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Psicologia Giuridica:
Il corso è strutturato su due moduli differenti, infatti l'esame è diviso in due parti, modulo giuridico e modulo psicologico. I temi trattati nel modulo giuridico riguardano l'imputabilità sopratutto in tema di infermità, le neuroscienze e i disturbi di personalità. I temi trattati nel modulo psicologico sono le perizie e come gli psicologici si devono comportare, con particolare attenzione anche alle misure di prevenzione che si devono prendere, questo tutto in ambito minorile. Gli appunti sono del seguente anno accademico 2021/2022 e sono stati presi a tutte le lezioni.
Dettagli appunto:
- Autore: Alessandra Alborghetti
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Giurisprudenza
- Corso: Giurisprudenza
- Esame: Psicologia giuridica
- Docente: Marta Bertolino e Rosella Procaccia
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Psicologia Giuridica Appunti di Alessandra Alborghetti Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Facoltà: Giurisprudenza Corso di Laurea in Giurisprudenza Esame: Psicologia giuridica Docenti: Marta Bertolino e Rosella Procaccia A.A. 2021/2022Indice: -Rapporto mondo scienze empiriche e scienza giuridica -Imputabilità -Sentenza Raso -Effetti sentenza Raso -Neuroscienze Modulo psicologico: violenza minorile, rapporto perito/giudice, fattori di rischio Indice: -Rapporto giudice / perito -Diversi tipi di violenze -Violenze ambito minorile -Prevenzione e fattori d’allarmePSICOLOGIA GIURIDICA MODULO GIURIDICO 4 ottobre 2021 Programma del corso: 60 ore, modulo giuridico e psicologico —> esame prima sessione gennaio-febbraio sia x frequentanti sia x non frequentanti + coloro che frequentano data possibilità di dividere i due moduli: modulo psicologico e giuridico con un vincolo: questa possibilità data fino alla sessione estiva x frequentanti. Materiale modulo giuridico: dispensa uscirà quella nuova / x frequentanti il programma definitivo sarà detto verso la fine del corso, la base sarà comunque la dispensa. E’ una disciplina giovane, riconoscimento universitario nel 1996. Psicologia giuridica è ricca di profili, di prospettive che attendono di più al diritto penale noi ci occuperemo. Questioni: diritto non può fare a meno del sapere empirico e il riferente è proprio la psicologia giuridica. Il testimone è affidabile? Il giudice nelle sue decisioni è affidabile? Importante studiare come il giudice decide, il ragionamento probatorio che lui fa —> da una ricerca maggiore propensione di decidere a favore del condannato all’inizio del processo per poi diminuire nel 1corso del tempo —> ricerca ritenuta affidabile e ha portato alla luce il fatto che non è così pacifico che i giudici decidano in modo razionale. Diritto penale e uomo, 23 aprile 2019 : la giustizia è ciò che il giudice ha mangiato a colazione —> si sottolinea come bisogna rivedere la prospettiva del formalismo giuridico —> e che bisogna orientarsi verso un realismo giuridico —> evidenzia come il giudice sia influenzato da altri fattori —> questi fattori non sono eliminabili, quello che posso controllare è il fatto che i giudici siano formarti a confrontarsi con questi fattori che possono influenzare la loro decisione —> consapevolezza della presenza di questi fattori che possono far perdere razionalità nella decisione. In questa ricerca si è rilevato che la % di decisioni favorevoli al reo dall’inizio scendeva gradualmente: dal 65% si arriva a quasi 0% —> dati significativi e subito dopo la pausa % risaliva al 65% —> fattori sociologici, politici, emotivo Le emozioni contribuiscono a giungere a una decisione razionale che non è solo legata ai sentimenti di tipo irrazionale ma c’è una decisione che è un giusto connubio tra la sfera razionale e questa. Neuro-scienze hanno dimostrato che tutte le aree celebrali sono attive quando si tratta di compiere azioni che sono programmate, frutto di una scelta —> collaborano sia le aree del cervello preposte agli affetti, impulsi, emozioni sia le aree dove ha sede il penserò secondario, quello razionale e sono le aree della corteccia frontale. Oggi non si può pensare all’uomo se non tendendo conto di come le emozioni giocano un ruolo importante, sia negativo sia positivo. Es. fenomeno dell’empatia —> capire la sofferenza dell’altro, se questa è prevalente si prende la parte della vittima quindi una decisione che non rispetta il canone dell’ al di la di ogni ragionevole dubbio. Media opera di amplificazione —> si critica molto i processi che vengono sui media e rischiano di influenzare sia l’opinione popolare sia il giudice se non è consapevole delle emozioni. Di fronte a importanti novità come quella dell’intelligenza artificiale —> studia quei sistemi che sono dotati di capacità del ragionamento umano, sistemi che simulano il cervello umano —> in questi sistemi le emozioni non hanno ruolo, allora si può arrivare in maniera razionale alla decisione giusta che non è soggetta alle influenze di quei fattori esterni che abbiamo citato. Come viene utilizzata? Algoritmi decisionali, strumenti che sono offerti al giudice per arrivare alla decisione più coerente con i dai processuali, l’altra prospettiva è utilizzo dell’intelligenza artificiale per predire il rischio di recidiva (art 99 codice penale) —> un soggetto può essere condannato a una pena maggiore perché ha subito precedenti condanne, manifesta una maggiore colpevolezza la recidiva, dall’altra i precedenti sarebbero la testimonianza di una propensione a delinquere, allora la decisione sulla recidiva è lasciata al giudice, sono le famosi prognosi di pericolosità (di queste si riconosce la loro inaffidabilità dal punto di vista scientifico). 2Limite algoritmi —> non sono trasparenti, rispondono alla sensibilità di chi inserisce i dati (es in America tenevano conto del colore della pelle, chi aveva la pelle di colore percentuale di recidiva maggiore) —> al giudice non posso rinunciare lasciata una certa discrezionalità. Spiegazione programma corso con esempi e spiegazioni: Questioni di imputabilità —> è la capacita di intendere e di volere —> es. 80enne che ha ucciso la moglie: ennesimo femminicidio e i giornali hanno criticato il fatto che questa persona anziana non era stata condannata perché riconosciuta incapace di intendere e di volere, infermo mentalmente —> criticato perché lui ucciso la moglie x gelosia e questa non è un’infermità di mente e i giudici avevano riconosciuto uno stato delirante di gelosia non gelosia normale —> questa andava ad aumentare infermità —> art 85.88,89 codice 1930 —> infermità di mente come causa di esclusione dell’imputabilità —> questo istituto utile x affrontare scienze che si confrontano —> giudice ha bisogno dell’esperto che entra nel processo grazie alla perizia psicologico-florense. L’apporto dell’esperto non è risolutiva, la decisione ultima aspetta al giudice. Il tribunale ha emesso un comunicato che ha chiarito questo punto, i media avevano criticato molto questo processo; la decisione è corretta perché non si può confondere la gelosia con i deliri di gelosia che sono la caratteristica di un grande disturbo psicotico. Non è mai la ricerca della verità assoluta, ma della verità sulla base delle prove emerse durante il processo e tra queste prove ho anche quella psichiatrica. Problema dell’imputabilità è uno spartiacque —> questione di responsabilità o no. Questioni metodologia peritale —> rapporto giudice prova scientifica Perizia psicologica (art 220 codice procedura penale divieto di perizia psicologica per ragioni garantistiche per indicare la personalità e carattere del reo, è ammessa x risolvere questioni di imputabilità —> la dottrina non è d’accordo su questo divieto, le neuro-scienze hanno dimostrato come la mente umana si comporti in maniera unitaria) è diversa da quella psico- patologica. Problema che ci poniamo: il diritto penale funziona? Però dobbiamo essere consapevoli dei limiti e delle lacune che esso ha —> es prova dichiarativa che è la testimonianza. Noi siamo convinti che il testimone oculare è affidabile —> es strage aereo Milano: 2 testimoni non erano d’accordo sulla direzione da cui deriva l’aereo —> dimostra che la testimonianza testimone oculare non è affidabile —> uno studio dice che ci soni fattori che influenzano la testimonianza, dati che vengono immagazzinati in maniera scorretta dalla memoria —> grado di errore oscilla tra 29% e 72 % Altre prove scientifiche: prova grafologica —> utilizzata nel processo per accettare dei documenti —> tasso di errore del 40% —> in questo 40% i falsi positivi sono il 64% 3Impronte digitali non sempre sono chiare —> non posso fare affidamento / questione del dna —> affidabile —> in America su 364 casi condanna erronea, scoperto grazie alla prova del dna. Processo di Perugia —> prima condanna e poi assoluzione —> discusso di prova scientifica e dna —> materiale biologico che era stato analizzato e su cui è stata fatta la prova del dna in realtà era stato raccolto in maniera non scientificamente rigorosa —> ha portato la Cassazione a ribaltare la sentenza. Prova dei capelli —> 12% tasso errore —> quasi affidabile Prova scientifica infermità —> sulla affidabilità ho molti dubbi ma questo non significa che non può essere utilizzata perché giudice non può decidere in assenza dell’esperto. 5 ottobre 2021 Psicologia giuridica —> nel settore delle scienze empiriche —> difficoltà tra scienza giudica e scienze empiriche ho un linguaggio differente. Fra le scienze empiriche la scienza giudica è particolare perché racchiude in sé un inter- disciplinità fondamentale —> disciplina di confine, che fa da ponte tra diversi saperi caratterizzati da un linguaggio diverso, da strutture diverse: diverse di finalità, oggetto e metodo. Le scienze empiriche hanno una finalità differente di quella giudica, un oggetto che è diverso da quelle giuridiche e le empiriche si caratterizzano per metodo diverso: il metodo sperimentale: ipotesi, verifica o falsificazione delle ipotesi —> scopo - finalità è quella di conoscenze esplicative di fatti al fine di realizzare delle teorie scientifiche che consentano di spiegare questi fatti. Questo non vale per la scienza giuridica: ha un metodo diverso che è quello giuridico, dove si parte da un testo, da una norma che va interpretata e applicata la fine di giungere un giudizio —> scienze imputative e valutative —> devono arrivare a un giudizio mentre quelle empiriche sono avalutative, loro finalità esplicativa di fatti, conoscitiva; giuridiche valutare comportamento umano in relazione alle norme, al dover essere —> capisco che l’oggetto è differente. Studio di situazioni “concrete” non così per la scienza giuridica, sono fatti si riconducibili a un comportamento umano , fatti del passato che non sono dunque riproducibili —> oggetto scienza giuridica: fatti del passato che non sono 4riproducibili ma che bisogna valutare ma anche di valutazione di qualcosa che si può verificare in futuro. Es imputazioni per colpa —> valutazione che si proietta nel futuro rispetto ad un avvenimento che si è già realizzato —> le scienze empiriche non fanno questo. Noi parliamo di scienza giuridica —> anche l’ambito giuridico ambito di scienza nel momento in cui per accertamento di fatti umani si avvale di regole scientifiche, si confronta con un sapere scientifico che viene acquisito e fa da sostegno alla decisione es. accertamento di causalità. La certezza a cui aspira alla scienza giuridica non può essere assoluta, ma è quella che si ottiene sulla base di un argomentazione razionale sulla base di prove. E’ una sentenza non assoluta ma va al di là di ogni ragionevole dubbio, mentre il metodo sperimentale consente di verificare le ipotesi sulla base della legge scientifica. Legge considerata scientifica quando si confronta con i fatti, non può sottrarsi da questo confronto —> abbandono legge scientifica quando riusata falsificata, da fatti che non la confermano (Popper) La psicologia giuridica è una disciplina di confine, è una disciplina che ha una valenza collettiva, è un ponte. E’ una disciplina accademica giovane, la necessità di dover confrontarsi con la scienza da parte dei giuristi ha portato alla consapevolezza di confrontarsi anche la psicologia, non basta il fatto nella sua realtà ma il fatto deve essere compreso nella sua prospettiva di fatto che è stato realizzato da una persona con determinate caratteristiche, non posso accontentarmi di una determinata imputazione ma bisogna capire che ili soggetto ha prodotto in modo psichico il fatto. Che cos’è la psicologia giuridica? E’ psicologia applicata la diritto ed è psicologia nel diritto nel senso che non è asservita al diritto, le scienze empiriche hanno una loro caratteristica che le distingue dalla giuridica, il diritto delimita il campo di indagine sul quale applicare la psicologia giuridica. E’ una disciplina applicata al diritto con ampie competenze e approcci di psico-sociali con ampi spazi al lavoro clinico (problema della diagnosi, studio della mente e delle malattie mentali) - formativo e in particolare si presa ad essere utile alla ricerca criminologica-clinica quindi al reo, lo studio dell’autore di un reato che può essere una devianza generata anche da disturbi psichici che non assumono infermità, oggi c’è la consapevolezza che nelle carceri un numero notevolissimo di detenuti soffre di disturbi psichici e se sono detenuti sono persone riconosciute completamente capaci di intendere e di volere; il disturbo psichico può accompagnare il reo nella commissione del fatto per altro queste patologie non vengono riconosciute come causa di esclusione di imputazione, se viene condannato queste patologie se le porta dietro o soggetti semi-imputabili —> sei imputabile anche se attenuo la tua responsabilità perché parzialmente hai infermità di mente; disturbi mentali possono nascere proprio dall’esperienza carceraria è pacifico questo, il carcere è un luogo che non sono può favorire acquisizione della cultura criminale ma anche al sorgere 5della patologia mentale es. suicidi in carcere che denotano un disagio mentale, una sofferenza psichica. Nell’ambito del trattamento è previsto anche l’apporto e aiuto del psicologici, una terapia psichiatrica che tra l’altro non fa parte degli elementi del trattamento che sono previsti nella legge di riforma penitenziaria del 1775. Il non tenere conto di un disagio psichico che in particolare era già presente al momento del fatto significa negare la finalità della pena che è quella di recuperare la persona—> giudizi di infermità è importante che siano giudizi affidabili affinché si possa arrivare a una risposta penale individualizzata, giusta orientata al recupero art27 terzo gomma della costituzione —> significa che il giudizio di imputabilità deve essere un giudizio scientificamente affidabile; condannare una persona che non tiene conto dell’infermità vuol dire negare il fine della pena nei confronti di quella persona. Stessi giudici consapevoli della necessità di dialogare con altri saperi. 11 ottobre 2021 In queste prime lezioni ci occupiamo del rapporto fra diritto penale e scienze, una parte introduttiva che troverete poi nella dispensa nel capitolo primo. Prima però di riprendere questo tema mi è capitato il programma di uno degli ultimi convegni nazionali di psicologia giuridica dal quale volevo richiamare alcuni temi che sono stati affrontati che testimoni come la psicologia giuridica possa essere ormai considerata una scienza del tutto autonoma, con una propria identità rispetto alla psicologia e ai diversi profili e discipline psicologiche, volevo richiamare ad esempio prima di richiamare i temi dell'ultimo di uno degli ultimi convegni nazionali psicologia giuridica, un corso di alta per giuristi e psicologi quindi organizzato dal Guglielmo gulotta che è uno dei massimi studiosi di psicologia giuridica ed è il massimo esperto in Italia di questi temi, vi leggo solo i titoli dei temi che vengono trattati in questo corso di alta formazione: un tema ai contributi delle scienze psico- sociali nella ricostruzione dei fatti processuali ,questioni giuridiche implicazioni deontologiche, un'altra lezione riguardava la tutela dei rapporti familiari e dell’ affidamento dei minori (la psicologia giuridica non è solo la psicologia giuridica penale di cui ci occuperemo in questo corso ma c'è un ampio settore della psicologia giuridica che si occupa di questioni di diritto civile) , cosi come la valutazione del danno biologico di natura , il tema 6di cui noi invece ci occuperemo è stato oggetto di un’altra lezione imputabilità e vizio di mente, quadro normativo e contributi delle neuroscienze, il tema della prova, l'investigazione e le luci ed ombre del ragionamento probatorio , un'altra lezione la comunicazione efficace e persuasiva nel processo tra retorica e psicologia. Adesso invece vado a uno di questi ultimi convegni nazionale di psicologia giuridica che si è svolto a Milano dove i temi trattati erano molteplici, un tema interessante era percezione di controllo e attribuzione di responsabilità nel ragionamento giudiziario, un altro tema ancora la comunicazione nel processo e le comunicazioni mediatiche circa il processo, psicologia investigativa e analisi della scena del crimine, ancora con riferimento a temi che erano sono stati trattati in una sessione cosiddetta plenaria ritorna ancora il tema degli abusi sessuali sui minori nel mito e nella realtà, un tema che ci riguarda direttamente quando si parla di imputabilità e di infermità di mente è il problema dell'esecuzione delle misure di sicurezza per i pazienti psichiatrici autori del reato, un altro tema comportamento criminale e pericolosità e valutazione del rischio di recidiva ma si occupa anche di giustizia riparativa. La psicologia giuridica riveste sicuramente una notevole significato per la giustizia penale. Cos'è la psicologia giuridica? avevamo detto che la psicologia giuridica è una scienza di confine perché si rapporta con il diritto nei termini di disciplina applicativa, la psicologia applicata al diritto con diversi approcci (che possono essere di tipo psico -sociale, clinico formativo, criminologico clinico si sono andati sempre più ampliando); il problema è dato e lo affronteremo da come è possibile che la psicologia sia applicata al diritto senza che vi sia una perdita di identità sotto il profilo delle finalità dell'oggetto e del metodo di ciascuna delle discipline; la disciplina empirica (la psicologia giuridica) e la disciplina giuridica (il diritto penale) , sottolineato come la psicologia giuridica è una disciplina di confine fra saperi diversi che sono il sapere della scienza empirica e il sapere della scienza giuridica, la finalità della scienza empirica è quella di acquisire conoscenze esplicativedei fatti , la scienza giuridica è una scienza che implica i giudizi di valore, si occupa di fatti che sono avvenuti nel passato e non sono riproducibili , inoltre ho diversità di oggetto ma soprattutto è una diversità di metodo. La psicologia giuridica possiamo dire che si occupa di una particolare tipologia di scienza empirica che è la psicologia nei suoi diversi aspetti , applicata al diritto nei suoi diversi approcci. La psicologia giuridica nei suoi ultimi sviluppi ha ampliato le competenze e quindi è psicologia dell'età evolutiva e delle relazioni familiari , violenza di genere violenza, domestica , abusi sessuali, maturità del minore, questioni di imputabilità del soggetto minore di età, psicologia dell'età evolutiva ma si occupa anche dei gruppi e delle organizzazioni infatti abbiamo la psicologia delle organizzazioni ma in questo caso abbiamo una psicologia giuridica che si occupa dei gruppi e delle organizzazione come istituzioni giuridiche, quindi un apporto che la psicologia può dare per meglio comprendere le organizzazioni e gli organi 7collettivi, le società (ad esempio lo studio che è stato fatto sulla personalità dei manager che hanno guidato grosse società azionarie che peraltro hanno portato a dei grossi scandali collegati alle banche, è risultato che alcuni di essi avevano delle caratteristiche tali da parlare addirittura che avevano delle caratteristiche definite psicopatiche-aziendali), parliamo di organizzazioni, parliamo delle responsabilità amministrativa degli enti e il problema dei programmi che dovrebbero essere presenti dell'azienda delle società per prevenire la commissione di reati. Psicologia cognitiva dei processi decisionali e del problem solving , dei processi decisionali che riguardano sia al giudice (come ragione al giudice) ma che possono essere applicati anche allo studio dell'autore del reato (per capire come si è potuto arrivare a quella decisione che ha portato alla realizzazione poi di un fatto gravissimo e come quindi si affronta il problemi per risolverlo). L'oggetto di studio della psicologia giuridica è dunque il diritto, la psicologia giuridica ha una pluralità di dimensione, al centro però non può che esserci il diritto, lo studio del diritto sia dal punto di giustizia civile e penale come istituzioni organizzate ( Ora passiamo a parlare dei rapporti fra diritto e psicologia: si occupano entrambe del comportamento umano, accadimenti, la psicologia giuridica guarda al comportamento umano così come ritagliato dal diritto, quindi si occupano entrambe del comportamento umano, il diritto per tipi normativi di fatto e di autore ( non di qualsiasi comportamento), la psicologia giuridica non può che occuparsi del comportamento umano così come ritagliato dal diritto e il diritto rotaglia questo comportamento per normativi di fatto ed autore (competenza legislativa); come individuiamo i fatti che possono acquistare rilievo? e che quindi sono oggetto di valutazione? Li troviamo descritti in una fattispecie fattispecie, cosidetta fattispecie incriminatrice, è il legislatore dunque che individua e delinea i fatti da giudicare, perché questi fatti sono descritti nella norma giuridica, nel precetto penale. La psicologia giuridica si occupa di questi comportamenti ma mentre il diritto si occupa di questi comportamenti in una prospettiva valoriale e quindi alla fine giudica e valuta questi comportamenti, la psicologia giuridica studia questi comportamenti per comprenderli, per aiutare il diritto penale a spiegare questi comportamenti ma la psicologia giuridica li affronta in maniera valutativa, non esprime giudizi di valore, i giudizi di valore sono espressi prima dal legislatore penale che stabilisce quali siano i comportamenti che non devono essere tenuti, la psicologia giuridica aiuta il diritto penale sia a livello legislativo che a livello applicativo, cioè in sede giurisdizionale, ad individuare meglio la natura e le ragioni di questi comportamenti in modo che poi il diritto penale possa compiere le proprie valutazioni nel rispetto della realtà, nel rispetto della tenuta scientifica, secondo un metodo scientifico di valutazione di questi comportamenti, allora la psicologia giuridica studia il comportamento per verificare la tenuta epistemologica, logico linguistica e soprattutto empirica dei costrutti giuridici dal punto di vista scientifico qui abbiamo già visto una competenza legislativa perché è il legislatore che descrive e ricostruisce i fatti illeciti , peraltro la psicologia giuridica svolge un ruolo 8importante perché aiuta a chiarire i concetti giuridici che hanno implicazioni di tipo psicologico in questo caso. La psicologia giuridica ha il compito di dare consistenza empirica ai costrutti giuridici , quando parliamo di categorie dogmatiche (costrutti giuridici come causalità, dolo , colpa, imputabilità) sicuramente sono concetti giuridici ma sono concetti giuridici che affondano le loro radici nel empirìa , in una realtà empirica che deve essere verificata, che deve essere alla base di questi concetti, quando noi parliamo di imputabilità e parliamo di infermità il legislatore non è libero di definire un concetto di infermità che ritiene più funzionale in ragione delle esigenze repressive perché il concetto di infermità è prima di tutto un concetto empirico e dunque è un concetto che deve essere definito tenendo conto anche di un sapere diverso, il sapere psicopatologico (questo vale anche e si discute parecchio sulla questione anche del dolo , il dolo è intenzione , volontà effettiva, il dolo è una componente psichica reale effettiva perché ci deve essere la componente rappresentativa e la volontà che si manifesta nell'ambito del dolo (detto intenzionale) con l'intenzione ma si può svuotare il dolo di questi contenuti psichici effettivi? e quindi rinunciare ad una concezione cosiddetta volontaristica per approdare ad una concezione più normativa del dolo? cioè accontentarsi di accertamenti dolosi sulla base di presunzioni in considerazione delle caratteristiche dell'autore e in considerazione dei contesto in cui si è mosso non poteva non sapere… mentre il giudizio sul dolo è un giudizio che in questi termini “il soggetto si è presentato e ha voluto”, il soggetto aveva una conoscenza del fatto che dal suo comportamento potevano derivare quelle conseguenze e si è rappresentato la conseguenza del reato e l'ha voluta, non si può sostituire la conoscenza con la conoscibilità, come non basta la conoscenza perché ci sia il dolo perché il dolo è volontà, il dolo è coefficiente psichico effettivo, è dimostrabile? il problema che viene affrontato anche alla luce delle neuroscienze, oggi anche le neuroscienze offrono dei contributi per arricchire il dolo di contenuti empirici effettivi di volontà, da questo punto di vista quando parliamo di imputabilità, dolo, causalità come causalità in senso naturalistico sulla base di leggi scientifiche non riguarda la psicologia giuridica ma riguarda sempre la prospettiva delle scienze empiriche; allora arricchire le categorie dogmatiche fondamentali come dolo colpa imputabilità causalità di contenuti naturalistici , però la necessità di confrontarsi con il sapere scientifico sia a livello legislativo sia a livello di applicazione concreta della norma questo confronto ha un forte contenuto garantistico, assicura la tenuta scientifica di categorie- istituti giuridici e di categorie dogmatiche fondamentali. Abbiamo detto che la psicologia ha come oggetto di studio il diritto secondo varie prospettive, si occupa del comportamento umano, varie competenze, nell'ambito però della cornice definita dal legislatore il contesto è quello giuridico si occupa di verificare i costrutti giuridici, la psicologia giuridica si fa collettore dei diversi saperi psicologici , contributi di differente materie psicologiche. Al centro la psicologia giuridica e la psicologia giuridica raccoglie contributi differenti: 9Dall’alto psicologia infantile la psicologia infantile aiuta ad affrontare il tema ad esempio della delinquenza minorile, si può pensare ad abbassare l'età della responsabilità penale? responsabilità penale la soglia minima sono i 14 anni, che aiuto può dare la psicologia e in particolare la psicologia infantile (la psicologia evolutiva) per capire se è giusto fissare il limite cronologico al di sotto del quale non si può rispondere del reato nei 14 anni (questo è un tema molto attuale perché periodicamente si sono presentate proposte di abbassamento dell'età, l'ultima abbastanza recente proponeva di abbassare la soglia minima della responsabilità penale ai 12 anni e quindi di abbassarla da 14 a 12. La psicologia giuridica si avvale delle nozioni della psicologia generale / psicologia cognitiva pensiamo al problema di come si forma la volontà (psicologia cognitiva, il dolo come si forma, il dolo come rappresentazione e volizione a una realtà empirica, che nozione si può dare di dolo) La psicologia criminale —> studia il delinquente, studia la personalità di colui che commette un reato, studia il fenomeno delinquenziale, psicologia criminale si occupa del reato dal punto di vista del fatto e dell'autore . La neuropsicologia —> neuroscienze affronteremo la questione dell'apporto delle neuroscienze noi in questo corso con riferimento specifico alla questione della malattia mentale dell’ infermità, il sapere neuro scientifico ci dice qualcosa di più di quello che finora si sapeva sul concetto di infermità, di malattia mentale? perché il nostro codice del 1930 prevede che non è imputabile chi non ha la capacità di intendere e di volere (l'articolo 85) ma l'articolo 88 stabilisce che non è imputabile chi al momento del fatto soffriva di uno stato di infermità tale, infermità mentale, tale da escludere la capacità di intendere e di volere ; l'imputabilità è un istituto spartiacque : se c'è imputabilità c'è responsabilità penale, se non c'è imputabilità non c'è responsabilità penale, allora diventa veramente significativo importante 10per la giustizia penale stabilire quando si può parlare di infermità e quando queste infermità sia tale da avere escluso la capacità di intendere e di volere perché da questa valutazione dipende il riconoscimento di un soggetto come soggetto penalmente responsabile con le conseguenze che da questo giudizio possono derivare, la neuropsicologia ci ha dato delle indicazioni interessanti che insieme vedremo e che sono entrate già nel panorama della giustizia penale. La psicologia organizzativa —> si occupa appunto della psicologia delle organizzazioni e pensiamo alla responsabilità delle persone giuridiche, responsabilità da reato e quali indicazioni possono venire da quella scienza che è la psicologia che studia le organizzazioni, studia il soggetto inserito in un'organizzazione lavorativa. La psicologia evoluzionistica —> riferimento alla psicologia infantile La psicologia clinica —> è la psicologia della malattia mentale, quindi pensate all'importanza della psicologia clinica o comunque l'apporto che la psicologia clinica può dare ai fini della definizione del concetto di infermità ai fini degli articoli 85 88 e 89 che prevede un'ipotesi di infermità parziale soggetto imputabile ma la sua capacità è grandemente scemata (così si esprime l'articolo 89). Torniamo ai rapporti fra diritto e psicologia: rapporti complessi, rapporti della psicologia giuridica giudiziaria con il diritto: la psicologia giuridica assume una prospettiva pragmatica, è uno caratterizzato strumento e competenza utile e utilizzabile dalla giustizia, quando parliamo di una prospettiva pragmatica dovremmo subito pensare alla psicologia giuridica giudiziaria cioè la psicologia applicata al processo, è la psicologia che si occupa dell'accertamento della responsabilità e la responsabilità penale sia certa nel processo, quindi è la psicologia giuridica giudiziaria è la psicologia nel diritto e in particolare nel diritto penale nella suo momento dinamico cioè di accertamento della responsabilità e quindi del processo, la psicologia giuridica opera nel diritto, nel processo, ma non per il diritto o per il processo perché non è al servizio del diritto in particolare quella giudiziaria al servizio del processo, la psicologia giuridica mantiene come referenti primari i criteri scientifici e metodologici che le sono proprie, la psicologia giuridica è una scienza con cui il diritto penale si deve confrontare su base paritaria, il problema è come. La psicologia giuridica, in particolare quella giudiziaria, ha una prospettiva particolarmente pragmatica ma questa interferenza con il mondo del diritto non significa che perde i propri referenti primari dal punto di vista della finalità, dell'oggetto e del metodo; tutto ciò rinforza le garanzie dei diritti fondamentali, pensiamo cosa significa rinforzare le garanzie dei diritti fondamentali: una sentenza del 1981 la Corte costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità del reato di plagio ( 603) e perché ha dichiarato l'incostituzionalità? perché il concetto di totale soggezione reato di plagio era quel reato che puniva il comportamento di colui che metteva un altro soggetto in totale stato di soggezione psichica, una forma di schiavitù psichica totale, la Corte costituzionale 8penso che sia rimasta isolata quella sentenza perché 11poi in altre occasioni la Corte costituzionale ha salvato concetti come quello di pericolosità sociale dicendo che sono concetti che tengono scientificamente), questa è una sentenza storica perché qui la Corte costituzionale ha detto il concetto di totale soggezione psichica non è un concetto scientifico, non regge al confronto con il sapere scientifico, non regge al confronto con la realtà dei fatti e perché? perché se possiamo essere d'accordo sul significato “ totale soggezione psichica “ (la psicologia cognitiva in particolare è in grado di definire uno stato di totale soggezione) ma non basta avere definizioni, bisogna che questi concetti siano utilizzabili e come si fa? è dimostrabile un totale stato di soggezione? Totale stato psichico di soggezione, quando dicevo che è necessaria la dimostrazione di fatti, dal punto di vista del diritto di fatti che non sono riproducibili e che sono fatti del passato, quindi un soggetto che in un determinato momento storico quando è stato commesso il fatto è stato sottoposto ad uno stato di totale soggezione psichica in sede processuale bisogna dimostrarlo, per la Corte costituzionale questo stato di totale soggezione psichica è scientificamente indimostrabile, è una categoria indimostrabile e la Corte ha dichiarato la incostituzionalità sotto il profilo della indeterminatezza del concetto e qui ci ricolleghiamo alle garanzie dei diritti fondamentali perché questa idea del fatto che le categorie dogmatiche, che la costruzione normativa regga su categorie che siano intelligibili , che siano comprensibili e dimostrabili è alla base di un principio garantistico fondamentale che è il principio di legalità perché tutela il cittadino da arbitri, le cui premesse sono poste dal legislatore ma che sono poi realizzati da giudice in sede di accertamento; ed è una sentenza veramente importante e che ci ha fatto capire 1981 come il confronto con il sapere empirico, sapere scientifico , è un confronto che deve essere costantemente presente al legislatore al giudice per rispettare i diritti fondamentali (vincolo di realtà, il totale stato di soggezione è un concetto che non rispetta il vincolo di realtà perché scientificamente non è dimostrabile, un concetto che non è scientificamente dimostrabile non può essere utilizzato dal legislatore). Facendo riferimento ancora ai problemi di rapporti fra diritto e psicologia giuridica, la necessità che si faccia riferimento a categorie “comprensibili” sia dal punto di vista della loro chiarezza sia dal punto di vista della loro dimostrabilità, qui si trattava di un totale stato di soggezione quindi si parlava di fatti psichici, ma quando parliamo di imputabilità di dolo e colpa, parliamo di questioni di colpevolezza, di accertamenti di fatti psichici che fanno capo all'autore, contiguità dell'oggetto delle indagini si occupano di comportamenti dell'uomo. Considerazioni fatte sempre da Gullotta circa la contiguità dell'oggetto di indagine: il reato di plagio si realizza solo se vi è un totale stato di soggezione, parliamo di un comportamento umano cioè di colui che pone un soggetto in totale stato di soggezione e allora ora cosa dice a proposito di questa vicinanza e contiguità dell'oggetto di indagine: sia il diritto che la psicologia si occupano del comportamento umano, entrambe si occupano del comportamento che è descritto dal diritto e allora sia il diritto che la psicologia si occupano del comportamento umano, l'uno tra l'altro per indicare ciò che è vietato e ciò che è lecito per dare al giudice elementi diagnostici al fine di precisare le responsabilità individuali, l'altra 12anche per spiegare la motivazione del comportamento e dei conflitti umani e per diagnosticarli in relazione a differenti variabili. I giuristi e gli psicologi rappresentano due comunità di studiosi che pur occupandosi di due campi connessi si ispirano presupposte diversi : hanno in comune oggetto ma i presupposti sono diversi, le modalità di approccio sono diversi. Come sono questi rapporti ? che tipo di rapporti sono simmetrici o complementari? se parliamo di rapporti simmetrici parliamo di rapporti in competizione, una collaborazione in cui c'è una corsa, un conflitto per la supremazia, è chiaro che perché ci siano questi rapporti e che questo rapporto sia proficuo, i rapporti non possono essere simmetrici se fossero simmetrici sarebbe una lotta per la supremazia e vedremo le conseguenze di rapporti conflittuali in competizione , perché se i rapporti fossero di questo genere potremmo parlare per un verso di una riduzionismo scientifico, il diritto è succube della scienza e non può essere vero, dall'altra invece si potrebbe parlare di una supremazia del diritto penale, di un utilizzo della scienza psicologica asservita agli scopi del diritto penale e qui si parla addirittura di una psicologizzazione del diritto che crea la propria psicologia giuridica, la propria scienza; i rapporti dunque non possono che essere complementari, di necessaria integrazione, i rapporti complementari implicano una reciproca indipendenza, necessarie complementarità- indipendenza nel rispetto delle reciproche autonomie, quindi rapporti complementari ; ma perché questi rapporti complementari possano realizzarsi è necessario anche un dialogo, un dialogo e quindi la possibilità di comunicare tant'è vero che si parla della necessità di una lingua Franca cioè di una nuova lingua che consenta agli psicologi e ai giuristi di comunicare. Cosa significa rapporti complementari? partiamo sempre dall'idea e dal concetto che l'oggetto di studio della psicologia giuridica è ritagliato dal diritto penale, il diritto penale stabilisce le categorie dogmatiche sulle quali occorre soffermarsi per arrivare alla decisione sulla responsabilità penale, è diritto penale che definisce i fatti, solo quei fatti che sono descritti in una norma incriminatrice, dunque il significato dei concetti giuridici non va ricercato fuori dai confini del diritto (quando parliamo di infermità di mente non possiamo che far riferimento alla disciplina del codice, cioè il punto primo di riferimento è il dato normativo, il testo, ma il diritto deve confrontarsi con la fondatezza empirica dei propri postulati, questo significa dialogare, un diritto che si apre alla verifica e al confronto, un diritto che rinuncia ad una nozione eccessivamente normativizzata di dolo, di contenuti di psichici effettivi, di volontà che si confronta con la scienza empirica per definire il concetto di infermità, lo ha fatto e lo vedremo , la Cassazione a sezioni unite nel 2005 quando ha detto che cosa si deve intendere per infermità di mente di fronte ad una giurisprudenza che era disorientata e in contraddizione e lo ha fatto ma non sulla base di variabili referenti giuridici ma prima di tutto guardando al sapere esperto, confrontandosi con gli sviluppi delle scienze psicologiche- psicopatologiche, una sentenza a sezioni unite del 2005, la sentenza raso, che ci ha dato una definizione importante di infermità di mente, non è stata risolutiva però ho fatto chiarezza. 13Allora cosa significa rapporti complementari? un confronto continuo, il dato empirico e la forma giuridica devono compenetrarsi per una dogmatica giuridica che sia risultato di una stretta collaborazione con le scienze empirico- sociali o comunque extra giuridiche (pensate al problema dell'imputabilità e del concetto di infermità di mente), questa necessità di rapporti complementari ci porta a un assunto metodologico fondamentale: le differenze di metodo e di oggetti non significano necessariamente estraneità , indipendenza non significa 2 saperi strani perché se rimangono estranee non possono dialogare, non si può arrivare ad un'unità che aiuti il diritto penale alla fine sia dal punto di vista astratto normativo nella nell'individuazione dei comportamenti penalmente illeciti, sia dal punto di vista pragmatico applicativo giurisdizionale cioè nell'ambito del processo e dell'accertamento della responsabilità; da tale assunto deriva che non si tratta di una questione di preminenza di metodi o di oggetti di studio ma di definizione delle competenze funzionali differenti in ragione dei diversi ruoli che implicano una coordinazione dialettica fra diritto e realtà sociali per un superamento del dualismo dialettico, del positivismo e dell'idealismo neo kantiano tra essere e dover essere, insomma coordinazione dialettica fra la prospettiva dell'essere del fatto e la prospettiva dei valori del dover essere, il diritto è la prospettiva valoriale del dover essere, la psicologia giuridica , le scienze empiriche sono le scienze dell'essere ,della realtà fattuale; è necessario che ci sia un coordinamento dialettico cioè un confronto in cui ciascuno mantiene la propria autonomia ma con la finalità di omogeneizzare questi saperi diversi e di poter quindi dialogare. E’ una collaborazione che è sentita sempre più necessaria dal punto di vista della giustizia penale e delle garanzie (diritto penale delle garanzie è quel diritto penale che non rinuncia alla verifica empirica delle proprie categorie dogmatiche, esempio del plagio) , una collaborazione che è necessaria e oggi si si sente sempre di più questa esigenza nonostante il relativismo scientifico, oggi si parla sempre di più di prova scientifica, un legislatore che deve costruire le sue categorie dogmatiche nel rispetto di quello che chiamiamo base empirica o vincolo di realtà, e un giudice che deve accertare la responsabilità penale nel rispetto delle regole della scienza, oggi sempre di più si parla di un processo nel quale entra il sapere scientifico, quindi di un processo che si arricchisce della prova scientifica, parlare di prova scientifica significa parlare di un confronto con un sapere diverso che richiede una coordinamento dialettico affinché si possa dialogare, come il giudice approcciarsi al sapere come entra il sapere esperto nel processo? attraverso le perizie, quando parliamo di infermità chi è che decide se il soggetto è infermo di mente? è il perito appunto l'esperto , ecco la perizia è un mezzo probatorio, la perizia psicologica è un sapere esperto e offre una prova scientifica, il giudice sempre più spesso proprio perché ci troviamo in una situazione di relativismo scientifico si confronta con pareri che possono essere fra loro divergenti e questo avviene sempre in materia di infermità di mente, si confronta con un sapere esperto e deve decidere, perché il giudice non può non decidere, perché anche laddove non è in grado di decidere significa che rimane il dubbio e quindi assolve e quindi decide, la presenza di un sapere esperto è una garanzia per l'imputato perché garantisce il rispetto del vincolo di realtà 14e consente quindi di garantire responsabilità penali la solo dove il giudizio e la valutazione l'accertamento è scientificamente affidabile, garantisce previsioni legislative che rispettino il principio di extrema ratio, cioè che rispettino l'esigenza di utilizzare la risposta penale la solo dove è strettamente necessario e quindi con riferimento a situazioni che siano scientificamente verificabili, ma il sapere scientifico aiuta anche a combattere meglio la criminalità , quindi che vuole essere un sistema dell'efficienza contro la criminalità, come combattere la criminalità? attraverso pene molto severe? attraverso un esecuzione della pena che si realizza solo ed esclusivamente con la perdita della libertà? e la rinuncia a qualsiasi forma di trattamento? oppure si combatte meglio la criminalità quando si prevedono alternative alla pena detentiva? e quando si prevede un'esecuzione che offre modelli di trattamento, possibilità di recupero del soggetto attraverso forme di trattamento? Qui la scienza può aiutare, pensare solo al problema dei delinquenti sessuali, alla pedofilia, le violenze sessuali si combattono solo attraverso la penalità e più penalità oppure è importante quando si interviene perché il fatto costituisce reato assicurare in sede di esecuzione (perché si condanna) un intervento mirato sulle caratteristiche della persona, quindi un trattamento che sia mirato al recupero del soggetto come lo ha dimostrato un'esperienza relativamente recente che è stata realizzata al carcere di Bollate dove è stato introdotto un modello trattamentale per i sex offender che ha dato risultati importanti, quello di evitare la recidiva, la ricaduta nel reato. Riferimento a quello che è detto il vincolo di realtà e al significato e al ruolo che ha questo vincolo di realtà con questo concetto noi facciamo riferimento alle esigenza che categorie dogmatiche giuridiche fondamentali abbiano una trasparenza empirica ,abbiano una radice empirica , siano scientificamente affidabili, la affidabilità scientifica di categorie fondamentali svolge una funzione importante, garantista, perché assicura rispetto di principi garantistici fondamentali. A questo proposito vi leggo alcuni passaggi dal manuale di uno studioso dove parla di principio di legalità e vincolo di realtà per il diritto criminale penale, “ il principio formale di legalità implica un vincolo di realtà a tutto campo nella individuazione della materia da regolare “ allora il vincolo di realtà non era rispettato dalla fattispecie sul plagio perché faceva riferimento ad un concetto che scientificamente non era dimostrabile, e come chiarisce questo concetto di vincolo di realtà? e dice “il vincolo ontologico nella costruzione delle fattispecie legali è normativamente ancorato a principi fondamentali del diritto penale che impongono di riconoscere rilevanza ad elementi fattuali, elementi fattuali significa che non si possono costruire le categorie dogmatiche sulla base solo di criteri normativi, astratti, è necessario che ci sia una materialità di questi concetti, il principio di legalità a cui si ricollega la sentenza sul plagio del 1981, il principio di legalità esige l'afferrabilità del tipo di fatto che deve poter essere compiutamente descritto dalla norma, quindi un fatto oggetto di disciplina deve essere afferrabile, un altro principio quello di offensività o dannosità sociale (che deriva dalla definizione del reato come fatto che offende nel senso di ledere o mettere in pericolo un bene giuridico, un interesse fondamentale), il principio di offensività o dannosità sociale esige che il fatto vietato abbia un’ afferrabile dimensione lesiva o pericolosa, dunque dovremmo 15dire se il principio di offensività richiede questa dimensione fattuale, materiale per cui il fatto vietato deve avere un’ afferrabile dimensione lesiva o pericolosa però allora dovremmo domandarci se è possibile prevedere o mantenere fattispecie che descrivono ,incriminano fatti , che sono privi di questa offensività ,di questo dannosità ,di questa dimensione lesiva del fatto ; il principio di personalità della responsabilità , principio di responsabilità come fatto ascrivibile in termini psichici al suo autore ( quindi non solo in termini materiali nel senso che il fatto è in termini fisici materiali riconducibili ad un soggetto ma è necessario che questo fatto sia riconducibile al soggetto anche sotto il profilo psichico , cioè di una partecipazione psichica del dell'autore al fatto quindi una causalità psichica) parliamo di principio della personalità della responsabilità esige la sussistenza di stati psicologici rilevanti ai fini del dolo e della colpa e dell'imputabilità, se verrebbe violato questo principio di personalità della responsabilità penale che poi è il principio di colpevolezza, se si dovesse prevedere e punire comportamenti che sono riferibili ad un soggetto incapace di intendere e di volere, e conclude insomma tutti gli istituti fondamentali del diritto penale sono costruiti in coerenza con vincoli di realtà, richiesti da esigenze normative che sono esigenze di valore; da ciò la necessità per il diritto penale di un affidamento epistemologico (quindi di conoscenza) nel sapere scientifico, perché solo il sapere scientifico assicura il rispetto del vincolo di realtà, il rinvio del diritto al sapere scientifico è implicito nei concetti fondamentali della teoria del reato , e quali sono? Causa, pericolo, pericolo, idoneità, imputabilità sullo sfondo dei vincoli di realtà posti dai principi fondamentali il nesso col sapere scientifico è per il diritto penale un vincolo di razionalità, nel quale si incontrano la dimensione sostanziale (quella della descrizione della fattispecie ) e la dimensione processuale ( quella delle prove), vincolo di realtà è sinonimo di vincolo di razionalità, la scelta del legislatore deve essere una scelta razionale -ragionevole ed è tale quando rispetta il vincolo di realtà ( quante volte la Corte costituzionale interviene dichiarando l'incostituzionalità sulla base di un principio vago che è il principio di ragionevolezza). Le più varie discipline scientifiche possono fornire contributi essenziali per l'applicazione del diritto penale, particolare importanza hanno la medicina legale e la medicina in genere ,la psicologia e la psichiatria; nei casi che presentino una qualche complessità l'amministrazione della giustizia penale non può fare a meno dei periti che forniscano un quadro fedele dello stato complessivo relativamente alle questioni rilevanti per l'accertamento dei fatti, il giudice ha bisogno di comprendere, soprattutto nei casi più problematici, se gli enunciati che vengono proposti trovano comune accettazione nella comunità scientifica e quel è uno degli enunciati ? è imputabile questo soggetto ? non è imputabile perché soffre di un'infermità tale che ha escluso la capacità di intendere e di volere? il concetto di infermità come lo possiamo definire? è univoco? qual è il concetto di infermità comunemente accettato nella comunità scientifica di riferimento? perché se non ci fosse un diffuso consenso sul concetto di infermità allora forse il legislatore penale dovrebbe ripensare alla disciplina dell'articolo 88 e 89 perché è prima di tutto concetto scientifico a meno che non voglia assumersi la responsabilità di offrire e mantenere un concetto ,quello dell' infermità , che privo di base empirica col rischio 16
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