Nominalismo in Locke
Il terzo libro del Saggio riguarda il problema del linguaggio, la cui funzione consiste nel rendere le idee comunicabili agli altri. Ciò che rende oggettivo e quindi comunicabile il significato di una parola è il “tacito consenso”: il linguaggio allora non ha una origine naturale ma è convenzionale. I nomi comuni dice Locke sono il segno del fatto che l’universale non esiste nella realtà: egli chiama infatti essenza nominale l’insieme delle qualità che diversi oggetti hanno in comune e che per un processo di astrazione della nostra mente danno vita all’idea generale. È da essa che calata nel particolare si danno i vari nomi agli oggetti: al convenzionalismo è allora accostato il nominalismo.
La conoscenza: è la percezione del legame e concordanza o del contrasto e discordanza tra idee.
Tale accordo o disaccordo può essere colto immediatamente attraverso:
l’intuizione e si avrà una conoscenza assolutamente certa poiché non c’è la necessità di inserire altri elementi che possano evitare errori (il blu non è il giallo).
la dimostrazione dove le idee non possono essere confrontate immediatamente tra loro e dunque c’è l’esigenza di dimostrare la loro concordanza attraverso un ragionamento e quindi l’utilizzo di altre idee semplici a condizione che la loro relazione risulti chiara.
Continua a leggere:
- Successivo: Tre tipi di conoscenza certi in Locke
- Precedente: Tipi di idee in Locke
Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia della filosofia moderna
Altri appunti correlati:
- Storia della filosofia moderna
- Storia della filosofia contemporanea
- Questioni filosofiche medioevali
- La filosofia nel medioevo
- Letteratura e Cultura dell'Italia Contemporanea
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Ateismo e materialismo nelle voci dell'''Encyclopédie''
- La fondazione kantiana della conoscenza attraverso la deduzione delle categorie
- Dall'analisi filosofica della felicità alla prassi educativa
- Il principio del verum-factum in G.B. Vico. Un percorso tra razionalismo ed empirismo.
- J. Brucker interprete della modernità, l'Historia critica tra Rinascimento e Illuminismo
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.