La politica italiana sulle aree protette
GLI SVILUPPI DELLA POLITICA ITALIANA RIGUARDO LE ANP; DAI PARCHI STORICI ALLA LEGGE QUADRO. In Italia il primo parco nazionale fu istituito nel 1922 il 3 dicembre con Regio Decreto e prende il nome di Gran Paradiso. Seguono il Parco Nazionale d'Abruzzo (RD 1923), Circeo (D 1934), Stelvio (L 1935) e Calabria (L 1968).
Erano parchi allora tutelati da un sistema rigido, dove era assente ogni strumento di pianificazione e la tutela dell'area, la guardia al vincolo, non era flessibile e differenziabile.
Nacquero successivamente altri Parchi Nazionali, tutti nati all'interno di due strumenti normativi: la legge 11 marzo 1988 n.67 (legge finanziaria) e la legge 29 agosto 1989 n. 305 (programmazione triennale per la tutela dell'ambiente) in cui iniziava ad affacciarsi una pianificazione del territorio e si affacciava l'idea di creare dei parchi regionali dotati di statuti autonomi.
Vd. sei Parchi CIPE
Nasce poi la fondamentale legge quadro 394/91 che non solo istituisce sei nuovi parchi in base alle sue disposizioni ma fornisce indirizzi, metodologie e regole chiare per la creazione ed il funzionamento dei Parchi Nazionali e Regionali, facendo ordine nel disordine legislativo in materia.
Successivamente alla legge 394/91 si continua con l'istituzione di Aree Protette per cercare di raggiungere e superare l'obiettivo del 10% di territorio protetto, l'obiettivo che ci si era prefissati nel 1980 a Camerino durante una conferenza tra esperti e scienziati. Le nuove leggi crearono altri sette parchi tra il 1994 e il 2004.
Un fondamentale passo in avanti fu fatto con il DPR 616/77 che trasferisce le competenze in materia di aree protette dallo Stato alle Regioni e con la conseguente facoltà delle medesime di creare parchi naturali. Qual è la differenza concettuale tra parco nazionale e parco regionale? Lo spiega l'articolo 2 della legge quadro 394/91: nel parco regionale si dà maggiore risalto alla fruizione antropica strettamente collegata, vissuta con intima aderenza; con i valori paesaggistici, artistici e delle tradizioni culturali delle popolazioni culturali. Le aree protette regionali sono così suddivise:
- 127 parchi
- 365 riserve Insieme formano un patrimonio di più di un milione di ettari. Adesso anche le province si stanno affacciando, considerato che la 394/91 aveva dato anche linee guida in merito.
Continua a leggere:
- Successivo: La regolamentazione dell'ambiente nazionale italiano
- Precedente: Caratteristiche dei parchi urbani
Dettagli appunto:
-
Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Geografia
- Docente: Sergio Guglielmino
- Titolo del libro: Parchi, politiche ambientali e globalizzazione
- Autore del libro: Paolo Giuntarelli
- Editore: Franco Angeli
- Anno pubblicazione: 2008
Altri appunti correlati:
- Economia Manageriale
- Cinema e Turismo
- Sociologia del Terzo Settore
- Analisi e dimensione economica del turismo
- I concetti chiave dell'economia del turismo
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Sistemi per la fruizione sostenibile
- L'area protetta quale laboratorio di sostenibilità: il caso dell'istituendo Parco del Carso
- Costa Rica: environmental and developmental issues and solutions. An analysis of sustainable development and biodiversity conservation practices
- La capacità di carico turistica per le aree protette: un' analisi del territorio del Parco Adamello
- Un sistema di parchi come sviluppo socio-economico di un territorio.
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.