Intelligenza artificiale e rappresentazione della conoscenza
A partire dalla metà degli anni 60 ci si rese conto che i metodi generali di ricerca dell’IA (quali quelli dei giochi) erano poco soddisfacenti per lo sviluppo di strategie simulative che fossero il più vicino possibile alla realtà. Si comprese allora che le macchine che dovevano interagire con il mondo reale e simulare comportamenti intelligenti, dovevano sviluppare capacità conoscitive nei confronti del mondo stesso. Per questo si sviluppò il settore dell’IA noto come rappresentazione della conoscenza che ha come scopo quello di sviluppare algoritmi capaci di rappresentare la conoscenza umana. In generale si può dire che per soddisfare questo scopo c’è bisogno di due cose fondamentali:
un linguaggio di rappresentazione
un insieme di regole
I sistemi di rappresentazione che sono stati sviluppati sono molteplici. Noi ne presenteremo solo i più diffusi.
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Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Filosofia della scienza
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