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Samuel Pufendorf

SAMUEL PUFENDORF


Nasce nel 1632 e muore nel 1694. È il primo insegnante istituzionale del diritto naturale delle genti.  
Opera principale: Principi di diritto naturale. 
Gli uomini sono sociali ma non socievoli. Sono spinti fondamentalmente dall’istinto di autoconservazione e dall’eliminazione della sofferenza. Per farlo gli uomini si servono delle proprie forze (anche fisiche), ma anche del loro giudizio e della loro volontà. Per conservarsi in vita non basta la forza, ma è necessario anche l’uso della volontà e del giudizio che devono ovviamente essere conformi alla legge naturale. 
Simile ad Hobbes: concezione di uomo che non è buono, ma che è costretto alla socievolezza, a vivere assieme agli altri, solo perché non può farne a meno.
Gli uomini non sono portati alla pace, ma sono indotti alla pace dal diritto. Il buon comportamento degli esseri umani è dettato unicamente dalla paura della pena nella quale si incorre se non ci si comporta bene (quindi se non si seguono le leggi del diritto naturale). La legge naturale non può che essere perfetta, perché posta da Dio (quindi non si può migliorare).
Di per sé la legge naturale non basta, lo Stato politico è l’unico modo attraverso il quale si può creare un contesto nel quale gli esseri umani seguono la legge naturale. 
Affinché il potere segua i suoi effetti si richiedono le forze naturali, ma anche un titolo giuridico, in base al quale il sovrano ha il diritto di comandare gli altri e di fare/non fare e in maniera corrispettiva gli altri hanno il dovere di obbedirgli. Governo e sovrano sono gli strumenti attraverso i quali la legge naturale può esistere.
Diritto positivo: strumento attraverso il quale il diritto di natura posto da Dio può essere seguito dagli uomini e dare vita ad una società ragionevolmente pacifica.

Tratto da FILOSOFIA DEL DIRITTO di Francesca Morandi
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