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Psicologia Sociale dei Gruppi:
Appunti delle lezioni del corso di Psicologia Sociale dei Gruppi dove verrà, inizialmente, fornita una definizione di Psicologia Sociale dei gruppi fornendo un quadro storico circa il contesto storico-culturale in cui nasce tale disciplina, per poi passare ad esplicare meglio i concetti di differenza inter- e intra-gruppale. Successivamente, verrà meglio definito il concetto di gruppo a cui seguiranno gli appunti circa un seminario su Lewin, padre della disciplina presa in esame.
Dettagli appunto:
- Autore: Federica Sidella
- Università: Università degli Studi di Bari
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Scienze e Tecniche Psicologiche
- Esame: Psicologia Sociale dei Gruppi
- Docente: Susanna Annese
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Psicologia Sociale dei Gruppi Appunti di Federica Sidella Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" Facoltà: Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Esame: Psicologia Sociale dei Gruppi Docenti: Prof.ssa Susanna Annese A.A. 2020/2021Indice: 1. Lezione 1 2. Lezione 2 3. Lezione 3 4. Seminario Lewin 5. Seminario Sherif 6. Seminario Milgram 7. Seminario Moscovici Lezione 1 08/03/2021 Psicologia sociale dei gruppi => focalizzata sulla relazione con gli altri * ⤷ studia l’individuo inserito nel gruppo, nella rete sociale delle relazioni ⤷ approccio pluridisciplinare + prospettiva “sociale” ⤷ può chiedere il contributo di altre discipline (es. antropologia) ⤷ le relazioni possono essere: ● intra-gruppo => tra l’individuo e i membri del suo gruppo di appartenenza ● inter-gruppo => relazioni tra l’individuo e membri appartenenti ad altri gruppi differenti da quello di appartenenza *perché ci sia lo sviluppo dell’individuo c’è bisogno di una relazione => il bambino ha bisogno del suo caregiver che fornisce il contesto sociale necessario alla costruzione dei processi interni, delle competenze che permettono il consolidamento dell’identità Lezione 2 09/03/2021 differenza interpersonale - gruppale Nella situazione sociale esistono delle categorie => Tajfel afferma che finché un comportamento sia definito sociale gruppale (e non interpersonale) => 3 criteri: 1. ci devono essere almeno due categorie nella situazione sociale in cui ci troviamo 2. deve esistere un grado di variabilità intragruppo => è importante capire come ci si comporta all’interno di ogni categoria (es. tutti i tifosi dell’inter esultano per i loro goal e si disperano per quelli dell’atalanta => nei membri di una stessa categoria devo riconoscere una certa omogeneità e quindi un grado di variabilità intragruppo dei comportamenti basso) 3. grado di variabilità inter- gruppo => livello molto alto (es. tifoso dell’inter esulta per il goal della sua squadra, tifoso dell’atalanta si dispera per il goal dell’inter e viceversa) => differenza nei comportamenti rispetto ai membri che non appartengono alla nostra categoria Turner sostiene che nei comportamenti sociali gli individui oscillano tra una polarità interpersonale ed una gruppale a seconda dello slittamento che facciamo all’interno della nostra identità sociale (quando vogliamo distinguere i nostri comportamenti => slittamenti da un tratto sociale ad un altro oppure da un tratto sociale ad uno personale) Quadro storico Eventi che fanno cambiare il corso dell’evoluzione psicologia sociale dei gruppi: ● eventi storici ● eventi scientifici => due grossi eventi: ○ studi di Mayo nella western electric company (Hawthorn) => sottolinea la salienza della dimensione sociale (delle relazioni sociali) per la produttività (anni ‘20) ○ (anni ‘50)Lewin costretto ad emigrare negli USA a causa delle persecuzioni naziste => occasione per lewin d mettere a punto studi sui totalitarismi, persecuzioni e il suo gruppo di 1appartenenza (ebrei) ⤷ Lewin si percepisce come appartenente ad un gruppo, quello ebreo, grazie alle persecuzioni naziste => crea per la prima volta un gruppo di ricerca sulle dinamiche di gruppo Verso gli anni ‘60 c’è stato uno spostamento dell’interesse nei confronti delle tematiche di gruppo in europa e successivamente, verso gli anni ‘70/’80, vi è stato un declino dell’interesse per le tematiche di gruppo, interesse che ha avuto un ripresa verso la fine degli anni ‘90 in un’ottica, però, di tipo individualistica Lewin è il primo (1951) a non considerare più il gruppo come una mera somma dei singoli individui che lo compongono => questo perché il gruppo è dotato di presa di decisione ⤷ i gruppi sono per Lewin mediatori dei mutamenti sociali => il gruppo è così centrale nel cambiamento sociale tanto che si può individuare nella gruppalità quel motore che è capace di agire il cambiamento ma anche capace di resistere al cambiamento ⤷ Lewin sostiene che il cambiamento sociale avviene per fasi: 1. fase di disgelamento: vi è un equilibrio iniziale. si mette in discussione quello che è resistente all’interno del panorama sociale 2. fase di mutamento: all’interno del tessuto sociale si inseriscono quelle novità che riescono a trovare spazio grazie alla fase 1 di messa in discussione 3. fase di consolidamento: i processi innovativi che sono entrati nel tessuto sociale si consolidano e diventano parte integrante del sistema sociale stesso ⤷ chi è che porta l’innovazione? Il gruppo sociale che attraverso i processi decisionali instaura o frena un cambiamento sociale => gruppo = mediatore privilegiato di ogni mutamento sociale ⤷ è vero anche il contrario => i gruppi possono essere fondamentali per portare e promuovere un cambiamento ma possono anche costituire una fonte di resistenza nel caso in cui i cambiamenti non siano ben accetti mantenendo quell’equilibrio di partenza Definizione di gruppo => (Merton) un gruppo è un insieme di individui che si trovano in diretto e immediato rapporto, che esercitano reciproca influenza e sperimentano un senso di appartenenza che li fa sentire parte del gruppo stesso sulla spinta sia di un senso di autoinclusione, sia dell’attribuzione e riconoscimento esterno ⤷ la reciproca influenza promuove il senso di appartenenza => l’interazione (l’influenza) consente la percezione degli individui come membri del gruppo che porta ad un sentimento di autoinclusione => percezione di sé come simile all’altro => appartenente allo stesso gruppo ⤷ tipologie di gruppalità: (continuum) - aggregazioni artificiali: categoria sociale fondata su un’appartenenza statistica (es. persone della stessa età) => rientrano nel concetto di gruppalità ma non possono essere considerati dei gruppi sociali in quanto il gruppo sociale non è un semplice aggregato di persone - aggregazioni non organizzate: insieme di persone che si trovano nello stesso luogo e nello stesso momento ma che non hanno una relazione fra loro (es. viaggio in treno, le 2persone che si trovano nel mio vagone costituiscono un aggregazione non organizzata => ci troviamo nello stesso momento e nello stesso luogo ma non vi è una relazione fra noi) - unità sociali con modelli di relazione: accolgono un insieme di individui che condividono un insieme di valori (es. parentela) - unità sociali strutturate: insieme di individui con un insieme di valori condiviso ma strutturato (es. famiglia) - unità sociali intenzionalmente progettate: insieme di persone che hanno una finalità progettata (es. gruppo di lavoro) - unità sociali meno intenzionalmente progettate: insieme di persone che non hanno una finalità inizialmente progettata (es. un gruppo di amici che piano piano si aggrega nel tempo senza che vi sia un’intenzione iniziale) ⤷ vi sono due parametri che definiscono il gruppo: ● grandezza =>grandi o piccoli gruppi ● grado di interazione (diretta, mediata etc..) => interazione diretta = gruppi faccia a faccia ⤷ definiti per la prima volta da Bales ⤷ altre differenziazioni : ● gruppi primari: caratterizzati da relazione diretta, dimensione fortemente affettiva che genere un sentimento di appartenenza ● gruppi secondari: caratterizzati da condivisione di gruppi e scopi che portano alla creazione di ruoli differenziati (caratteristica: scopo comune) ● quasi gruppi: gruppi che non esistono in natura ma che vengono creati tra individui che non si conoscono per svolgere un compito in un dato tempo e che poi verrà sciolto a lavoro concluso (es. task force) ● gruppi di riferimento: gruppi che hanno un forte potere sociale di riferimento (es. gruppo dei pari). diventano una fonte valoriale (di opinione, di idee etc..) che acquisisce una forte rilevanza ed un ruolo di riferimento per l’individuo (es. famiglia nella fase infantile/ gruppo dei pari nell’adolescenza) Lezione 3 15/03/2021 Parametri per definire un gruppo: - grandezza - interazione => quando è diretta => gruppo faccia a faccia analizzati per la prima volta da Bales negli anni 50 secondo definendo una prospettiva funzionalista ⤷ egli afferma che vi sono tre fasi: 1. fase di orientamento in cui il gruppo capisce cosa fare 2. capito il problema da affrontare, il gruppo butta giù delle idee per affrontarlo => fase di valutazione 3. fase decisionale => il gruppo assolve la sua funzione. le soluzioni più adeguate vengono implementate e vi è un controllo reciproco da parte dei membri affinché venga messa in essere la soluzione decisa atto macroscopico => bales seleziona le interazioni fra gruppi e le seziona in unità (a.m) facendole diventare unità di analisi ⤷ questa parte molto piccola deve essere portatrice di significati ⤷ strumento: interaction process analysis formato da 12 categorie mutuamente esclusive => serve per analizzare le interazioni nei gruppi faccia a faccia 1. dimostrare solidarietà,elogia gli altri, mostra stima (1-3 prima area) 2. allentare le tensioni, scherza, ride 3. si dimostra d’accordo, accetta e comprende 34. fornire suggerimenti/ idee(4-9 II area) 5. esprime opinioni 6. fornisce orientamenti 7. chiede info/orientamenti 8. chiede opinioni valutazioni giudizi 9. chiede suggerimenti 10. disapprova, si rifiuta di aiutare (10.12 III area) 11. dimostra tensione, si pone al di fuori del gruppo 12. mostra antagonismo, cerca di abbassare il livello degli altri, si fa valere area II => area neutra, strumentale (4-9,5-8,7-6) area I e area III => antagoniste contrarie tra loro (1-12, 2-11,3-10) ⤷ area I = comportamenti positivi (area socioemozionale positiva) area 3 = comportamenti negativi (area socioemozionale negativa) ⤷ questi comportamenti (da 1 a 12) devono essere sostenuti da una dimensione relazionale (positiva o negativa) ⤷ con questa griglia possiamo ottenere profili del gruppo o individuali => griglia versatile e applicabile in diversi contesti (es. gruppi lavoro = ⅔ dei comportamenti sono di tipo strumentale (devono risolvere un compito) ed ⅓ di tipo positivo) Allport ha una visione riduzionistica dei gruppi => per lui basta collezionare una serie di processi individuali per avere un gruppo (gruppo = A + B + C + etc..) Asch (‘52)invece sostiene che il gruppo non può essere ridotto come una somma di processi individuali ma gruppo = risultato delle azioni degli individui che agiscono in funzione del gruppo stesso (non somma fra azioni ma prodotto fra le azioni) => quello che interessa non sono gli elementi singoli ma la forza che si crea dal rapporto delle azioni che sono in funzione del gruppo ⤷ influenzato dalla teoria lewiniana del ‘51 Gruppo secondo Lewin = gruppo qualcosa di diverso dalla somma dei suoi membri perché ha una sua funzione (ha relazioni che si instaurano al suo interno) quindi una struttura peculiare (totalità). Quel che ne costituisce l’essenza non la somi. o dissomiglianza tra i membri ma la loro interdipendenza (motivo per cui si sentono parte di un gruppo) (se una piccola parte cambia, influenza e cambia tutto il gruppo) => gruppo è quindi un sistema dinamico ⤷ sistema perchè dinamico perché il cambiamento di uno cambia tutto il gruppo ⤷ interdipendenza = rapporto tra le parti per cui l'uno dipende dall'altro ⤷ due tipi/ forme: ● inter. del destino = quella più debole. esiste un grosso elemento (sorte comune) che ci unisce e ci rende interdipendenti (es. rapina in banca a stoccolma => trasforma i clienti e i sequestratori in un gruppo e non in un aggregato perché nello stesso momento assumono una sorte comune e quindi il comportamento di una parte va ad influenzare tutto il resto del gruppo.=> interdipendenti fra loro. Quando poi andranno a processo i dipendenti testimoniano a favore dei sequestratori che non avevano messo in atto nessun azione di aggressività nei confronti loro. Poiché parte di un gruppo e poiché i sequestratori si comportano “meglio” di come si aspettassero, testimoniano a loro favore) 4● inter. del compito = la forma più forte di relazione interdip. perchè c’è bisogno di tutti per portare a termine quel compito. Due modalità: ○ interd. positiva: le azioni hanno un’influenza positiva => es. il portiere riesce a parare tutti i goal, portando un beneficio al gruppo (squadra) intera. L’azione porta il gruppo alla buona riuscita comune => cooperazione (successo di uno = successo di tutti) ○ interd. negativa: le azioni hanno un’influenza negativa => es. l’incentivo non va all’intero reparto ma solo alla persona che si sarà distinta (incentivo ricevuto da uno e negato agli altri) => competizione (successo di uno= insuccesso degli altri ⤷ ciò che succede nel gruppo spesso può essere definita dall’esterno sherif sostiene che il gruppo si sviluppa attraverso un’interazione ripetuta nel tempo ⤷* affinchè la struttura del gruppo si crei nel tempo c’è bisogno di: ● distribuzione potere e ruoli ● norme e valori => la cultura interna al gruppo/ quello che ne fa la sua essenza = norme e regole proprie del gruppo ⤷ quando facciamo ricerca non possiamo non tener conto del condizione tempo e della natura longitudinale del gruppo => devo adottare una prospettiva disciplinare più ampia non univoca dell psicologia es. sociologia che mi permette di comprendere la cornice socioculturale Tajfel => gruppo basato sul senso di appartenenza ⤷ io individuo sento di appartenere ad alcune categorie sociali => processo di autocategorizzazione che agisce su più livelli: cognitivo, emozionale, valutativo ⤷ liv. valutativo: valuto positivamente o nega t. la mia appartenenza al gruppo? ⤷liv. affettivo = quali emozioni associo alla mia appartenenza al gruppo (gradevoli/sgradevoli) ⤷processo di categorizzazione all'interno (favoritismo ingroup vs i tratti simili ai miei )e all’esterno del gruppo (discriminazione outgroup vs tratti non congrui con la mia appartenenza) -------------------------fine primo nucleo tematico------------------------------------------------------------------------- Lezione 4 16/03/2021 Seminario 1 Lewin Formazione => primo autore che prende in considerazione le determinanti della situazione (caratteristiche) ma anche le determinanti disposizionali del comportamento del singolo arrivando negli anni ‘40 a definire la psicologia sociale come disciplina ⤷ integrazione tra teoria e pratica => Lewin sostiene che una buona ricerca scientifica è capace di avere una forte valenza applicativa ⤷ Lewin ebreo tedesco (studia a berlino) => entra in contatto con due fonti concettuali: - scuola psicoanalitica => (contributo di questa scuola) attraverso essa Lewin apprende che si possono influenzare i processi dinamici che caratterizzano la persona metodo della P.A= indagine clinica => lewin cambia metodo = ricerca sperimentale - psicologia della Gestalt =>psicologia della forma che afferma che la conoscenza deriva dalla nostra percezione di quello stimolo => noi percepiamo la struttura dello stimolo (es. disegno di tre puntini che “formano” un triangolo => noi percepiamo una forma e le sue proprietà) ⤷ (contributo) formazione di base da cui Lewin capisce che per comprendere il comportamento di una persona devo analizzare la situazione in cui vive per comprendere quegli elementi strutturali che 5intervengono ⤷ teoria del campo quali sono le aree su cui è possibile esercitare il mutamento: 1. area oggettiva => area di mutamento esterna non influenzano l’individuo 2. spazio di vita => persona e ambiente così come vengono percepiti dal soggetto (dal suo pov) che determinano il comportamento dell’individuo 3. zona di confine => a metà tra l’area oggettiva e l’area soggettiva (spazio di vita) che media tra le due parti ed è quella che influenza di più la nostra vita La teoria del campo si interessa del cambiamento => campo = insieme di fatti che sono interdipendenti fra di loro e sono concepiti come tale dall'individuo all’interno di una certa situazione. ⤷ Causa dei comportamenti non rintracciabile in forze interne ma nei rapporti che si instaurano all’interno del campo psicologico. Campo costituisce la nostra unità di analisi capace di collegare il comportamento dell’individuo all’ambiente legando qualsiasi avvenimento/comportamento alla persona e all’ambiente C= f(P,A)= f(SpV) (comportamenti = funzione della persona per l’ambiente => mette in relazione persona (le sue caratteristiche) -ambiente = spazio di vita della persona) ambiente psicologico = insieme di oggetti, persone, attività e situazioni con cui l’individuo entra in rapporto in maniera più o meno inconsapevole persona formata da: - sfera interna personale : formata da celle di due tipi: p (periferiche) e c (centrali) => p più soggette a mutamento rispetto a regioni centrali - strato percettivo motorio :funzione strumentale => occupa la posizione che media tra la sfera interna e tutto ciò che c’è attorno (ambiente) es. linguaggio ci aiuta a rappresentare linguisticamente una realtà esterna I fatti che squilibrano il sistema psichico possono anche essere persone che diventano parte della nostra sfera interna => possono modificare caratteristiche dell’ambiente psicologico interno dell’individuo ⤷ questi “altri” che possono modificare l'ambiente sono i gruppi Amelio dice che il gruppo è il vero ambiente sociale con cui l'individuo entra in contatto in vari momenti della sua esistenza => è attraverso lo studio dei gruppi che indaghiamo come funziona l’individuo ma anche l’intero sistema sociale ⤷ come studia i gruppi Lewin => studia l’interazione sociale perché primo criterio che tiene insieme il gruppo (per lewin) studia situazioni, eventi, proprietà degli eventi, come si organizza il gruppo, clima sociale che si crea ⤷ studi di Lewin: ● sulla leadership: obiettivo=> sviluppare metodi e procedure per descrivere gli aspetti e gli elementi che caratterizzano la leadership (‘37-’40) ○ focus sulla figura del leader perché è colui che istituisce un clima sociale e ne è responsabile e lo influenza (chi gestisce un gruppo modellizza l’atmosfera) => per fare ciò due esperimenti: ■ con Lippit => scopo: indurre climi sociali con due stili differenti (democratico e autoritario) su preadolescenti => crea due gruppi da 5 adolescenti tra 11-13 anni devono costruire maschere teatrali (compito assegnato) ■ Con lippitt e white => differenza con esp. precedente => inserisce un terzo stile di leadership (democratico, autoritario, permissiva (3^ appena inserito)) ogni gruppo viene influenzato da tutti gli stili per 6 settimane ciascuno (tot. 5 mesi) compiti: serie di attività 6○ stile leadership: ■ autoritario: linee di condotta decisa dalla persona più autorevole (leader). Tecniche e tappe dettate dall’autorità una alla volta così che il passo successivo risulti per il gruppo sempre incerto. Modalità di lavoro stabilite dal leader + leader sceglie i compagni di lavoro. Il leader loda o critica le attività dei singoli senza spiegare le ragioni (rinforzo pos. o neg. senza spiegare) ■ democratico: linee di condotta decisa dal gruppo incoraggiato e stimolato dal leader/ Nel primo incontro spiegata attività futura attraverso una rassegna delle fasi successive, leader esplica anche alternative nel caso in cui necessari consigli tecnici facendo scegliere al gruppo (coinvolge il gruppo nella scelta + tutti sanno tutto)/ membri liberi di scegliersi i compagni di lavoro + divisione dei compiti scelta dal gruppo. / leader cerca di essere spiritualmente membro del gruppo (piano motivazione) e lo dimostra nelle discussioni pur non partecipando molto attivamente al lavoro, loda e critica con obiettività e fornisce spiegazioni ■ permissivo: max libertà per decisioni al gruppo, leader partecipazione minima. Il leader fornisce materiali e dice che fornisce infos quando interpellato ma non partecipa alle discussioni di gruppo. Il leader non partecipa => no modalità di lavoro definita nè da leader nè da gruppo/ il leader non tentava di partecipare o di interferire con l’attività a meno che non fosse apertamente chiesto rispondendo solo alla richiesta fatta non fornisce altre spiegazioni ○ comportamenti leadership codificati in tre stili per valutare le differenze prodotte sul gruppo => tre tecniche del leader = tre atmosfere sociali. Categorie di comportamento: ■ ordini che interrompono ■ critiche non costruttive (...) ■ aiuto e suggerimenti ■ stimolo all’iniziativa personale ■ rallegramenti e approvazione ■ cordialità e fiducia ■ realismo alcune categorie di comportamento più frequenti per alcuni stili piuttosto che per altri (es. ordini e critiche autoritario) (aiuto e sugg/ stimolo iniziativa personale, cordialità e fiducia, realismo => stile demo) (stile permiss => info, stimolo iniziativa personale realismo => solo realismo (insieme di fatti oggettivi) e no sfera motivazionale ) ○ stili di vita (clima) dei gruppi in funzione dello stile: ■ autoritario => due tipi di risposta da parte del gruppo: ● autocratica apatica => incapaci di assumere l’iniziativa in qualsiasi iniziativa di gruppo ● autocratica aggressiva => alta frustrazione e aggressività orientata verso il leader ⤷ nei gruppi caratterizzati dallo stile autoritario vi è una forte differenza di status (membri inferiori rispetto al leader) => forte dipendenza dei membri nei confronti del gruppo portandoli a chiedere costantemente l’attenzione del leader. Questo provoca la formazione di sottogruppi => coppie preferenziali tra leader e alcuni, singoli, soggetti ⤷ azione del gruppo orientata dallo scopo e dalle relazioni di dipendenza soggetto-leader che in un certo qual modo governano il gruppo => leader motore del gruppo autocratico ■ democratico => no formazione/meno rigida di sottogruppi => relazioni non di dipendenza ma più spontanee che cercano attenzione anche di altri membri => tempo trascorso insieme maggiore e maggiore libertà di intervenire nell’organizzazione del gruppo, dare suggerimenti => approccio col leader più libero e personale quindi relazioni meno 7asimmetriche (differenze di status meno evidenti). motore no leader ma gruppo nella sua totalità. Potenza di questo gruppo è il gruppo nella sua totalità ■ permissivo=> vita del gruppo centrata sulla raccolta delle info (fornite solo se richieste), responsabilità non del leader (perchè non è un membro del gruppo) ma dei membri del gruppo=> (no relazioni quindi focus = il compito da svolgere ) ⤷ in questo tipo di gruppi il 37% dei comportamenti ha come focus il lavoro da svolgere perchè non vi sono relazioni e interazioni (e le uniche presenti sono necessarie per la raccolta di info) ○ analisi in funzione delle relazioni fra i membri del gruppo ■ forte aggressività nei gruppi autocratici => gruppi in cui facilmente viene individuato un capro espiatorio su cui si convogliano le azioni aggressive ■ aggressività nei gruppi democratici presente ma i soggetti piuttosto che rivolgerla vs i memnri del proprio gruppo la esercitano all’esterno vs altri gruppi ⤷ per valutare le relazioni Lewin analizza le relazioni nelle situazioni test ○ analisi delle situazioni test => per studiare quanto lo stile di leadership influenza le differenze di comportamento tra i gruppi nelle situazioni test: ■ motivazione al lavoro(leader arriva in ritardo, che fa il gruppo?): ● leadership autocratica => se manca il leader, non si lavora => la motivazione indotta dal leader, se manca il leader, non funziona ● leadership democratica => l’assenza del leader conta poco perché il leader partecipa spiritualmente, ha una sua presenza spirituale ma non è rilevante ai fini dell’attività => anche se arriva tardi, i l gruppo è in piena attività ● leadership permissiva => partecipanti attivi ma non produttivi perché non vi è un’organizzazione della loro attività ■ frustrazione (critica ingiusta) ● stile autoritario=> autocratico apatico => accettano e internalizzano la critica ingiusta autocratico aggr. =>rispondono alla frustrazione con aggressività che viene indirizzata verso altri gruppi innescando una dinamica conflittuale con gli altri gruppi ● stile democratico/in parte stile permessivo => frustrazione => aumentano lo schema cooperativo (collaborano di più davanti alla critica ingiusta per dimostrare le loro capacità) ○ lewin afferma che il gruppo a cui la persona appartiene e la cultura in cui vive ne determinano il comportamento e il carattere ● sulla processi decisionali di gruppo: interesse di lewin= come il gruppo agisce il cambiamento sociale ⤷ tra il ‘43 e il ‘47 lewin riceve una consegna specifica dal governo americano: ridurre il consumo di certi tagli di carne => studi sulle decisioni di gruppo. Quindi cerca dei metodi per indurre il cambio delle scelte di consumo => attiva un’indagine in tre tempi: 1. Lewin cerca di comprendere se nei comportamenti di scelta si intersecano fattori psicologici e fattori non psicologici (confronta le comportamenti dei responsabili alle scelte di acquisto all’interno delle famiglia appartenenti a diversi gruppi sociali ) 2. Lewin si sofferma solo su fattori psicologici che intervengono nella scelta dei comportamenti alimentari 3. progetta e realizza esperimenti che innescano il cambiamento delle abitudini alimentari ⤷ attraverso questa ricerca Lewin cerca di comprendere come si innesca il cambiamento nel gruppo e come ciò influenza le scelte individuali + produce un nuovo paradigma di ricerca Action-research capace di modificare il comportamento sociale 8