La crisi ambientale come modello concettuale ed epistemologico
LA CRISI AMBIENTALE COME MODELLO CONCETTUALE ED EPISTEMOLOGICO PER LA RICERCA DI NUOVI MODELLI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA. Uno dei principali problemi che la modernità e la post modernità ci lasciano da risolvere è proprio quello dell'ambiente. La cosiddetta etica del cowboy ha dominato per secoli con i suoi atteggiamenti basati sullo sfruttamento indiscriminato, portando alla compromissione quasi irreparabile dell'equilibrio ecosistemico. Dunque l'analisi di un tema caldo come la crisi ambientale può aiutarci nella veste di modello problematico perfetto per la rappresentazione di una situazione di crisi determinata da schemi culturali vecchi e attuali e per formulare proposte positive per il futuro.
È necessaria una modifica del comportamento ambientale che è possibile realizzare solo quando e se tutti gli attori sociali e le circostanze si mettono in moto ed agiscono assieme in maniera interattiva: scuole, famiglie, istituzioni, sfere sociali ed affettive eccetera. Come si perviene a questo cambiamento? Deve essere l'effetto di un lungo processo educativo che deve scaturire dall'impegno delle istituzioni e della società civile, tramite due importanti e noti strumenti:
- La formazione – informazione
- Dei chiari principi normativi, o un sistema command and control.
Dove non riesce la prima deve agire la seconda. Dunque il processo formativo richiede una pluralità di azioni che per potere operare necessitano di una pluralità di condizioni: laddove ogni azione di informazione o divulgazione incontra lode e approvazione, lo stesso non può dirsi per un provvedimento che va a incidere, indirettamente o meno, sulla qualità e le abitudini di vita delle persone. Quando l'istituzione vara un procedimento, deve tenere conto di questo fattore di gradimento. Dunque l'azione delle politiche pubbliche per poter essere efficace e raggiungere gli obiettivi che si è prefissata deve ottenere due cose:
- Accettazione → qualcosa che si ottiene. È un procedimento individuale o monolaterale che richiede l'accoglimento di alcune caratteristiche da parte dell'individuo che gli siano consone o gradite. È una risposta autonoma ed individuale, ottenuta spontaneamente dall'interessato.
- Consenso → qualcosa che si produce. È un procedimento plurale o multilaterale che prende il via da un'azione concertata e comunitaria prodotta all'interno di un processo comunicativo.
Il decisore politico in generale deve ottenere entrambe le cose anche se generalmente al grado 1 sono interessate le situazioni limite che richiedono un soluzioni di emergenza, mentre al grado 2 sono interessati tutti i progetti e i programmi a più ampio respiro. Vediamo meglio.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Geografia
- Docente: Sergio Guglielmino
- Titolo del libro: Parchi, politiche ambientali e globalizzazione
- Autore del libro: Paolo Giuntarelli
- Editore: Franco Angeli
- Anno pubblicazione: 2008
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