Skip to content

Autenticità, attribuzione e datazione di un testo antico



Stabilire l'autenticità di un testo, identificare possibili interpolazioni (cioè inserimento di parti non originali nel corpo di un testo) è semplice nel caso di autori dalla scrittura personalissima, nel cui caso un testo, anche se adespoto, senza ciòè il nome dell'autore, è facilmente identificabile in ogni sua parte.
Ma non sempre è così. La maniera di scrivere di Dante è documentata ben poco ad esempio. E il problema diventa più grande se si tratta di copie, manoscritte o a stampa. I problemi sono molteplici: se un copista produce una rubrica e salta il nome di un autore, la poesia corrispondente finisce per essere attribuita al nome subito precedente, ad esempio. Oppure nell'incertezza di attribuzione di un'opera ad uno o ad un altro autore, si tende ad attribuirla al più blasonato (vedi Dante e il Credo di Dante o i Sette Salmi Penitenziali).
Per la datazione di solito si inseriscono date approssimative perchè anche con la perizia paleografica, in unione all'analisi del colorito linguistico, filigrana, rilegature, miniature, non è facile dare date certe, limitandosi ad un XIII secolo ex. (exeunte = fine) o XIV secolo in. (ineunte = inizio). Date certe possono essere attribuite solo in caso di centri culturali forti e caratteristici, di cui possediamo molto materiale, oppure in caso di documenti simili e indipendentemente datati, o in presenza di modi di scrivere molto caratteristici, specie nei secoli XVIII e XIX (Pascoli ad esempio: datiamo alcuni manoscritti di Myricae a prima del 1883 perchè solo tra 1876 e 1882 è documentato in lui l'uso di J accanto a I, mente poi si trova solo I).

Tratto da FILOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA di Gherardo Fabretti
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.