Definizione di lingua
Il latino è costituito ad frammenti eterogenei, ma ci sono nomi che fin da subito non appartenevano al latino. D’altra parte in un dizionario non sono riportati nomi di persona, nomi tecnici, nomi gergali, dialettismi, nomi di luogo ecc…
Cos’è la lingua?
E’ cosa ovvia che esiste indipendentemente dalla scrittura, da cui è indipendente. E’ fonica, gestuale, poi, in un secondo momento anche scritta. Possiamo dire che è una forma di comunicazione, così come la musica, l’arte, le immagini (iconiche). E’ convenzionale, cioè riconosciuto da una certa comunità. E’un sistema: ciascun elemento corrisponde funzionalmente a tutti gli altri (ad es. la tavola pitagorica), cioè è perfettamente funzionante. In realtà, se si tiene conto di questa definizione, dobbiamo ammettere che alcuni elementi della lingua non sono strutturati razionalmente: ad esempio, alcuni verbi mancano di alcuni tempi verbali (difettivi), così come alcune forme pronominali non sono usate ( non si dice portiamomi a casa, mentre è forma comune portiamolo). Dunque è un sistema con elementi in disfunzione. Un altro esempio è fornito dalle forme accusative del pronome che in alcuni casi hanno sostituito le forme nominative: lui parla, non egli parla.; Quando la forma “lei” si impose su “ella” non accadde in tutte le situazioni: ad esempio nelle forme auliche permane “ella” stilisticamente più elevato.Le diversità di uso di una parola non erano per forza di origine sociale, ma sesso erano dovute all’area di provenienza: così anche Augusto, che ricopriva la massima carica sociale, diceva domos invece del genitivo domus o domi. Così come in tutte le lingue, ogni mutamento non è mai brusco, ma è frutto di lente trasformazioni. Il modello reale è quello parlato: in realtà la nostra lingua è poco naturale, è uno dei dialetti italiani diffusosi come lingua letteraria in un paese in cui tra l’altro ben poche persone avevano accesso alla cultura: era dunque una lingua per pochi! Per capire l’artificialità della lingua italiana basti pensare che al momento dell’unità d’Italia solo il 20% degli italiani capiva l’Italiano, e nel periodo 1915-18 appena il 50%.
Ci si potrebbe chiedere quale differenza ci sia tra lingua e dialetto. Da un punto di vista funzionale le lingue e i dialetti hanno una propria fonetica, una morfologia, una sintassi, un lessico, e inoltre non dobbiamo dimenticare che in greco antico il termine lingua era designato con la parola ?????????.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Federica Maltese
[Visita la sua tesi: "Forme di un sacrificio: Alcesti in Euripide, Yourcenar, Rilke e Raboni"]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Lettere
- Esame: Filogia romanza
- Docente: Alessandro Vitale Brovarone
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