La critica di Bufalino a Pirandello
Bufalino fa il verso ad entrambi, travasando in una scrittura umida le di parole a denuncia della menzogna della vita e del linguaggio, che Pirandello aveva denunciato tramite una scrittura asciutta e di cose. L'agrigentino aveva articolato una asfittica e ripetitiva concentrazione linguistica che voleva restituire a significanti e significati una univoca e ormai impossibile oggettività; che voleva smascherare la finzione e metterla a nudo. Il comisano adotta gli strumenti del barocchismo e del camuffamento, che si fanno compiaciuta mimesi della finzione ostentata a più livelli dai personaggi e dalle strutture. La scrittura artificiosa di Bufalino è suggestionata dalle inquietudini linguistiche novecentesche, non dal Verismo ottocentesco a cui Pirandello era legato per forza di cose. Agli occhi di Bufalino Pirandello sembra superare con forza quel dilemma de “la vita o si scrive o si vive” decidendo di viverla e scriverla contemporaneamente, mentre egli adotta un'altra soluzione, totalmente a favore della scrittura, considerando che essa è comunque figlia di una realtà menzognera e dunque non può che farsi specchio della menzogna. Scrivere per cercare la verità e scrivere per mentire sono dunque la stessa cosa e nell'inverosimiglianza del reale la letteratura, in quanto luogo di finzione e di mistificata riproduzione del reale, è la dimensione privilegiata dell'esistenza, un sostituto perfetto della vita vera. Si scrive per rendere verosimile la realtà; lo scrittore è un copista e un legislatore del caos. La menzogna, per chi si affida ad essa con consapevole compiacimento, può rappresentare il più sicuro dei rifugi rispetto ai tranelli del reale, poiché una finzione riconoscibile e riconosciuta è meglio dell'imprevedibile assurdità della vita.
Continua a leggere:
- Successivo: Le fonti letterarie di Bufalino
- Precedente: Bufalino e Pirandello
Dettagli appunto:
-
Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Letteratura italiana moderna e contemporanea
- Docente: Maria Caterina Paino
- Titolo del libro: Dicerie dell'autore
- Autore del libro: Maria Caterina Paino
- Editore: Olschki
- Anno pubblicazione: 2010
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Pirandello: la realtà tra luci e ombre
- La nave di Teseo. La realtà in Pirandello e Baricco
- Così è, se vi pare: l’intonazione dell’italiano nel linguaggio teatrale
- Analisi spaziale di un campione delle "Novelle per un anno" di Luigi Pirandello
- ''Le Peintre de la vie moderne'': la prosa d'arte di Charles Baudelaire
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.