Risposte quantitative agli interventi agronomici
Per la valutazione delle risposte quantitative agli interventi agronomici, il parametro più frequentemente usato è senza dubbio la produzione areica o resa di PAU. In generale, a seconda che si voglia esprimere l’influenza di uno solo o di più fattori della produzione, la relazione può essere così espressa:
y = f (xa) xi≠a y = f (xa, xb, ..., xn ) xi≠a,b, ..., n
dove y è la resa; xa… xn sono fattori che possono variare in maniera continua e xi rappresenta ogni altro fattore della produzione, considerato costante ai fini della validità delle relazioni. I grafici sotto riportati rappresentano 3 modelli che si ispirano, rispettivamente, alla proporzionalità diretta fra dose del fattore e resa; alla legge della produttività decrescente (ammettono che esista una dose tecnica ottimale oltre la quale si ha prima un azzeramento della produttività marginale e poi un decremento della resa); e alle interazioni e altri rappresentano il comportamento dell’intero sistema produttivo.
Relazione tra dose di un determinato fattore della produzione e resa
Questo modello riferisce un andamento comune, nel quale si possono riconoscere i tratti fondamentali della legge d’azione di ciascun fattore produttivo: a (dose insuff per sollecitare una minima risposta es: T<Tmin veg), b(produttività marginale crescente con disponibilità del fattore limitata), c(produttività decrescente), d(produttività marginale nulla), e(abbassamento della resa).
Esiste interazione tra due fattori A e B, quando l’effetto di B cambia a seconda del livello di A: esiste quindi interazione tra N e P quando l’effetto di P cambia in funzione della disponibilità di N (può essere superiore in terreno ricco di N: interazione positiva; oppure può essere superiore in terreno povero di N: interazione negativa). Analizzando una pianta troviamo 16 elementi nei tessuti. H, O, C sono in concentrazioni maggiori (O e H costituiscono il 90% dei tessuti) rispetto a N,K,Ca,Mg,P e S (dal suolo), e non si apportano con la concimazione ma si trovano nell’aria e nell’acqua. Alcuni elementi si trovano in quantità inferiori o perché poco mobili o perché non disponibili.
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Dettagli appunto:
- Autore: Denis Squizzato
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Agraria
- Corso: Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali
- Esame: Uso agronomico dei reflui zootecnici
- Docente: Francesco Morari
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