Detersione: tensoattivi
Per rimuovere lo sporco occorre fornire energia al sistema e tale energia può essere di tipo: fisico (meccanico), chimico, termico (calore); si consiglia di impiegare un mix dei tre tipi.
Generalmente un detergente è formato da: tensioattivi (10-15 %) e prodotti complementari.
TENSIOATTIVI
Aumentano il potere bagnante dell’acqua (cioè la capacità di penetrazione del detergente nei punti altrimenti difficilmente accessibili e all’interno delle particelle di sudiciume) in modo da rimuovere le particelle dalla superficie e portarle in sospensione. Essi sono composti da una parte idrofoba (che si lega allo sporco organico ma non all’acqua) e da una parte idrofila (che si lega all’acqua ma non allo sporco organico) facendo così passare le micelle nel solvente (solubilizzazione). I tensioattivi hanno diverse azioni : azione bagnante = il solido sospeso è fortemente bagnato; azione emulsionante = le sostanze grasse non solubili sono emulsionate azione detergente = diminuisce la tensione; superficiale e la pellicola di sporco è disaggregata in micelle.
Sono classificati in:
• Anionici (sodio dodecilsolfato, sodio dodecilbenzensolfonato, ...) sono così chiamati perchè in soluzione acquosa possiedono carica elettrica negativa. Sono i piùschiumogeni e vengono pertanto impiegati solo nel lavaggio manuale, non sonocompatibili con tensioattivi cationici mentre lo sono con quelli non ionici. Tra i carbossilici anionici sono da situarsi i saponi. Basse concentrazioni di sapone già modificano la superficie batterica e quindi la permeabilità, aumentando di conseguenza la penetrazione dei disinfettanti (ad esempio dei fenoli). Gli anionici sono gli unici a poter essere impiegati in associazione ai disinfettanti fenolici.
• Non ionici (eteri poliglicolici, esteri poliglicolici, ammine e ammidi poliglicoliche, ...) sono così chiamati perché in soluzione acquosa non possiedono cariche elettriche. Hanno alto potere detergente e basso potere schiumogeno, sono poco influenzati dalla durezza dell’acqua, possono essere usati con tensioattivi anionici o con prodotti cloroattivi. In questo gruppo sono da menzionare anche i polisorbati (tweens).
• Cationici (ammine e ammidi, sali di ammonio quaternario, sali di basi eterocicliche azotate, sali di basi non azotate) sono così chiamati perché in soluzione acquosa possiedono carica elettrica positiva. Hanno alto potere schiumogeno. I composti quaternari (ma anche gli anfoteri) sono inattivati dai tensioattivi anionici. I composti dell'ammonio quaternario hanno anche interessanti azioni antimicrobiche e pertanto saranno trattati nel capitolo dei disinfettanti.
• Anfoteri sono così chiamati perché in soluzione acquosa possiedono carica elettrica positiva o negativa in funzione del pH, derivano dai tensioattivi cationici di cui possiedono il potere schiumogeno e, legati a etilamminoetilglicina, glutaraldeide o a sali quaternari, trovano impiego come disinfettanti (es. TEGO).
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Dettagli appunto:
- Autore: Denis Squizzato
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Agraria
- Corso: Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali
- Esame: Principi di igiene e sanità degli alimenti di origine animale
- Docente: Alberghini
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