Ipofisi
L'ipofisi è una ghiandola endocrina localizzata alla base dell’encefalo, col quale è connessa tramite il peduncolo ipofisario. È accolta nella sella turcica dell'osso sfenoide, al di sotto del diaframma della sella della dura madre. L'ipofisi è costituita da due lobi diversi per origine embriologica e struttura: il lobo posteriore (di origine nervosa, o neuroipofisi) ed il lobo anteriore (di origine ghiandolare o adenoipofisi).
La neuroipofisi è di derivazione nervosa in quanto origina come estroflessione verso il basso del pavimento del diencefalo. La neuroipofisi è costituita dal processo infundibolare (parte allargata), o neuroipofisi in senso stretto, dal peduncolo infundibolare e dall'eminenza mediana, prolungamento imbutiforme del tuber cinereum (formazione di sostanza grigia).
L'adenoipofisi invece è di natura ghiandolare in quanto deriva da un diverticolo (tasca del Rathke) della volta della faringe primitiva. L'adenoipofisi circonda anteriormente ed ai lati la neuroipofisi e non è connessa al sistema nervoso centrale. Si divide in pars distalis, pars tuberalis e pars intermedia. Il peduncolo ipofisario rappresenta la porzione soprasellare della ghiandola ed è costituito dall'eminenza mediana, dal peduncolo infundibolare e dalla pars tuberalis.
• Lobo posteriore o neuroipofisi → è di origine nervosa, rappresenta la continuità dell'ipotalamo, quindi è una parte del diencefalo, più precisamente è una parte dell'ipotalamo (ipotalamo è parte del diencefalo); nel lobo posteriore arrivano assoni, i quali partono da due raggruppamenti di cellule, cioè due nuclei, ovvero il nucleo sovraottico e il nucleo paraventricolare; in essi sono prodotti due ormoni (entrambi i nuclei producono entrambi gli ormoni): adiuretina (ADH) o vasopressina e ossitocina. L'adiuretina fa fare meno pipì e fa aumentare la pressione. L'ossitocina serve per far contrarre l'utero durante il parto, ma non solo, infatti è un ormone particolarmente potente per regolare l'empatia tra soggetti. [È stato fatto uno studio: a due gruppi si è somministrata ossitocina spray, poi alla singola persone si sono chiesti dei soldi, un certo numero di persone davano i 20 euro, gli altri poco; in un altro studio si chiedevano i 20 euro "a progetto" (es. per la benzina), quindi mentre prima si è fatto accesso solo all'aspetto emotivo (sistema limbico), in questo secondo studio entra in gioco anche la corteccia prefrontale (l'ultima che matura) che consente di prendere decisioni di tipo strategico.] La neuroipofisi è formata da fibre nervose mieliniche e da pituiciti. Le fibre nervose sono gli assoni di neuroni dei nuclei sovraottico e paraventricolare dell'ipotalamo. Queste fibre nervose formano il fascio ipotalamo-ipofisario e terminano nell'infundibolo, in rapporto con il plesso capillare presente a questo livello. I nuclei sovraottico e paraventricolare producono due ormoni: l'ossitocina e la vasopressina (o adiuretina).
L'azione principale dell'ossitocina è la stimolazione della muscolatura liscia dell'utero, particolarmente nel travaglio e nel parto; è anche coinvolta nella capacità di empatia e di comprensione dello stato d'animo altrui e nel bonding (cioè il processo di formazione del legame tra i genitori e il loro bambino). La principale azione della vasopressina è quella di favorire il riassorbimento di acqua a livello dei tubuli renali, in corrispondenza del tubulo contorto distale e del tubulo collettore; la vasopressina è in grado di provocare vasocostrizione e aumento dei valori della pressione arteriosa. L'ossitocina e la vasopressina vengono trasportati fino alla neuroipofisi per via assoplasmatica legati a proteine "carriers" chiamate neurofisine. La neuroipofisi rappresenta la sede di accumulo e di liberazione in circolo degli ormoni stessi e non la sede della loro produzione. I pituiciti sono cellule tipiche della neuroipofisi che non hanno funzione secretoria, ma vengono considerati elementi gliali.
• Lobo anteriore o adenoipofisi → è di origine ghiandolare; è un gruppetto di cellule che si staccano dalla volta della faringe durante lo sviluppo e migrano. L'attività endocrina dell'adenoipofisi è controllata dall’ipotalamo tramite dei veri e propri ormoni detti fattori di rilascio ("releasing factors" RH) o fattori inibitori del rilascio ("release-inhibiting factors" IH).
Questi fattori vengono sintetizzati per ciascun ormone adenoipofisario da particolari nuclei ipotalamici e sono trasportati per via asso-plasmatica fino all'eminenza mediana, dove vengono infine rilasciati nel letto capillare infundibolare. I capillari infundibolari derivano da arterie ipofisarie (ramificazioni dell'arteria carotide interna) e confluiscono in vene che, a loro volta, si capillarizzano nuovamente a livello dell'adenoipofisi. Si viene così a formare un vero e proprio sistema portale, cioè una rete vascolare caratterizzata da due capillarizzazioni poste in serie tra loro, che nel caso dell’ipofisi viene detto sistema portale ipotalamo-ipofisario. Tramite tale sistema portale l’ipotalamo, con i suoi fattori di regolazione, può controllare la secrezione ormonale dell'adenoipofisi. Peraltro, l'ipotalamo è in grado di rilevare i livelli ematici degli ormoni prodotti non soltanto dall’adenoipofisi (controllo a feed-back breve), ma anche di quelli secreti dalle ghiandole endocrine bersaglio dell'adenoipofisi stessa (controllo a feed-back lungo).
Questi fattori vengono sintetizzati per ciascun ormone adenoipofisario da particolari nuclei ipotalamici e sono trasportati per via asso-plasmatica fino all'eminenza mediana, dove vengono infine rilasciati nel letto capillare infundibolare. I capillari infundibolari derivano da arterie ipofisarie (ramificazioni dell'arteria carotide interna) e confluiscono in vene che, a loro volta, si capillarizzano nuovamente a livello dell'adenoipofisi. Si viene così a formare un vero e proprio sistema portale, cioè una rete vascolare caratterizzata da due capillarizzazioni poste in serie tra loro, che nel caso dell’ipofisi viene detto sistema portale ipotalamo-ipofisario. Tramite tale sistema portale l’ipotalamo, con i suoi fattori di regolazione, può controllare la secrezione ormonale dell'adenoipofisi. Peraltro, l'ipotalamo è in grado di rilevare i livelli ematici degli ormoni prodotti non soltanto dall’adenoipofisi (controllo a feed-back breve), ma anche di quelli secreti dalle ghiandole endocrine bersaglio dell'adenoipofisi stessa (controllo a feed-back lungo).
Gli ormoni che secerne sono:
‣ GH o STH (ormone della crescita o somatotropo) → il bersaglio sono le cartilagini di accrescimento, i muscoli, ecc. Se vi è un deficit durante lo sviluppo ci sarà un deficit nella crescita del bambino; se non curato, si arriva al nanismo ipofisario (persona molto piccola ma proporzionata, a differenza del nanismo acondroplasico in cui manca lo sviluppo delle cartilagini); invece, se durante lo sviluppo vi è un eccesso di GH si può andare incontro a gigantismo; se l'eccesso di GH avviene nell'adulto si presenta il fenomeno dell'acromegalia (accrescimento di mani, mandibola, ecc.)
‣ PRL (prolattina) → ormone essenziale per l'allattamento
‣ FSH e LH (ormone follicolo-stimolante e luteinizzante, detti anche gonadotropine ipofisarie) → agiscono sia sulle gonadi maschili che su quelle femminili
‣ ACTH (ormone adenocorticotropo) → controlla il trofismo e l'attività ormonale della corteccia surrenale
‣ MSH (ormone melanocita-stimolante) → è prodotto dalla "pars tuberalis" e la "pars intermedia" dell'adenoipofisi; controlla la produzione di melanina da parte dei melanociti
‣ TSH (tireostimolante) → il bersaglio è la tiroide
‣ GH o STH (ormone della crescita o somatotropo) → il bersaglio sono le cartilagini di accrescimento, i muscoli, ecc. Se vi è un deficit durante lo sviluppo ci sarà un deficit nella crescita del bambino; se non curato, si arriva al nanismo ipofisario (persona molto piccola ma proporzionata, a differenza del nanismo acondroplasico in cui manca lo sviluppo delle cartilagini); invece, se durante lo sviluppo vi è un eccesso di GH si può andare incontro a gigantismo; se l'eccesso di GH avviene nell'adulto si presenta il fenomeno dell'acromegalia (accrescimento di mani, mandibola, ecc.)
‣ PRL (prolattina) → ormone essenziale per l'allattamento
‣ FSH e LH (ormone follicolo-stimolante e luteinizzante, detti anche gonadotropine ipofisarie) → agiscono sia sulle gonadi maschili che su quelle femminili
‣ ACTH (ormone adenocorticotropo) → controlla il trofismo e l'attività ormonale della corteccia surrenale
‣ MSH (ormone melanocita-stimolante) → è prodotto dalla "pars tuberalis" e la "pars intermedia" dell'adenoipofisi; controlla la produzione di melanina da parte dei melanociti
‣ TSH (tireostimolante) → il bersaglio è la tiroide
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Dettagli appunto:
- Autore: Andrea Panepinto
- Università: Università degli Studi di Pisa
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Logopedia
- Esame: Anatomia
- Docente: Ruffoli
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