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Frans De Waall: lo studio dei bonobo e la gregarietà

FRANS DE WAALL: LO STUDIO DEI BONOBO E LA GREGARIETÀ


È un etologo contemporaneo (studia i comportamenti animali). Ha dedicato la sua vita allo studio dei primati. Ha studiato i bonobo. Sono l’unica forma di primati che non esercitano violenza (non litigano mai). Comandano le femmine (femmina Alfa). Mettono al centro delle loro attività l’attività sessuale.
Hanno comportamenti molto simili ai nostri. La domanda che si è posto De Waall: si può parlare di comportamenti legali (o morali) in un gruppo come quello dei bonobo? La domanda non è solo etologicamente rilevante, ma anche filosoficamente.

De Waall vuole studiare il comportamento dei bonobo (e quindi indirettamente quello umano) partendo da un’ipotesi contraria a quella hobbesiana: la nostra specie è obbligatoriamente (evolutivamente) gregaria. Ci siamo evoluti per essere gregari, stare insieme ad altri. L’evoluzione favorisce gli animali che si aiutano tra di loro.
Quindi è contro la “teoria della patina” hobbesiana: stato di natura conflittuale, la ragione arriva e racchiude (in una patina) tutti i comportamenti animaleschi per sottometterli al dominio della ragione.
De Waall critica la “teoria della patina”, il suo tentativo è quello di fondare l’idea del diritto non sull’idea di ragione, ma sull’idea di emozioni.

La teoria di Darwin non dice che è il migliore a prevalere, ma quello che si adatta maggiormente all’ambiente. Gli animali gregari sono i più adatti. Quindi l’evoluzione aiuta gli animali che si aiutano fra di loro.
La teoria darwiniana non è la teoria della sopravvivenza del migliore, ma della sopravvivenza del più adatto (la strategia di sopravvivenza più adatta è l’aiutarsi).

La gregarietà presuppone due tipi di azioni: 
1. Comportamenti cooperativi: tutti vincono insieme, il soddisfacimento è immediato.
2. Comportamenti di reciprocità: c’è uno sfasamento della vittoria, perché una persona aiuta un’altra perché sa che in un futuro momento di bisogno quella persona ricambierà. Il fondamento della reciprocità è la vendetta trasversale (per es. tiro un pugno a Tizio e per vendicarsi lo tira a mia sorella).

Tratto da FILOSOFIA DEL DIRITTO di Francesca Morandi
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