Sistema Scheletrico
I sistemi scheletrici forniscono il supporto meccanico su cui i muscoli possono agire per generale movimenti direzionali. Il tipo di scheletro più semplice è lo SCHELETRO IDROSTATICO degli cnidari, anellidi, e di molti altri invertebrati privi di esoscheletro. Esso è costituito da un volume incomprimibile di un liquido (acqua) racchiuso in una cavità corporea circondata da tessuto muscolare. Quando un gruppo di muscoli opportunamente orientati si contrae, viene esercitata una pressione sulla cavità contenente il liquido e si forma un’estroflessione in corrispondenza del versante opposto rispetto al punto di compressione. L’anemone di mare è un animale provvisto di idroscheletro: la sua cavità corporea è infatti colma di acqua di mare. Per estendere il proprio corpo e le appendici tentacolari, l’animale chiude l’apertura boccale e contrae le fibre muscolari che circondano la cavità corporea formando una struttura ad anello. Ciò provoca una compressione sul liquido contenuto nella cavità corporea e costringe il corpo ed i tentacoli ad estendersi.
In alcuni animali lo scheletro idrostatico risulta adattato a svolgere funzioni di locomozione. Il lombrico, si muove grazie al suo idroscheletro. In tali animali la cavità corporea è ripartita in numerosi segmenti modulari, mentre nella parete è situato un duplice strato muscolare: uno presenta fibre ad andamento circolare, l’altro ad andamento longitudinale. Ogni segmento corrisponde ad un segmento chiuso ripieno di liquido, sul quale si esercita la compressione dei muscoli. In seguito alla contrazione della muscolatura circolare di un segmento, il comparto di tale segmento si allunga e si assottiglia. La contrazione della muscolatura longitudinale tende ad accorciare e a rigonfiare il comparto.
Un altro tipo di locomozione garantito dall’idroscheletro riguarda la propulsione a getto d’acqua tipica dei polpi e dei calamari. In questi cefalopodi, la contrazione dei muscoli disposti intorno ad una cavità centrale colma d’acqua esercita una forte pressione sul liquido, con la conseguente espulsione sotto pressione dalla cavità del corpo che determina il movimento dell’animale nella direzione opposta.
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