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Afasia da disconnessione (o pura)

AFASIE DA DISCONNESSIONE (O PURE)


Le forme pure di afasia sono interpretabili come effetto di una disconnessione dei meccaniscmi del linguaggio (aree del linguaggio indenni) dai meccanismi percettivi o motori anch’essi  fondamentalmente integri. Per separare in maniera selettiva le zone sensoriali o motorie delle aree del linguaggio senza danneggiare funzionalemente né le une né le altre, sono necessarie lesioni relativamente piccole ma in punti cerebrali come, ad esempio, il fascicolo arcuato, le fibre commessurali dello splenio e del corpo calloso. 
Nell’alessia pura (senza agrafia) il disturbo è limitato alla sola lettura: il paziente parla, comprende e ripete senza difficoltà ma non è in grado di leggere e rileggersi (cioè leggere ciò che scrive correttamente). Si tratta di una disconnessione visivo-verbale dovuta a lesioni nel territorio irrorato dall’arteria cerebrale posteriore, che portano alla distruzione della corteccia visiva di sinistra e separano quella di destra rimasta indenne dai centri del linguaggio (posti a sinistra( a causa della lesione delle fibre che costituiscono lo splenio. Così, la parola scritta, ben percepita nella corteccia visiva destra intatta, non può, a causa dell’interruzione delle vie callose dello splenio, raggiungere il giro angolare (area 39)  di sinistra, dove potrebbe essere decifrata. Quindi, il soggetto è in grado di scrivere ma non di leggersi; la disconnessione visivo-verbale determina, inoltre, un difetto di denominazione dei colori e della loro indicazione su ordine verbale.  
La sordità verbale è la conseguenza di una interruzione delle vie che normalmente collegano il sistema acustico con le aree del linguaggio. Una lesione temporale sinistra che separi le aree acustiche primarie (area 41 e 42) dall’area di Wernicke, blocca selettivamente la ricezione del linguaggio parlato: esso viene percepito correttamente ma non può essere decifrato perché la lesione gli impedisce di raggiungere l’area di Wernicke. Il malato, perciò, si comporta come un sordo di fronte alle parole che pur ode perfettamente mentre comprende benissimo il linguaggio scritto e parla e scrive senza errori.  
Nell’anartria, le alterazioni sono limitate all’emissione orale mentre vengono risparmiate la scrittura e tutte le altre modalità del linguaggio; il difetto della motilità articolatoria si combina ad alterazioni delle sequenze fonemiche. La lesione colpisce le fibre che collegano la sostanzia bianca sottostante e l’area di Broca con i due opercoli rolandici (che costituiscono i centri del movimento articolatorio). 
L’afasia transcorticale sensoriale è caratterizzata dalla conservazione della ripetizione anche se sempre limitata a frasi brevi, semplici e di tipo automatico; vi è, prevalentemente, compromissione delle capacità di comprensione  e del linguaggio spontaneo dovute a lesione del giro angolare parietale sinistro (area 39). 
L’afasia globale è la forma più severa in cui vi è compromissione di tutte le funzioni del linguaggio (fluenza, denominazione, ripetizione, comprensione, lettura e scrittura). Rappresenta 1/5 di tutte le afasie ed è dovuta, perlopiù, a infarto completo nel territorio irrorato dall’arteria cerebrale media. L’afasia globale è presente nei primi giorni dopo l’ictus, quando, per fenomeni di edema cerebrale, estese aree corticali frontali, parietali e temporali non sono funzionanti; quando questi fenomeni regrediscono, il quadro clinico evolve, di solito, verso una forma più semplice di afasia. 

Tratto da L'AFASIA di Stefania Corrai
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