La dissertazione sull'arte combinatoria
Nel 1665 ottiene un dottorato in matematica e successivamente in legge. Nello stesso anno scrive una dissertazione Sull’arte combinatoria. L’arte combinatoria considera il linguaggio innanzitutto come combinazione di lettere, che dà vita ai concetti, e in secondo luogo come combinazione di concetti, che dà vita alle proposizioni. Leibniz dà una definizione tradizionale di proposizione: essa è una parte del discorso costituita da un soggetto cui si associano dei predicati. Tuttavia, introduce in questa definizione qualche altro elemento: se conoscessimo la nozione completa del soggetto, potremmo derivarne analiticamente tutti i predicati che si riferiscono ad esso. Questo è ciò che Leibniz definisce “principio di inerenza”: possiamo ricavare tutti i predicati di un soggetto se ne possediamo il concetto completo.
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Autore:
Carmine Ferrara
[Visita la sua tesi: "Il problema del male e del nulla nel ''De casu diaboli'' di Anselmo d'Aosta"]
- Università: Università degli Studi di Salerno
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Filosofia
- Esame: Storia della filosofia
- Docente: Gabriele Perrotti
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