Costi del ricorso al debito
I costi del ricorso al debito sono raggruppati in 3 classi:
Costi del dissesto finanziario, dati dal prodotto tra la probabilità di fallimento e i costi del dissesto finanziario. I costi del dissesto finanziario possono essere
Diretti: sorgono quando la società incorre in una procedura concorsuale o in una ristrutturazione stragiudiziale e deve affrontare i costi legali e amministrativi. I costi diretti vengono calcolati ponendoli in rapporto al valore del capitale azionario o dell’attivo aziendale.
Indiretti. Sono di rilevanza e ammontare generalmente superiore ai costi diretti. Essi si manifestano prima che l’azienda affronti le procedure concorsuali o la ristrutturazione stragiudiziale. Sorgono perché rapporti di indebitamento elevati possono compromettere il rapporto con i principali stakeholders:
Il volume dei ricavi diminuisce per la perdita di un certo numero di clienti. Le aziende in tensione finanziaria tendono a ridurre gli investimenti nell’assistenza post-vendita (assistenza e garanzia).
I canali di finanziamento commerciale (fornitori) e finanziario (banche e altri creditori finanziari) tendono a prosciugarsi. Il razionamento del credito penalizza il capitale azionario per diversi motivi: perché in mancanza di un sufficiente autofinanziamento, l’azienda può essere costretta a rinunciare a investimenti in grado di creare valore; perché i fornitori non sono facilmente sostituibili a causa della qualità dei beni e delle materie prime; perché se l’azienda colma il gap finanziario causato dal capitale fornito dalle banche con nuovo capitale azionario rischia di andare incontro alla penalizzazione che il mercato associa al capitale azionario.
Il management e i lavoratori con maggiori competenze tendono ad allontanarsi dalla società appena possibile.
Agli azionisti interessa stimare i costi attesi del dissesto finanziario; non basta dunque conoscere o saper stimare i costi di fallimento; occorre anche stimare la probabilità che essi si realizzino effettivamente. Se definiamo con CFD i costi del financial distress e con π la probabilità di dissesto finanziario, i costi attesi del fallimento sono:
π × CFD
La probabilità di dissesto finanziario = probabilità che i flussi di cassa generati internamente dalla società possano rivelarsi insufficienti a far fronte agli impegni contrattuali nei confronti dei creditori. Essa è funzione:
Del rapporto tra il volume dei flussi di cassa operativi e i flussi di cassa necessari per il servizio del debito (interessi e quota capitale). Naturalmente più elevato è il rapporto, minore è la probabilità di insolvenza.
Della volatilità dei flussi di cassa operativi. La probabilità di fallimento è funzione diretta della volatilità dei flussi di cassa operativi, dato un predeterminato livello dei flussi di cassa previsti per il servizio del debito.
Una modalità diretta per stimare la probabilità di insolvenza è data dall’utilizzo dei dati sull’evidenza storica dei tassi di default (forniti dalle agenzie di rating, da alcune banche di investimento e da centri di ricerca specializzati).
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Dettagli appunto:
- Autore: Alessia Chiovaro
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Economia
- Esame: Finanza aziendale
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