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Bonifacio VIII



Bonifacio VIII, benedetto caetani, succede rapidamente a celestino. Politico abile, ebbe molti avversari. Annulla tutti gli atti del papa predecessore. Tenta di dichiarare il papato autorità superiore della cristianità in ogni ambito. Dopo la morte d Federico II di Svevia cade l’importanza dell'imperatore: stanno emergendo gli stati nazionali. Cerca di opporsi al re di Francia Filippo 4° il Bello; sviluppa la teoria della Chiesa come corpo di Cristo, che può avere però un solo capo. Nella chiesa vi sono 2 spade: quella spirituale è usata dalla chiesa, quella temporale per la chiesa dal principe. Ma le nuove monarchie facevan discendere il loro potere direttamente da Dio, non dal papa. Guglielmo di Nogaret, giurista di Filippo il Bello, cattura il papa ad Anagni (la sua elezione sarebbe stata invalida) nel 1303. liberato dal popolo, muore poi naturalmente. Nel 1300 aveva indetto il primo giubileo cristiano, concesso su pressioni popolari. La bolla di indizione è del febbraio 1300 con valore retroattivo al natale precedente. I pellegrini infatti dal natale si eran riversati a roma in base a una voce popolare che chi si recava lì ogni anno secolare avrebbe ricevuto un perdono speciale. Bonifacio cede alla pressione popolare e accetta il ruolo di assolvere da tutti i peccati. Da questo periodo finiscono le attese escatologiche e dal 300 vedremo diverse spiritualità, più personali e meno collettive, come la devotio moderna. Anche se ci saranno ancora nuovi movimenti. Si afferma comunque una diversa spiritualità centrata sull’individuo e il suo rapporto personale con dio: la devotio moderna, “l’imitazione di Cristo”.

Tratto da LA CHIESA MEDIEVALE di Dario Gemini
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