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Potere indivisibile del sovrano in Bodin



Il potere del sovrano è indivisibile; se non lo fosse lo stato perderebbe la sua unità e rischierebbe di cadere nell’anarchia. Ma indivisibilità non è in articolazione. Bodin allora fa una importantissima distinzione politica e giuridica tra stato e governo: l’amministrazione della giustizia o le funzioni di culto sono demandate al governo mentre lo stato deve assicurarsi l’esercizio della sovranità e del rispetto delle leggi. La forma di uno stato dipende da chi ne è sovrano, mentre il governo dall’apparato che esercita il potere esecutivo.
Per Bodin allora è importante l‘ordine in uno stato e non si limita a parlare come aveva fatto Machiavelli di come esso dovrebbe essere per raggiungere un buon grado di perfezione. Perciò deve esserci un regime monarchico temperato da un governo popolare: monarchie Royale è il suo nome.
Bodin infine ci tiene a distinguere la monarchia legittima dalla tirannide. Il tiranno è colui il quale non rispetta la proprietà privata dei sudditi, quindi un usurpatore. Nella maggior parte dei casi è un suddito ribelle. Bodin fa però una distinzione importante a proposito dl tiranno: se egli esercita il suo potere senza un titolo, esso va combattuto affinché  si riporti al potere il detentore legittimo di sovranità. Se il tiranno esercita il suo potere con la violenza dall’alto del suo titolo, la ribellione è inammissibile poiché egli agisce cmq in virtù del suo potere.

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA di Carlo Cilia
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