Le convenzioni della dichiarazione di Rio
La Conferenza ha prodotto, dicevamo, anche tre importanti convenzioni.
- Convenzione sui cambiamenti climatici (UNFCC). Adottata nel maggio del 1992 e sottoscritta da 145 paesi, è entrata in vigore nel 1994. Essa è il primo strumento realmente vincolante per il problema del cambiamento climatico. Il suo obiettivo è quello di stabilizzare la concentrazione di gas serra ad un livello che non crei conflitti tra attività umana e sistema climatico globale. Gli impegni che le nazioni si assumono vanno dal monitoraggio delle emissioni di gas serra, alla definizione di piani nazionali per mitigare il cambiamento climatico.
- Convenzione quadro sulla biodiversità. Fu adottato da oltre 150 governi mondiali e ha l'obiettivo di conservare e promuovere un uso sostenibile della biodiversità. Gli impegni vanno dal conservare la biodiversità a promuovere la condivisione dei benefici di essa. L'organo che la presiede principalmente è la COP, Conference Of Parts.
- Convenzione per la lotta alla desertificazione. Adottata nel 1994 a Parigi e entrata in vigore nel dicembre del 1996. sottoscritta da più di 180 paesi. Mira ad affrontare la desertificazione sia attraverso la prevenzione sia attraverso opere di recupero.
Quinto importante evento dopo la Conferenza di Rio è stato il Summitt Mondial di Johannesburg tenutosi nel 2002. Questo summit ha portato alla creazione del Piano di implementazione di Johannesburg 2002, importante documento di implementazione dei principi dello SS perché promuove impegni concreti e definisce obiettivi e traguardi, come:
- Sradicamento della povertà: dimezzamento entro il 2020 del numero di persone il cui reddito è inferiore a 1 euro al giorno.
- Modelli di produzione e consumo: rieducare la popolazione su di essi.
- Risorse naturali: protezione delle medesime.
- Sviluppo sostenibile in un mondo globalizzato: promozione di uno sviluppo equo ed inclusivo in un mondo globalizzato, garantendo processi decisionali trasparenti e favorendo
lo sviluppo economico dei paesi in via di sviluppo.
- Salute e sviluppo sostenibile: rafforzare il sistema sanitario per ridurre di due terzi il tasso di mortalità di bambini al di sotto dei cinque anni entro il 2015.
- Sviluppo sostenibile per i Paesi in via di sviluppo: intraprendere iniziative che lo promuovano.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Geografia
- Docente: Sergio Guglielmino
- Titolo del libro: Parchi, politiche ambientali e globalizzazione
- Autore del libro: Paolo Giuntarelli
- Editore: Franco Angeli
- Anno pubblicazione: 2008
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