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Ghiandole salivari


Le g. s. maggiori sono tre per lato (o tre ghiandole pari):
1. ghiandola parotide → si trova nella "loggia parotidea" del collo, uno spazio situato dietro il ramo della mandibola, al davanti del muscolo sternocleidomastoideo e al di sotto del meato acustico esterno, nonché lateralmente allo spazio laterofaringeo; il suo condotto escretore attraversa il muscolo buccinatore e si apre nel vestibolo della bocca all'altezza del secondo dente molare superiore; all'interno della loggia parotidea decorrono, per breve tratto, l'arteria carotide esterna, la vena giugulare esterna e il nervo facciale, che qui si divide nei suoi rami terminali.

La loggia parotidea è un insieme di strutture che formano quasi un guscio intorno alla parotide per contenerla; questa loggia si trova in contatto con la cute nella sua parte più esterna, mentre in quella più interna entra in contatto con la faringe; al di sopra prende contatti con la parte più bassa dell'osso temporale. È attraversata, inoltre, dalla giugulare esterna e dalla carotide esterna; invece la giugulare interna e la carotide interna passano al davanti dell'apice della loggia parotidea, quindi non attraversano la parotide poiché all'apice la loggia si stringe, quindi le due strutture possono passarci davanti. Poi abbiamo il nervo faciale che fuoriesce dal temporale e con le sue ramificazioni passa attraverso la parotide per andare a innervare diversi muscoli della faccia, infatti in operazioni in cui viene tolta la parotide dobbiamo stare molto attenti ai nervi altrimenti una parte della faccia rimane paralizzata. Infine, all'apice della loggia, quasi in contatto con essa, è presente il ganglio cervicale superiore, il ganglio più alto tra tutti quelli della catena dell'ortosimpatico

2. sottolinguale → è situata nel pavimento della bocca, al di sotto della mucosa del solco sottolinguale. È la più piccola; sbocca lateralmente al frenulo linguale con un dotto maggiore e altri condottini che drenano lobuli ghiandolari indipendenti.

3. sottomandibolare
→ è situata a livello del pavimento della bocca, sulla superficie esterna e vicino all'angolo della mandibola. È più piccola della parotide. Il suo condotto escretore sbocca nel vestibolo della bocca ai lati del frenulo linguale.

Sono ghiandole esocrine, cioè riversano il loro secreto all'esterno o in cavità comunicanti con l'esterno.


La ghiandola parotide è una ghiandola acinosa composta a secrezione sierosa pura; la sottomandibolare e la sottolinguale sono invece ghiandole tubuloacinose composte a secrezione mista, prevalentemente sierosa nel caso della sottomandibolare, prevalentemente mucosa nel caso della sottolinguale. Esternamente agli adenomeri si riconoscono cellule mioepiteliali di forma stellata con capacità contrattili, che contribuiscono a espellere la saliva attraverso i dotti escretori.
Noi produciamo circa 2 litri di saliva nelle 24 h.

La saliva è ricca di importanti enzimi, fra cui si ricorda la ptialina, un'amilasi che contribuisce alla digestione dell'amido in carboidrati semplici, nonché di immunoglobuline del tipo delle IgA e di numerose altre sostanze fra cui il lisozima e la mucina. Tra le funzioni della saliva, oltre a quelle di mantenere umida la parete buccale, contribuire alla formazione del bolo e dare inizio alla digestione, vi è anche quella di solubilizzare le molecole dei cibi e renderle così atte a stimolare i calici, o bottoni, gustativi delle papille linguali.

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Lo sbocco di queste ghiandole, per quanto riguarda la parotide lo troviamo sulla mucosa della guancia all'altezza del secondo molare posteriore, il cosiddetto DOTTO DI STENONE, quindi sbocca nel vestibolo della bocca (tra l'arcata dentaria e la mucosa), mentre la sottolinguale e la sottomandibolare sul pavimento del cavo orale (sotto la lingua troviamo un piccolo setto fibroso cioè il frenulo, alla base del frenulo vediamo il pavimento che si riempie progressivamente di saliva).

Se guardiamo da sotto la parete inferiore della lingua, vediamo che la mucosa è estremamente sottile, con vasi sottili, questo è un utilissimo punto di accesso per l'assorbimento veloce dei farmaci: è la via sublinguale (così come la via rettale).

Tratto da ANATOMIA di Andrea Panepinto
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