Il posto dell'amore nell'Esicasmo

Seconda differenza sufismo-esicasmo. Nel processo di conosenzac che porta a Dio, l’amore ha un posto importante ma non decisivo. Nel linuaggio sufi ha si un posto importante (vedi la loro letteratura mistico-erotica), ma di solito si da la precedenza alla conoscenza. Si dice che per coloro che lo han sperimentato l’amore è un consumarsi accompagnato da piacere, mentre la conoscenza è un contemplare accompagnato dalla perplessità ed un annullarsi accompagnato dal timore. Rispetto all’esicasmo si nota dunque una sorta di scambio tra eros e agape. Ma nell’esicasmo non esiste una letteratura erotica e una poesia…Per l’esicasmo però l’amore-carità è un elemento così importante da costituire un ingrediente della stessa conoscenza. Evagrio dice che Agape è figlia di apatheia, e la sua acquisizione indica il termine dell’”amore di sé”. Ma dove sono passioni accecanti non vi è amore dunque neppure conoscenza. Si è parlato di impassibilità attiva=sentimento mondato dalla passionalità. Ricordiamo la triparizionet dell’anima: corpo, spirito, cuore. Cuore centro dell' essere e ricettacolo di sentimenti. Dice Teofane il recluso che i sentimenti spirituali restano potenziali finchè dopo l’apatheia si raggiunge una sorta di con-naturalità con il divino. Qui si può sperimentare una conoscenza viva associata a sentimento. Si allude a un “gusto spirituale del cuore” che troviamo anche nel sufismo col concetto di dhawq= gusto iniziatico, che è però una qualità intellettuale. Altra immagine è quella del calore del cuore. Teofane usa termini allusivi al focolare. La discesa della mente nel cuore produce un calore naturale che va mantenuto in attesa che vi si riversi un altro calore, divino. Quindi prima della ricezione dello spirito si combinano simbolicamente acqua delle lacrime e fuoco del sentimento spirituale. A un certo punto la preghiera cesserà di essere un atto penoso per diventare uno stato. Questa trasformazione, per cui non basta la volontà umana, sarà segno dell’avvenuta rigenerazione spirituale.