Sprawson - Eton e la prima società di nuoto in Inghilterra
Per secoli in Inghilterra le testimonianze sul nuoto sono rare e sporadiche. Pochi nuotavano, e spesso erano aristocratici. Solo chi riusciva a superare le superstizioni popolari si riteneva libero di accedere all'acqua. Quelli che lo fecero furono considerati stravaganti. Edoardo 2° amava sguazzare, e ciò era considerato un tratto del suo carattere bizzarro. Nel 1600° molti annegavano. L'erudito elisabettiano scrive il 1° trattato sul nuoto (Everard Digby) per evitare che molti giovani anneghino. Nel 1726 l'americano Benjamin Franklin insegnò a nuotare a molti inglesi.
Verso la metà dell'800 i viaggi in Europa e l'interesse per il mondo classico ricevettero nuovo impulso con la riscoperta di Pompei. i giovani aristocratici cominciavano a viaggiare. A Pompei si scoprono imponenti vasche e fontane. Guidati dagli autori classici, i più entusiasti presero a ricercare le tracce di antichi fiumi e sorgenti. Richard Chandler, inviato verso il 1760 dalla Dilettanti Society a esplorare Grecia e Asia minore, fu affascinato dall'Ilisso, il torrente sacro dove conversavano Socrate e Fedro.
Anche per James Frazer le fonti classiche ebbero sempre un significato misterioso. Shelley fu colpito dalle terme di Caracalla, presso le quali scrisse il prometeo liberato. Sappiamo che Shelley morì annegato al largo di Viareggio con un tomo di Sofocle in mano. Beveva solo acqua, anche se non aveva mai imparato a nuotare. Soffriva lontano dall'acqua. Anche in Italia manifestò tale passione.. ed era tentato dal morire in mare. il suo atteggiamento verso il nuoto era di derivazione classica: il culto dell'acqua, la lettura di testi greci sulle rive di torrenti e cascate in Italia, la predilezione per i miti di Narciso ed Ermafrodito, che alludono al potere estenuante e insieme seducente dell'acqua.
E, secondo Sprawson, tale influsso classico doveva poi divenire la caratteristica peculiare del nuoto inglese in epoca romantica.
La prima società di nuoto in Inghilterra viene fondata nel 1828 da un gruppo di ex studenti di Eton, ispirata all'esempio classico. Era suddivisa in 2 sezioni: philoutes (amanti del nuoto) e psychrolutes (amanti dell'acqua fredda); fu adottato come motto il verso iniziale delle olimpiche di Pindaro (ottima è l'acqua); un calendario riporta la data di nascita dei grandi nuotatori classici e moderni: Leonardo, Ulisse, Clelia, Byron.. Gli studenti di Eton erano nuotatori metodici. La tradizione di Eton insomma associava nuoto e lettere classiche, innocenza e amicizia. Dopo qualche morto furono istituiti corsi di nuoto. Poi fu pubblicato un libro, "l'arte del nuoto nello stile di Eton" dal sergente Leahy, e si affermò lo stile di Eton, caratterizzato da un bracciata lenta. C'era anche un tuffo alla Eton, molto dolce..La flemma che caratterizzava lo stile di Eton raggiunse il culmine con Robert Byron. Byron, dopo un certo periodo, cominciò ad apprezzare le acque fredde del Northumberland.
Swinburne e Shelley erano entrambi fantasiosi, volubili. Condividevano, da buoni ellenisti, un malessere esistenziale venato di malinconia e reminiscenze classiche, un desiderio di morte connesso a una fatale attrazione per il mare. Swinburne aveva quest'atteggiamento mistico nei confronti dei sacri luoghi del mare, suggerito dalle espressioni che usava nei suoi scritti e dal suo insopprimibile bisogno di nuotare. Era attratto soprattutto dalle coste rischiose. Aveva una grande "vitalità elettrica" secondo Sprawson. Il nuoto in acque gelide e le vergate ricevute a Eton lo aiutavano. C'era per lui un legame tra acqua e tortura, tra acqua e dolore. L'affinità erotica e nevrotica con l'acqua accomunava Swinbourne e shelley. Come questi due, anche Flaubert provò per tutta la vita lo stesso impulso a nuotare. Si tuffava 2 volte al giorno nella Senna per rielaborare le sue frasi. Anche per Paul Valery il nuoto era una "fornicazione con le onde". Nelle sue parole cerca di rendere il piacere che gli dava il contatto con il mare.
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Dettagli appunto:
- Autore: Dario Gemini
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Filosofia
- Esame: Filosofia e problemi dell'intersoggettività
- Titolo del libro: L'ombra del massaggiatore nero
- Autore del libro: Charles Sprawson
- Editore: Adelphi
- Anno pubblicazione: 2000
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