Lezione II: la società e l'individuo
Società ed individuo sono inseparabili ed il loro sviluppo procede parallelamente, condizionandosi a vicenda. L'uomo primitivo è meno individualista e più profondamente modellato dalla società di quanto non lo sia l'uomo civilizzato perché le società elementari sono maggiormente uniformi, esigono e danno vita ad una gamma molto minore di attività e di attitudini individuali.
La nascita del mondo moderno è accompagnata da un'accentuazione dell'individualismo (tipico di ogni civiltà in fase di progresso):
- l'uomo ha la consapevolezza di sé in quanto membro di una famiglia, corporazione,…;
- nel Rinascimento si riconosce come entità spirituale individuale;
- il culto dell'individuo si lega al Protestantesimo, al sorgere del Capitalismo, agli inizi della Rivoluzione industriale ed alle dottrine del "laissez-faire", i diritti dell'uomo e del cittadino proclamati dalla Rivoluzione francese sono i diritti dell'individuo.
E' un processo sociale, una fase precisa dello sviluppo storico oggi terminato ma ancora decisivo nell'Europa occidentale e nei paesi anglosassoni.
Data l'equazione "la storia è un dialogo fra lo storico che vive nel presente ed i fatti che si sono svolti nel passato" (I lezione), esaminiamo i due termini:
1) lo storico è un individuo quindi un fenomeno sociale, il prodotto e, nello stesso tempo, l'interprete più o meno consapevole della storia e della società cui appartiene ed in questa veste si
accosta ai fatti del passato. Bisogna studiare innanzitutto l'ambiente storico e sociale, il contesto, poi lo storico, infine la storia.
2) I fatti storici: l'oggetto della ricerca storica è costituito da individui o dall'azione di forze sociali?
Tipico delle fasi iniziali della consapevolezza storica è il desiderio di attribuire la forza creatrice al genio individuale e la stessa tendenza ricompare nel Rinascimento; è una teoria che andava bene in una società più semplice, non in quella odierna. Qualcuno distingue:
- psicologia: scienza dell'individuo / psicologismo: concezione secondo cui tutti i problemi sociali sarebbero riconducibili all'analisi del comportamento individuale
- sociologia: scienza della società.
L'errore sta proprio nel tentativo di stabilire una linea di separazione fra i due punti di vista poiché l'individuo è per definizione membro di una società o, meglio, di più società (gruppo, classe, tribù, nazione…).
La storia è la ricerca relativa al passato dell'uomo vivente in società . i fatti storici riguardano i rapporti che legano gli uni agli altri gli individui viventi in società e le forze sociali che, dalle varie azioni individuali, sviluppano effetti spesso diversi e non di rado opposti ai risultati che gli individui si proponevano di raggiungere.
Come si collocano all'interno della storia il ribelle / anticonformista e il grand'uomo?
a) l'individuo che si contrappone all'autorità esistente è un prodotto ed un riflesso della società non meno di colui che l'appoggia: ribelle e sovrano sono il prodotto delle specifiche condizioni del loro tempo e del loro paese. Essi devono la loro importanza storica alla massa dei loro seguaci e sono importanti in quanto e solo perché fenomeni sociali. Anche Nietzsche, colui che si è opposto nel modo più violento e radicale alla società del suo tempo e paese, era un prodotto diretto della società europea, più precisamente tedesca, ed è diventato una figura più significativa per i posteri che per i contemporanei.
b) Il grand'uomo è un individuo d'eccezione che può:
-contribuire a plasmare le forze che lo porteranno alla grandezza (Cromwell, Lenin);
-cavalcare verso la grandezza in groppa a forze già esistenti (Napoleone, Bismarck);
-sopravanzare il proprio tempo al punto da essere riconosciuto solo dalle generazioni successive.
Comunque non si pone al di fuori della storia, è allo stesso tempo prodotto ed agente del processo storico, rappresentante e creatore delle forze sociali che trasformano il mondo e le teste degli uomini.
L'antitesi società / individuo è immaginazione, quindi il processo di interazione fra storico e fatti è un dialogo fra la società odierna e quella passata, non fra individui strettamente isolati. Il passato è comprensibile per noi soltanto alla luce del presente e viceversa.
La duplice funzione della storia è far sì che l'uomo possa comprendere la società del passato ed accrescere il proprio dominio sulla società presente.
Continua a leggere:
- Successivo: Lezione III: storia, scienza e giudizi morali
- Precedente: Lezione I: lo storico e i fatti storici
Dettagli appunto:
-
Autore:
Viola Donarini
[Visita la sua tesi: "Domitia Longina, imperatrice alla corte dei Flavi"]
- Università: Università degli Studi di Milano
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Storia
- Esame: Didattica della storia
- Docente: Silvia Maria Pizzetti
- Titolo del libro: Sei lezioni sulla storia
- Autore del libro: Edward H. Carr
- Editore: Einaudi
- Anno pubblicazione: 2000
Altri appunti correlati:
- Filosofia della scienza - Il mito della cornice
- Civiltà francese
- History and Philosophy of Science
- Storia della tecnologia
- Storia dell'arte contemporanea
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Divulgazione, comunicazione e politiche della scienza. Rachel Carson, Richard P. Feynman e Piero Angela, tre casi diversi a confronto
- ''Arte della Fuga'': Scienza e Mito in Giorgio de Santillana
- Il pensiero politico di John F. Kennedy e la nuova frontiera
- Il canto e la danza nel libro VIII dell'Odissea
- ''Paura e Potere'' Controllo Sociale e Paradigmi Sicuritari nell'era del Terrore Globale
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.