Esempi di studi di onomasiologia
Onomasiologia vuol dire “dare nome”: esiste una realtà, che viene poi verbalizzata. L’onomasiologia studia quali tipi di nomi sono stati dati in determinate aree, e la fonte meglio conservata. Dobbiamo tenere presenta la differenza tra etimologia e motivazione: l’etimologia è l’origine delle parole ( il 90% delle parole delle lingue romanze viene dal latino); la motivazione è invece la “base”, l’ “idea” alla base della parole stessa (in origine era un’associazione realtà-suono, in seguito si è allargato il concetto).
TAVOLA 3 a : SCORDARE / DIMENTICARE
PORT: esquecerSP: olividar
CAT : oblidar
FR : oublier
PROV : oublidà
IT : scordare
SRD : scaresciri
ROM:uita
“dimenticare”: de mentis > ciò che esce dalla mente , “scordare” : ex cordis > ciò che esce dal cuore
Il concetto alla base è simile: la sede del pensiero era considerato il cuore o il cervello, a seconda della scuola. Per quel che riguarda la derivazione del termine “obliare” dobbiamo andare ancora più indietro.
“obliare” da oblivisco > grattare la tavoletta cerata ( dà origne anche al termine obliterare). LA diversificazione fonetica di uno stesso termine è frequente. Così, le forme provenzali, catalane e spagnole conservano la “a”, mentre il francese (oublier) la “a” diventa “e” e scompare la “t” per lenizione. Per quanto riguarda la formazione di “dimenticare” dobbiamo tenere presente che il termine è formato da due suffissi di identico significato (de, ex): questo accade perché passando il tempo si perde il significato originario del suffisso e si sente la necessità di rinforzare il termine con un altro.
TAVOLA 2 b: CAVALLA
PORT: égoaSP: yegua
CAT : egua
FR / CRS : jument
IT : cavalla, giumenta
SRD : ebba
ROM :iap?
Alcuni fenomeni, come l’uso di uno stesso termine in zone diverse, è dovuto a fenomeni commerciali.
Spesso i sostitutivi si devono al termine più facile da usare (es. Bocca rispetto ad os), ad importazioni linguistiche: è il caso di guerra. In latino prima si diceva bellum. Quando il termine pulcher venne sostituito da bello si vennero a coesistere due termini simili con significato opposto. Inoltre bellum stava per duello, cioè qualcosa di ordinato, schierato; guerra deriva invece da war, il combattimento caotico e disorganizzato: cambiando il modo di fare guerra, dovuto al contatto con popolazioni barbare, cambia anche il termine.
- Ad esotismi: ho l’oggetto nel mio territorio ma lo denomino con un nome che mi piace di più nella lingua altra.
- A prestiti: è il caso della terminologia metafisica presa dai latini ai greci e agli arabi.
TAVOLA 4 a: DONNA / FEMMINA / MOGLIE
PORT: mulherSP: mujer
CAT : dona
PR : femo
FR: femme
IT : donna
SRD : fémina
ROM : femeie
Derivazione di questi termini da tre vocaboli latini :
“ mulier” : usato per la donna sposata, ad indicare una condizione familiare (it. Moglie)
“domina” : idea legata alla casa, condizione sociale: è la padrona. “femina”: è in generale il sesso femminile,anche animale. Solo in Italia meridionale si usa femmina per indicare anche la donna in senso generico: è un’ idea più rurale, che tende a differenziarsi con il procedere dell’urbanizzazione. In Francia si usa il termine femme ( da femina, per la caduta della i post tonica) per indicare sia la donna sia la moglie, mentre per dire “femmina” usano femelle.
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Dettagli appunto:
-
Autore:
Federica Maltese
[Visita la sua tesi: "Forme di un sacrificio: Alcesti in Euripide, Yourcenar, Rilke e Raboni"]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Lettere
- Esame: Filogia romanza
- Docente: Alessandro Vitale Brovarone
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