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Gli storici della scuola Viennese


Oltre alla necessità di analisi diretta, gli storici della scuola viennese si distinguono per la loro sete di storicità: ricontestualizzare gli oggetti artistici nel loro humus storico, ricostruendo dunque la loro storia. Topografia artistica, restauro e conservazione, diventano estremamente importanti.
Gli studi della scuola viennese finiscono in importanti riviste del settore fondate a Vienna. La rivista che diventerà campo di verifica delle ricerche di storia dell'arte, la rivista più importante in assoluto, è sicuramente l'Annuario delle collezioni storico – artistiche, che Quirino von Leitner fondò nel 1883. A leggere la rivista si nota che le trattazioni dei vari studiosi puntano sempre a illustrare sistematicamente i fondi delle raccolte imperiali viennesi nelle loro compesse articolazioni in sezioni di oggetti vari: oggetti di arte antica, codici miniati, tappeti e medaglie, armi e armature, disegni, anelli cerimoniali, avori, blasoni, galere. Contemporanemanente finiscono qui i contributi alla revisione storica di periodi tradizionalmente considerati di decadenza. Così troviamo saggi sul tardogotico, sul manierismo e sul barocco, contributi del Kallab alla riconsiderazione della pittura toscana del '300 e del '400, di Gluck sulla pittura fiamminga del '500, di Dollmayr e Wickoff sull'ambiente raffaellesco, di Seidliz e Suida sui veneti e i lombardi del primo Cinquecento.

Tratto da STORIA E CRITICA D'ARTE di Gherardo Fabretti
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