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Price Setting

PRICE SETTING


ORIENTAMENTO AI COSTI
Prezzo = costi di produzione/distribuzione/gestione + mark up
È il metodo più diffuso nel complex system
Un prodotto può essere venduto sottocosto, ma il sottocosto deve essere limitato nel tempo
Vantaggio → il prodotto non viene venduto sottocosto
Svantaggio → trascura l’interdipendenza tra il prezzo e i volumi di vendita; ecco perché a volte il prezzo viene calcolato come prezzo=  (costi variabili)/((1-MC%))

ORIENTAMENTO ALLA CONCORRENZA
Prezzo fotocopia → stesso prezzo del price maker
Vantaggi → non si scatenano guerre di prezzo
Prezzo differenziale → prezzo maggiore/minore del price maker (si possono scatenare guerre di prezzo)
Vantaggi → nel breve termine il consumatore ottiene un vantaggio
Svantaggi → nel lungo termine la guerra di prezzo può costringere l’impresa ad uscire dal mercato + la guerra di prezzo determina una riduzione della qualità per il consumatore

ORIENTAMENTO ALLA DOMANDA
Il prezzo riflette la disponibilità massima a pagare del cliente
Elasticità della domanda =  (∆Q/Q_1)/(∆P/P_1 )
Economic value for the customer (EVC) → si confrontano i costi totali e i benefici del prodotto rispetto a quelli di un prodotto che il cliente potrebbe utilizzare in alternativa o sta già usando
E’ un approccio che ha senso solo per beni durevoli ad utilità ripetuta
EVC = P – R + M + S + G
R = valore residuo del prodotto in uso
M = costi di manutenzione
S = costi di sostituzione
G = costi di gestione

Tratto da ELEMENTI DI MARKETING di Fabio Merenda
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