I problemi climatici : le precipitazioni acide
Un altro problema climatico che potrebbe manifestarsi è quello delle precipitazioni. Se le condizioni meteorologiche cambiano, con buona probabilità alcune aree del mondo già aride, come il Sahel africano, lo diventerebbero ancora di più, mentre alcune zone già soggette a piogge abbondanti vedrebbero aumentare le precipitazioni. Inoltre i Paesi che dipendono dall’agricoltura sono potenzialmente i più a rischio in relazione ai cambiamenti climatici.
Ogni giorno migliaia di tonnellate di inquinanti vengono immesse nell’atmosfera da eventi naturali e da attività antropiche. Un’aria realmente pulita non è mai esistita, poiché l’inquinamento atmosferico si può formare, e di fatto si forma, in natura dalle ceneri delle eruzioni vulcaniche, dai gas di palude, dai fumi dell’autocombustione delle foreste e dalle polveri trasportate dal vento. L’inquinamento atmosferico è un problema globale; è possibile che si manifestino conseguenze negative in zone lontane dal punto in cui si svolge l’attività inquinante, perché la circolazione atmosferica consente il libero movimento delle sostanze dannose, a prescindere dai confini politici o di altro tipo tracciati sulla superficie terrestre. Le immagini a colori riprese via satellite, per esempio, evidenziano la presenza di una coltre pressoché ininterrotta, dello spessore di oltre 3 chilometri, formata da fuliggine, composti organici, polveri, ceneri e altri frammenti sospesi nell’aria, che si estende su buona parte dell’India, del Bangladesh e dell’Asia sud-orientale, fino a raggiungere a nord il cuore industriale della Cina. Questo velo di inquinamento riduce del 10% la luminosità sopra e attorno all’India, e ciò è sufficiente per abbassare i livelli di resa delle colture di riso. Nella Cina meridionale e nell’Asia sud-occidentale, ben 1,4 milioni di persone muoiono ogni anno per malattie respiratorie causate dall’inquinamento. In aggiunta agli effetti molto gravi sulla salute umana prodotti dall’inquinamento atmosferico, l’interazione degli inquinanti fra loro può generare inquinanti derivati dannosi per la vegetazione e per le acque superficiali e sotterranee. Tra questi agenti secondari figurano le piogge acide, che rappresentano il secondo dei tre motivi di preoccupazione ambientale emersi di recente. Le precipitazioni acide sono un fenomeno in parte imputabile a provvedimenti adottati nei decenni passati dai Paesi sviluppati per ridurre il volume di fumo e fuliggine emessi nell’aria delle ciminiere delle centrali elettriche, degli stabilimenti e delle fabbriche. I programmi mirati a ridurre i fumi nelle città e ottenere un’aria pulita, richiesti dalla popolazione e dagli ambientalisti, preoccupati per la salute umana e per le condizioni dei terreni coltivati, comprendevano il divieto di emettere inquinanti atmosferici dannosi solo per le zone ubicate vicino al punto di scarico degli stessi. Per tale ragione, si provvide a innalzare le ciminiere a un’altezza tale da permettere che fumo, fuliggine e gas fossero trasportati lontano dal luogo di emissione, grazie ai venti presenti negli strati superiori dell’atmosfera. Il biossido di zolfo e gli ossidi di azoto presenti nel fumo venivano spinti verso strati elevati dell’atmosfera, anziché essere depositati nelle aree vicine. Lì si mescolavano con l’acqua e altre sostanze chimiche trasformandosi in acido solforico e acido nitrico, che venivano trasportati lontano. A questi composti si aggiungevano altre fonti di gas acidi: gli scarichi dei veicoli a motore contengono infatti quantità abbondanti di ossido di azoto, mentre i vulcani possono produrre ingenti volumi di gas acidi. Quando le sostanze acide provenienti da fonti diverse ricadono nell’atmosfera per effetto della pioggia o delle neve, si manifesta il fenomeno delle piogge acide. Esse sono un fenomeno che interessa soprattutto le nazioni sviluppate, sono divenute un problema serio in molte zone dell’Europa, del Nordamerica e del Giappone. Esse si manifestano sotto parecchie forme, ma quelle più visibili sono la distruzione delle foreste e gli effetti corrosivi prodotti su statue ed edifici in marmo e pietra calcarea. Le piogge acide sono state messe in relazione con la scomparsa dei pesci in migliaia di corsi d’acqua e laghi nel New England, in Canada e in Scandinavia. Inoltre, le piogge acide incrementano il contenuto dei metalli pesanti velenosi nell’acqua potabile erogata.
Continua a leggere:
- Successivo: La distruzione dell'ozono e la deforestazione
- Precedente: I danni causati sull'atmosfera
Dettagli appunto:
-
Autore:
Gabriella Galbiati
[Visita la sua tesi: "Logica del tempo in Guglielmo di Ockham e Arthur Norman Prior"]
- Università: Università degli Studi di Napoli "L'Orientale"
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Geografia del mediterraneo
- Docente: Fabio Amato
- Titolo del libro: Geografia umana
- Autore del libro: J. Fellman - A. Getis
- Editore: McGraw-Hill
Altri appunti correlati:
- L'approccio dei geografi e il concetto di geografia
- Dalla nascita dell'urbanistica alla fine del XXI secolo
- Estetica dell'Architettura
- Relazioni Internazionali
- L'età contemporanea
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Le politiche locali d’integrazione verso gli immigrati. Il caso della provincia di Pesaro Urbino ed il ruolo del terzo settore
- Recenti trasformazioni economiche, logistiche ed urbanistiche di Bologna
- Riqualificazione urbana area ALER, Quartiere Giambellino, Milano
- Genesi e gestione del senso urbano. Applicazioni allo spazio di Riccione
- La ferrovia Roma-Viterbo nel sistema della mobilità romana
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.