La fotografia nella seconda metà dell’800
Nella seconda metà dell’Ottocento si apre un dibattito a livello teorico e critico sullo statuto della fotografia, dibattito che coinvolse personaggi celebri, tra cui Charles Baudelaire.
Tra gli anni ’50 e ’60, Baudelaire viene più volte ritratto da alcuni fotografi, tra cui Nadar. Egli assume tuttavia una posizione fortemente polemica nei confronti della fotografia.
→ la fotografia come arte
→ interesse dal punto di vista tecnico
Egli ritiene, quasi in maniera normativa, che le uniche funzioni fotografiche siano:
• Funzione documentaria
• Funzione naturalistica
Il movimento pittorialista
Negli ultimi decenni del XIX secolo, i progressi tecnologici rendono la fotografia sempre più accessibile, contribuendo all’espansione del mercato fotografico e all’emergere di nuove tendenze fotografiche.Nasce in questi anni, grazie soprattutto alla figura di Henry Peach Robinson, il movimento pittorialista, che si definirà in maniera più chiara nei primi decenni del XX secolo.
Scopo del movimento era quello di elevare il mezzo fotografico al pari della pittura o della scultura.
I pittorialisti utilizzavano tecniche e processi che avvicinavano l’immagine fotografica al disegno.
Una delle tecniche più diffuse era la tecnica della stampa combinata, ideata da Hippolyte Bayard.
Stampa combinata → tecnica che permette di rappresentare oggetti su piani diversi correttamente a fuoco e di dividere l’immagine in porzioni separate per l’esecuzione → intervento sul negativo in fase di stampa → permette a correzione di eventuali imperfezioni.
Tra i fotografi che la utilizzarono troviamo Gustav Le Gray, Rejlander e lo stesso Robinson.
Tra il 1856 e il 1859 Le Gray scatta la fotografia "La grande onda", frutto di una stampa all’albumina da due negativi al collodio umido su vetro.
→ un primo negativo esposto per cogliere i particolari della terra
→ un secondo negativo esposto in tempi molto più brevi per registrare il cielo e le nuvole, in quanto a causa dell’iperreattività del violetto dei materiali fotosensibili il cielo sarebbe altrimenti risultato sovraesposto.
I negativi vengono poi coperti da un foglio e una parte della stampa viene tratta dal primo negativo, mentre l’altra dal secondo.
Il caso più celebre è la fotografia di Rejlander intitolata "Le due strade della vita":
• Stampa al carbone da originali all’albumina
• Estremizzazione della stampa combinata → vengono usati 30 negativi diversi, riuniti in modo da ottenere una sorta di collage e poi sovrapposizione di un foglio di carta sensibilizzata in modo che questo combaciasse con ciascun negativo → se il fotografo non fosse ricorso a più negativi avrebbe avuto bisogno di uno studio fotografico più ampio e molti più modelli.
• Compagnia di modelli ambulanti, fotografati a distanza variabile, studiata in base a quella che sarebbe stata la prospettiva da cui li avrebbero guardati gli spettatori.
• Opera allegorica
→ uso del nudo
→ evidente ricorso alla ricostruzione
Altro caso significativo è "La vita che si dilegua", foto scattata da Henry Peach Robinson alla fine degli anni ’50.
• Foto composita che mostra la morte di una giovane ragazza (l’attrice era in realtà in perfetta salute)
• Stampa all’albumina
• 5 negativi
• Foto messa in scena
In questi anni la fotografia viene anche concepita come strumento di scoperta del mondo.
Questa tendenza apre uno sguardo tra la dimensione etnografica, geografica e culturale che permette all’uomo di riflettere sulla propria collocazione nel mondo.
Nella seconda metà dell’Ottocento dunque:
• La fotografia diventa il metro attraverso cui misurare l’esattezza delle rappresentazioni pittoriche.
• La fotografia diventa un mezzo per testimoniare lo scenario che si presentava davanti a chi in particolare compiva viaggi nel vicino Oriente.Nella seconda metà dell’Ottocento dunque
Si potrebbero individuare due filoni: quello degli europei e quello degli americani.
Gli europei → guardano di solito al paesaggio (attraverso le fotografie) scorgendoci i segni dell’architettura e dell’arte che lo hanno plasmato.
Gli americani → nel paesaggio vedono soprattutto la natura.
Continua a leggere:
- Successivo: Caso dei fotografi europei nell'800
- Precedente: Il ritratto
Dettagli appunto:
- Autore: Roberta Carta
- Università: Università degli Studi di Cagliari
- Facoltà: Beni culturali
- Esame: Teoria e Storia della fotografia/e
- Docente: David Bruni
Altri appunti correlati:
- Strategie dell'occhio. Saggi di etnografia visiva
- Ontologia dell'immagine fotografica
- Storia del settore cinematografico. Major, produzione e distribuzione
- "Film" di Schneider e Beckett
- Marshall McLuhan e i media
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.