Approfondimento sulla vita di Garibaldi, in particolare in merito all'esperienza vissuta nello Stato brasiliano del Rio Grande do Sul,dove partecipò alla guerra di indipendenza detta guerra dei farrapos.
Il mito di Garibaldi nel Rio Grande do Sul
di Isabella Baricchi
Approfondimento sulla vita di Garibaldi, in particolare in merito all'esperienza
vissuta nello Stato brasiliano del Rio Grande do Sul,dove partecipò alla guerra
di indipendenza detta guerra dei farrapos.
Università: Università degli Studi di Bologna
Facoltà: Lettere e Filosofia
Corso: Storia
Esame: Linguaggi della Storia
Docente: Ivo Mattozzi1. Garibaldi in America Latina
In clima di centocinquantesimo anniversario, come non dedicare un approfondimento alla figura di
Garibaldi? Personaggio chiave del Risorgimento, è nel nostro immaginario collettivo l'uomo-simbolo
dell'Unità nazionale. Invece di parlare delle imprese italiane, qui approfondiremo però una fase meno nota
della vita di Garibaldi, ovvero quella trascorsa in America Latina e in particolare nello stato brasiliano
(allora provincia) del Rio Grande do Sul, dove partecipò alla guerra d'indipendenza detta guerra dei
farrapos.
Molti storici si sono già interessati a questo tema perché vedono in questa fase giovanile una tappa
fondamentale nella formazione della personalità del generale e nell'acquisizione di una tattica di guerriglia,
basata sul movimento e sugli attacchi a sorpresa, poi utilizzata con successo nelle campagne d'Italia.
A noi, invece, l'argomento suscita altri interrogativi, ovvero: perché, nonostante le sue imprese brasiliane
siano state tutt'altro che vittoriose, e nonostante un'uscita di scena in medias res, con tanto di amnistia
chiesta all'Imperatore prima della fine della guerra, nel Rio Grande Garibaldi è considerato uno dei padri
fondatori della patria? Perché la comunità di questo stato brasiliano ha alimentato il culto dell'eroe italiano,
dedicandogli monumenti e musei, intitolandogli strade e città? E come si intreccia il mito brasiliano con
quello europeo?
Prima di avventurarci nelle spiegazioni, è necessario un excursus sui motivi che portarono Garibaldi in
Brasile e sugli episodi principali di cui egli fu protagonista nel Rio Grande. Per questa ricostruzione storica è
stato scelto come testo di riferimento quella che è considerata una delle opere più autorevoli su Garibaldi,
ovvero il contributo di Alfonso Scirocco: Garibaldi. Battaglie, amori, ideali di un cittadino del mondo.
Isabella Baricchi Sezione Appunti
Il mito di Garibaldi nel Rio Grande do Sul 2. Il mare come vocazione e gli incontri fatali di Garibaldi
Sebbene l'immaginario popolare lo voglia cavaliere, Garibaldi fu innanzitutto uomo di mare e dedicò gli
anni della sua giovinezza (1824-1833) alla navigazione mercantile, spingendosi fino al Mar Nero. E' proprio
durante un viaggio in Oriente, almeno secondo la sua autobiografia (le celebri Memorie) che un incontro
fatale segna una svolta nella sua carriera. E' il 1833 quando sulla Clorinda, in viaggio verso Costantinopoli,
vengono imbarcati alcuni esuli saint-simoniani, guidati da Emile Barrault. Durante la traversata,
quest'ultimo illustra al giovane ufficiale nizzardo la dottrina di Saint Simon e gli trasmette l'insegnamento a
cui Garibaldi dirà di essersi ispirato per tutta la vita: «l'uomo il quale, facendosi cosmopolita, adotta
l'umanità per patria e va a offrire la spada e il sangue ad ogni popolo che lotta contro la tirannia, è più di un
soldato: è un eroe». Durante lo stesso viaggio, a Taganrog, sul Mar d'Azov, Garibaldi fa un altro incontro
cruciale: conosce un giovane ligure, di cui nelle Memorie non si specifica l'identità, che in un'osteria
frequentata da marinai italiani espone le idee mazziniane, parlando della Giovine Italia, unità nazionale,
repubblica e indipendenza. Garibaldi ricorda nella sua autobiografia: «Certo non provò Colombo tanta
soddisfazione nella scoperta dell'America, come ne provai io al ritrovare chi s'occupasse della redenzione
patria».
Isabella Baricchi Sezione Appunti
Il mito di Garibaldi nel Rio Grande do Sul