Lope Felix De Vega Carpio (1562 – 1635) : biografia
Introduzione.
I giudizi sull’opera letteraria di Lope De Vega sono sempre stati contrastanti, sin dall’uscita delle sue prime opere. Spesso bollato di frettolosità, prosaicità, e volgarità di stile, lo si accusava inoltre di vendersi al mediocre gusto del pubblico popolare. Ma nessuno ha comunque potuto negare a Lope lodi per la sua continuità scrittoria, ininterrotta praticamente per cinquant’anni, caratterizzata da una fortissima tensione morale e da un serio impegno creativo, entrambe sorrette da profonda sincerità. De Vega, per queste sue caratteristiche, fu sempre garanzia, come diceva Quevedo, di qualcosa di buono, un marchio di grandezza ed eccellenza.
La vita di un teatrante.
La sua vita è tormentata e avventurosa, ma come sottolinea il romanista tedesco Karl Vossler, non possiamo interpretare il rapporto tra vita dello scrittore e testi prodotti, in senso romantico – decadente; ciò vuol dire che Lope non poteva concepire la sua stessa vita come prima opera d’arte, anzi, nella sua impossibilità di non radicare la sua esistenza nella storia, nel costume e nella fede cattolica del suo popolo, costringendosi quindi a comprimere anzi i propri impulsi personalistici, facendosi invece interprete di un modo di essere e di pensare largamente maggioritario. Lope ha quindi innestato la sua vocazione di drammaturgo in un contesto fitto di esperimenti e innovazioni che venivano tentati praticamente dappertutto nella Spagna della sua giovinezza. La sua arte “nuova” si è nutrita delle esperienze tecniche e stilistiche altrui, plasmandosi in obbedienza e conformità ai gusti del pubblico. Lope elaborerà il patrimonio di idee e sentimenti del teatro tradizionale, dandogli una risonanza enorme e contribuendo a formare una coscienza nazionale spagnola. È comunque bene non insistere troppo su questo lato popolare e corale, come del resto non bisogna insistere troppo anche sulla teoria che vede anche nei suoi momenti più felici l’espressione di sentimenti collettivi anziché personali. Di accenti personali e meditativi è ricchissima la sua poesia religiosa, mentre quella amorosa rivela una sensibilità così moderna e inquietante che metterà in crisi la tradizionale tendenza petrarchista. Lope appare come il più genuino rappresentante di una certa Spagna del siglo de oro, all’apice della gloria e della potenza ma percorsa già da presagi di decadenza e catastrofe.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
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[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Letteratura spagnola
- Docente: Prof. Candido Panebianco
- Titolo del libro: Storia della letteratura spagnola
- Autore del libro: Samona - Mancini - Guazzelli - Martinengo - Di Pinto - Rossi
- Editore: Bur
- Anno pubblicazione: 1998
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