attacco ischemico transitorio cerebrale (TIA) e una crisi epilettica parziale. Non sono considerate afasie: i ritardi di sviluppo del linguaggio conseguenti a lesioni cerebrali insorte alla nascita o nei primi mesi di vita; le alterazioni espressive delle malattie mentali, nelle quali mancano lesioni anatomiche del sistema nervoso; le alterazioni del comportamento verbale secondarie a deterioramento intellettuale o la disfunzione degli apparati periferici sensoriali o motori della parola. 
Lo stimolo funzionale del linguaggio avviene attraverso 3 linee di ricerca principali: lo stimolo anatomo- patologico dell’afasia, cioè il confronto tra i disturbi del linguaggio osservati e le lesioni cerebrali documentate grazie alle neuroimmagini o all’esame autoptico; lo studio delle alterazioni verbali osservabili in seguito o durante procedimenti diagnostici o terapeutici che comportano l’inattivazione farmacologica, la stimolazione elettrica o la distruzione clinica di strutture cerebrali; lo studio del linguaggio nel bambino in riferimento alla maturazione delle diverse regioni del cervello.

Tratto da L'AFASIA di Stefania Corrai
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