Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Tiresia
Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Tiresia
Un giorno Giove, disinibito dal nettare, intraprese una discussione con Giunone su chi, tra l’uomo e la donna, provasse più piacere. Non riuscendo ad accordarsi - Giunone, infatti, riteneva fosse l’uomo, Giove la donna – decisero di interpellare il pastore Tiresia. Egli era considerato l’unico capace di dare una risposta certa poiché una volta, trovatosi in una foresta, aveva colpito con un bastone due serpenti che si univano, separandoli, e questo aveva causato la sua metamorfosi in donna. Sette anni dopo sì trovò di fronte alla stessa scena e colpendo nuovamente i due serpenti, tornò ad essere uomo. Forte di questa esperienza, interrogato da Giove e Giunone, egli rispose che tra l’uomo e la donna a provare più piacere era senz’altro la donna. Tale risposta causò l’ira di Giunone che per punirlo lo accecò. Giove, per ricompensarlo del danno subito, lo dotò della facoltà di prevedere il futuro.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Valentina Ducceschi
[Visita la sua tesi: "Il Vangelo morto sulla croce - Lettura de L’Anticristo di Friedrich Nietzsche"]
- Università: Università degli Studi di Pisa
- Facoltà: Filosofia
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