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Monosaccaridi


ΔG di idrolisi ne permette facilmente l’identificazione. 
Da qualunque carbonile derivino non presentano più le reazioni tipiche di aldeidi e chetoni.
Il comportamento di un monosaccaride deve ridursi a una condensazione tra un gruppo alcolico e il carbonile; trattando i monosaccaridi con un alcol (per eliminazione di H2O) si formano acetali: 1 mol di alcol per mol di monosaccaride.

Viene creato un nuovo centro di asimmetria nella struttura semiacetalica: enantiomeri anomeri.

STRUTTURA DI HAWORTH

          FISHER     HAWORTH
OH     DESTRA     BASSO

L’orientamento viene stabilito grazie al potere rotatorio (quello dell’α-anomero è più alto).

CONFERMA DELLA STRUTTURA SEMIACETALICA
Utilizzando il dimetil solfossido (agente metilante forte) tutti i gruppi alcolici vengono metilati. La successiva degradazione mostra che 5C o 4C non è stato metilato: fa quindi parte di un eterociclo.

STRUTTURA PIRANOSICA E FURANOSICA
Piranosi: maggiore stabilità strutturale, usata nei polimeri omogenei (saccaridici).
Furanosici: più instabili, maggiore reattività metabolica (nella reattività avviene il passaggio da struttura piranosica a furanosica), partecipano ai polimeri eterogenei (alternati ad essi, ripetitivamente ci sono componenti non saccaridiche, ad esempio negli acidi nucleici si inseriscono acidi fosforici).
Configurazione a sedia con gli OH (sostituenti più voluminosi) disposti equatorialmente. A valori minimi di potenziale, la massima stabilità nell’assetto si ha in β; in α OH in 1 e OH in 2 sono eclissati e quindi hanno interazioni che danno ingombro sterico, a ciò si aggiunge l’interazione tra OH in 1 e l’O a ponte, quindi in α l’assetto è meno stabile.
Le forme furanosiche hanno una struttura molto tesa e non si raggiungono ma valori minimi di potenziale confrontabili con quelli delle strutture piranosiche.

Tratto da BIOCHIMICA di Marco Lazzara
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