Ugo Grozio
UGO GROZIO
Nasce nel 1583 e muore nel 1645. È olandese, i Paesi Bassi erano una potenza europea (commercio, ricchezza), paese molto liberale (era pieno di marrani). Marrano: ebreo convertito al cattolicesimo che torna alla sua originaria religione (= personaggio infido).
Era il periodo della Compagnia delle Indie, quindi periodo di dominio e centralità dell’Olanda in Europa. Zona ricca, scambio culturale (vicino al mare): libertà di pensiero.
La sua opera principale è De iure belli ac pacis (1625), libro considerato il primo trattato sistematico di diritto internazionale: ci deve essere un diritto che deve essere sempre rispettato, anche in una situazione estrema come la guerra.
“L’uomo è un animale di molto elevato,..”, ha bisogno di una comunità pacifica ed ordinata.
Quindi l’uomo è un animale sociale, ma soprattutto socievole (gli uomini sono amichevolmente portati verso gli altri uomini).
L’uomo ha bisogno di una comunità ordinata nei limiti della ragione (comunità pacifica ed ordinata). Quindi la ragione è lo strumento per rendere una società pacifica ed ordinata.
La natura sociale e razionale dell’uomo è la fonte del diritto naturale.
La conservazione della società è la fonte del diritto propriamente inteso.
Ci sono anche altri animali sociali e socievoli, ma a loro manca la razionalità. Il diritto naturale si fonda su entrambe le cose: non solo sul fatto che gli uomini sono meramente razionali, ma anche sul fatto che sono socievoli.
Grozio enuncia alcune norme di diritto naturale (una ventina): astenersi dalle cose altrui, obbligo di mantenere i patti (pacta sunt servanda), restituzione del rubato, riparazione del danno per colpa,..
Caratteristiche fondamentali delle norme di diritto naturale: eterne ed immutabili.
Il diritto naturale è immutabile: non può essere modificato neppure da Dio → così egli non può cambiare il fatto che 2+2=4, non può nemmeno fare sì che un’azione intrinsecamente ingiusta sia giusta.
Dio quindi è un essere razionale, le leggi della razionalità imbrigliano la stessa divinità. Quindi ciò che importa non è la divinità, ma è la ragione, perché alla razionalità perfino la divinità si piega.
Il diritto naturale esisterebbe anche se ammettessimo che Dio non esiste (distacco fra mondo divino e mondo naturale).
Idea dell’epoca: senza Dio non c’è morale (se non mi punisce quando muoio, perché devo mantenere un certo comportamento?). Gli atei non erano ammessi perché si comportavano male, pensando che nessuno li punirà possono fare di tutto. Quindi un’asserzione come quella di Grozio è coraggiosa per l’epoca.
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Dettagli appunto:
- Autore: Francesca Morandi
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Giurisprudenza
- Corso: Giurisprudenza
- Esame: Filosofia del diritto
- Docente: Prof. Andrea Rossetti
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