Il corso approfondirà alcuni argomenti relativi alla metodologia della ricerca con riferimento alla recente letteratura psicologica.
Verranno inoltre discussi i criteri stabiliti dalla American Psychological Association per la redazione di una relazione scritta su una ricerca empirica.
Metodologia della Ricerca in Psicologia
di Giulia Coltelli
Il corso approfondirà alcuni argomenti relativi alla metodologia della ricerca con
riferimento alla recente letteratura psicologica.
Verranno inoltre discussi i criteri stabiliti dalla American Psychological
Association per la redazione di una relazione scritta su una ricerca empirica.
Università: Università degli Studi di Firenze
Facoltà: Psicologia
Corso: Psicologia
Esame: Scienze e Tecniche Psicologiche
Docente: Primi1. Il Concetto di Scienza
Scienza = verità garantisce la propria validità perché dimostra le proprie affermazioni
Oggi si considera tramontato l'ideale classico di scienza come sistema compiuto di verità necessarie o per
dimostrazione o per evidenza.
Metodo induttivo non può essere generalizzato, perché per arrivare alla teoria parte dall'osservazione -> il
metodo deduttivo invece parte da premesse vere e arriva al particolare (conclusione vera).
Concezione descrittiva di scienza osservazione dei fatti e l'induzione a partire da essi
Carattere attivo e operativo della scienza (le leggi scientifiche preesistono nella natura razionale) che
permette all'uomo di agire sulla natura e dominarla mediante la previsione di fatti resa possibile dalle leggi.
Positivismo logico -> ‘900 -> inclinazione positiva, fiducia nel progresso reso possibile dall'avanzamento
della scienza attraverso dati sensoriali, il sapere scientifico si basa sulle osservazioni oggettive dai fenomeni
regolari, si ricavano leggi che sono alla base di teorie che permettono a loro volta di formulare ipotesi
CRITICHE: non esiste un'osservazione pura (Einstein e la fisica subatomica)
Epistemologia genetica (Piaget) disciplina che intende spiegare i processi cognitivi ricostruendo le fasi del
loro sviluppo dall'infanzia al mondo adulto.
Giulia Coltelli Sezione Appunti
Metodologia della Ricerca in Psicologia 2. La concezione "autocorreggibile" di scienza
Autocorreggibilità = abbandona ogni pretesa di garanzia assoluta, apre nuove prospettive allo studio
analitico degli strumenti di indagine di cui le scienze dispongono.
Popper: una proposizione generale non può essere confermata empiricamente, ma falsificata o confutata -> è
falsificabile perché permette delle previsioni precise che possono essere smentite dai dati sperimentali -> la
ricerca scientifica inizia dai problemi, non dalle osservazioni problema = contraddizione tra due teorie o tra
una teoria e un fatto.
Kuhn: pur avendo punti in comune con Popper, egli basa la scienza sui concetti di "paradigma" (conquista
scientifica universalmente riconosciute), "scienza straordinaria" (avere la mente aperta a superare il
vecchio paradigma), "anomalie" (enigma non risolto), "rivoluzione scientifica" (per soppiantare il vecchio)
incommensurabilità dei paradigmi, anomalie e rivoluzioni:
L'epistemologia irrazionale ed anarchica senza regole, paradigmi da seguire -> lo scienziato lavora meglio -
> la metodologia deve essere una teoria della critica e dell'errore.
Atteggiamento che privilegia il metodo: propone una concezione di scienza astorica e assoluta criterio di
base del sapere scientifico = l'empirismo
Atteggiamento che valorizza la dimensione storica della scienza: non considera il sapere scientifico come un
unico corpus immutabile.
Da questi si ricava l'insegnamento di una necessaria complementarietà tra i due atteggiamenti limite: il
metodo è fondamentale nell'indagine scientifica, ma non è statico.
Giulia Coltelli Sezione Appunti
Metodologia della Ricerca in Psicologia 3. La proposta del Realismo Critico
Il realismo critico condivide con Popper e Kuhn l'opinione che non si può assolutamente accettare quella
epistemologia che vede le proposizioni scientifiche fondate sui fatti; lo scienziato può essere sempre in
errore, perché le teorie scientifiche sono costitutive del mondo conosciuto ma non del mondo reale; secondo
il realismo critico sia il mondo che la scienza sono stratificati, costituiti da un complesso di strutture e di
composti complessi; gli eventi sono il risultato del concorso di processi causali che hanno luogo nei sistemi
aperti.
Il realismo critico ha poi evidenziato che l'uomo come oggetto di studio, è differente dagli oggetti di studio
delle scienze naturali l'uomo agisce per osservanza di regole, siamo più complicati, non possiamo esser
spiegati con un'affermazione contenuta in una semplice legge.
Le ricerche psicologiche tendono a risolvere sia problemi teorici (danno luogo alla "ricerca di base") che
pratici (danno luogo alla "ricerca applicata").
- La ricerca di base, detta anche fondamentale o pura ha lo scopo di aumentare le conoscenze teoriche su
un dato argomento, le quali in seguito possono dimostrarsi utili in molte applicazioni
- La ricerca applicata nasce invece da problemi concreti, che richiedono soluzioni pratiche
Sia nel primo che nel secondo caso il processo di ricerca è identico le fasi di questo processo sono:
1. IDENTIFICAZIONE DEL PROBLEMA DI RICERCA
La ricerca scientifica non inizia dalle osservazioni, ma dai problemi = contraddizioni tra asserti o tra una
teoria ed un fatto -> senza problema non si può fare nessuna ricerca, la difficoltà sta nel porre dei problemi
rilevanti -> questi scaturiscono da qualsiasi fonte e in ogni momento le fonti dei problemi sono
numerosissimi:
• Interessi personali del ricercatore -> interessi che lo stimolano nel lavoro di ricerca possono essere studi
sull'emozione, memoria, creatività, spesso gli interessi dei ricercatori si sono focalizzati sullo studio
intensivo dei casi singoli.
• Fatti paradossali e fortuna anche gli eventi paradossali possono suscitare motivi problematici per la ricerca
psicologica -> pure il caso o la fortuna possono porre un problema rilevante, si parla allora di serendipità (
scoprire cose che non si stavano cercando)
• Tentativi di risolvere problemi pratici, per es.: come aiutare un giovane a smettere di drogarsi? Qual è la
tecnica più efficace per guarire i bambini autistici?
• Le teorie e risultati delle ricerche teorie e risultati di ricerche già eseguite possono far sorgere nuove
problematiche: in maniera euristica, quando un teoria genera un enorme interesse; e in maniera
Giulia Coltelli Sezione Appunti
Metodologia della Ricerca in Psicologia sistematica, quando la teoria o le ricerche fanno affermazioni esplicite e direttamente verificabili
• Strumenti di identificazione dei problemi studiosi che ricavano problemi da comunicazioni fatte nei
convegni, dalle discussioni con altri colleghi, le ricerche pubblicate nelle riviste di psicologia o, adesso, su
internet sono la fonte maggiore di nuove idee
Domande di ricerca, ipotesi di ricerca, ipotesi statistiche -> le domande di ricerca focalizzano l'attenzione
del ricercatore su alcuni aspetti e lo distolgono da altri
L'ipotesi di ricerca è un'ipotesi che il ricercatore intende verificare sulle relazioni esistenti tra le variabili
l'ipotesi di ricerca deve essere operazionalizzata, verificabile empiricamente l'ipotesi di ricerca dà luogo a
due ipotesi statistiche (Ho e H1) le due ipotesi si escludono a vicenda
2. FASE DELLA PIANIFICAZIONE DEL DISEGNO DI RICERCA
Scelte dell'oggetto da osservare, delle condizioni in cui condurre le osservazioni, degli strumenti di misura,
dei metodi più appropriati per codificare i dati, dei test statistici per le analisi scelta dei soggetti da
sottoporre alle prove
3. FASE DELLE OSSERVAZIONI O RACCOLTA DATI
Il ricercatore mette in atto le procedure stabilite precedentemente e raccoglie i dati che saranno oggetto di
studio delle tappe successive
• Osservazioni empiriche costituiscono i fatti della ricerca
• Misurazione e scale di misura delle variabili
Secondo la teoria della misurazione di Stevens elaborata nel 1946 la misurazione è l'associazione tra una
categoria e oggetti, eventi o individui in base a regole di corrispondenza
Realtà costituita da ciò che viene misurato, l'insieme delle categorie con caratteristiche che si applicano a
quella realtà per eseguire la misurazione, e le regole di corrispondenza
Caso (Soggetto) = ciò a cui si applica la misurazione
Variabile = qualsiasi caratteristica (fisica o psichica) del soggetto che può assumere valori diversi in un dato
intervallo e che varia da individuo a individuo
Ciascuna variabile è formata da un insieme di categorie che esprimono l'ambito di variazione della variabile
stessa e che vengono detti livelli o modalità
Stevens distinse 4 categorie di variabili sulla base della scala utilizzata, cioè sulla base delle relazioni
intercorrenti tra i livelli di variazione di una variabile:
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Metodologia della Ricerca in Psicologia
• Nominale quando i livelli sono costruiti da categorie discrete che non possono essere ordinate in alcun
modo
• Ordinale quando i livelli sono diversi ma ordinati in modo che uno venga prima dell'altro e non hanno
valore numerico
• A intervalli equivalenti se i livelli della variabile possono essere anche numerati, cosicchè ciascun livello
corrisponde ad un numero gli intervalli devono essere costanti lo "zero" non indica un'assenza reale di una
caratteristica, ma un punto arbitrario nel continuum nell'intensità con cui tale caratteristica si può
manifestare
• A rapporti equivalenti quando, oltre ad avere diversità, ordine ed equivalenza dell'intervallo, la variabile
contiene uno zero che indica, nella scala, la vera assenza di quantità misurata.
Le prime due variabili sono dette qualitative, le altre due quantitative o metriche.
Ogni livello incorpora le proprietà di quello precedente
- Una misurazione con una scala qualitativa produce una classificazione e una possibile successiva
frequenza
- Una variabile su scala quantitativa produce anche un punteggio, che esprime spesso l'intensità di un
fenomeno
Criteri di suddivisione delle variabili:
• Livello di precisione nella misurazione: vengono distinte due variabili
continua -> che può assumere i valori di tutti i numeri reali;
discreta -> che può assumere solo un numero finito di valori, solitamente non frazionari, all'interno del suo
ambito di variazione o tra due dei sui punti qualunque
• Distinzione tra variabile dipendente e variabile indipendente (relative al ruolo che hanno all'interno
dell'esperimento) e, all'interno delle indipendenti, c'è la distinzione tra manipolate e non manipolate:
Variabile indipendente -> stimoli o eventi che si sospetta causino variazioni su altri eventi
Variabile dipendente -> variazioni di determinati comportamenti che si suppone dipendano dalle modifiche
delle variabili indipendenti
Variabile indipendente manipolata -> controllata e modificata dallo sperimentatore
Variabile indipendente non manipolata -> non è possibile controllarle a piacere, spesso esistono in natura
Ricerche ad alta costrizione: alto controllo di tutte le variabili
Ricerche correlazionali: non è possibile fare assunzioni sulla relazione causale tra le variabili
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• Ruolo che possono avere nel confondere una relazione tra una variabile indipendente e una dipendente:
Counfonding che induce confusione, variabile confondente minaccia la validità interna: mette in discussione
l'esistenza del nesso causale individuato
Counfonded che viene confusa minaccia la validità di costrutto: si mette in discussione la validità della
spiegazione dell'esistenza dell'effetto
L'effetto di disturbo quindi può essere di due tipi:
1. Variabile confondente non controllata che covaria con la variabile indipendente ma è estranea ad essa
(var indip: appartenenza politica; var: età)
2. Variabile confusa non controllata che covaria con la variabile indipendente ed è intrinsecamente
associata ad essa o alla sua operazionalizzazione
• Errore che si compie durante la misurazione e che le dividono in variabili che inducono errori causali e
variabili che inducono errori sistematici
• Possibilità di osservare direttamente la variabile (var manifesta) o il doverne ipotizzare l'esistenza per
spiegare le var manifeste (var latente)
4. FASE DELL'ANALISI DEI DATI
Trasformazione dei dati empirici in dati numerici in ordine
Utilizzo di test statistici per prendere decisioni e verificare ipotesi
5. FASE DELL'INTERPRETAZIONE
Dopo aver analizzato statisticamente i dati, il compito del ricercatore è quello di interpretarli deve verificare
se i risultati danno una risposta all'ipotesi di ricerca e se tale risposta contribuisce ad approfondire la
conoscenza del problema
6. FASE DELLA COMUNICAZIONE
La divulgazione dei dati scientifici avviene attraverso 3 canali: comunicazioni orali nei convegni, articoli
delle riviste scientifiche, e i libri
La ripetizione delle ricerche è importante perché costituisce un metodo di controllo
Una ricerca è caratterizzata da un filo conduttore che va dalle domande irrisolte alla loro soluzione (o
tentativi) la pubblicazione di una ricerca su una rivista internazionale -> può avvenire tramite diverse fasi: i
referees (arbitri) giudicano l'articolo accettazione con priorità, accettazione, accettazione condizionata a
modifiche lievi, accettazione condizionata a correzioni sostanziali, rifiuto con proposta di rinviare
un'eventuale nuova versione a referees diversi.
La struttura di una pubblicazione di ricerca in una rivista scientifica è formata da 7 parti:
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