Diritti soggettivi e interessi legittimi del cittadino nei confronti della PA

I cittadini possono vantare nei confronti della P.A. tanto diritti soggettivi quanto interessi legittimi.
Questa distinzione è stata introdotta in connessione con le particolari caratteristiche del nostro sistema giurisdizionale anche se, con le recenti riforme di tutela giurisdizionale, la differenza tra le due posizioni giuridiche soggettive si è molto attenuata.
Si ha diritto soggettivo quando si ha un particolare interesse e qualcuno (relativo), o tutti quanti (assoluto), sono obbligati a tenere nei nostri confronti un comportamento tale che quell’interesse risulti pienamente soddisfatto.
La tutela giudiziaria garantisce direttamente che l’interesse sia soddisfatto.
Si ha interesse legittimo quanto si ha un particolare interesse ma nessuno è obbligato a tenere nei nostri
confronti un comportamento tale che quell’interesse risulti necessariamente soddisfatto, ma tuttavia qualcuno, che è libero di scegliere tra diversi comportamenti potenzialmente soddisfattivi, è comunque tenuto, nello scegliere quale adottare, a rispettare principi e regole che ci diano la possibilità di veder soddisfatto il nostro interesse.
La tutela giudiziaria non garantisce direttamente la soddisfazione dell’interesse, ma garantisce la possibilità che questo avvenga.
Si ha interesse di fatto quando si ha un particolare interesse ma nessuno è obbligato a tenere comportamenti che lo soddisferebbero né a rispettare principi e regole di comportamento che ne rendano possibile la soddisfazione.
La tutela giudiziaria non esiste, in quanto il diritto oggettivo finche non prevede una specifica tutela dell’interesse, trasformandolo così il legittimo, non attribuisce al soggetto che ne è titolare, una posizione giuridica soggettiva meritevole di tutela.