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ADAM SMITH : LA GRANDE SINTESI


Smith critica l'idea dei fisiocratici, per la quale il libero perseguimento dell'interesse individuale è in grado di conciliare "naturalmente", per mezzo del mercato, benessere individuale e collettivo, perché ritiene che il benessere collettivo sia favorito solo se il mercato e la ricerca dell'interesse sono controllati da precise regole istituzionali.
Inoltre per Smith, l'uomo non può essere considerato ne naturalmente egoista (come riteneva Hobbes), ne naturalmente guidato dalla ragione (come pensava Locke e i fisiocratici). L'azione sociale è piuttosto un'azione istituzionalizzata: è cioè influenzata dai valori e dalle norme che prevalgono in una società. Le istituzioni sono una creazione degli uomini, ma a loro volta ne influenzano il comportamento.

Tratto da SOCIOLOGIA ECONOMICA di Antonio Amato
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