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Separazione e analisi

Separazione e analisi 

CROMATOGRAFIA SU CARTA


La carta è fibra di cellulosa, estensione tridimensionale del reticolo cristallino della cellulosa: una seriazione di strutture prismatiche, cioè di una serie di prismi cavi uno dietro l’altro al cui interno è contenuta acqua (acqua di imbibizione).
Avviene una ripartizione tra l’acqua contenuta nelle fibre di cellulosa (fase fissa) e il solvente (fase mobile) in ragione della presenza di amminoacidi più o meno polari.
Si ottiene la “carta d’identità” dei peptidi.


La carta viene poi imbevuta di una soluzione contenente un reagente che evidenzi le componenti amminoacidiche: la ninidrina. Dove si forma dell’indicoide, era presente un amminoacido.

FATTORE DI RIPARTIZIONE
La proteina viene digerita, scomponendosi in vari amminoacidi, attraverso la cromatografia vengono separati a seconda della loro polarità (a seconda del fattore di ripartizione); ogni macchia viene separata dalla altre per separare e analizzare le varie componenti amminoacidiche, a seconda dell’intensità della macchia abbiamo un’idea della concentrazione di un amminoacido (1 mol di cromoforo per mole di αC).

CROMATOGRAFIA IN COLONNA


Resina solfonica per scambio cationico (pH basso): tutti amminoacidi in forma cationica.
Resina ammonica per scambio anionico (pH alto), in genere associata a resine cellulose: tutti amminoacidi in forma anionica.

CATENE DI C8-C18:
Vari livelli di polarità: scambi per polarità.
Si tiene conto dell’adsorbimento nella colonna, si favorisce la ripartizione con un’eluizione graduale.

Sono tecniche per un primo studio delle proteine.

Tratto da BIOCHIMICA di Marco Lazzara
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