PSICOLOGIA
GENERALE
Appunti di Camilla Zoli
Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Facoltà: Psicologia
Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche
Esame: Psicologia Generale
Docente: Miranda Occhionero
A.A. 2023/2024
T e s i
o n l i n e
A P P U N T I
T e s i o n l i n e1
PSICOLOGIA GENERALE I
ORIGINI DELLA PSICOLOGIA
Disciplina recente, nasce a fine ‘800
La psicologia è una disciplina giovane, ma i problemi che pone riguardano la storia del pensiero
umano, temi già trattati tantissimi anni fa in particolare a livello filosofico.
→le domande psicologiche, le questioni sono già note soprattutto nella cultura occidentale e sono
state già parte della riflessione scientifica
Quanto di quello che faccio o che sono è ereditario? E quanto dipende invece dalla relazione con
l’ambiente e si è quindi definito nel corso del tempo?
Che relazione c’è tra processi mentali e corpo, e tra processi mentali e cervello?
Quando la psicologia si è resa scienza a sé stante, autonoma rispetto alle scienze mediche e alla
filosofia, ha dovuto affrontare questi problemi.
La psicologia affonda le radici nella:
ORIGINI FILOSOFICHE
Molti pensatori sono stati fondamentali perché le loro intuizioni filosofiche hanno permeato tutto il
pensiero occidentale
CARTESIO (1596-1650) – DUALISMO CARTESIANO
Essendo lui matematico e filosofo, si è chiesto come capire e studiare la natura umana, e ha
sviluppato il modello filosofico definito dualismo cartesiano, che definisce la natura umana come
indagabile, tenendo però distinte due importanti strutture, da studiare rigorosamente in modo
separato.
- Organismo biologico (res extensa) → natura meccanica del funzionamento del corpo
umano
- Processi mentali (res cogitans) → mondo di eventi mentali e psichici
Dottrina delle idee innate, intese come idea prodotte dalla mente e che ne costituiscono i principi
basilari (Dio, il Sé, gli assiomi matematici…). L’esperienza serve solo renderci consapevoli di una
conoscenza che era già presente nella nostra mente a livello implicito
CONSEGUENZE DEL DUALISMO CARTESIANO → I nostri processi mentali devono rimanere per lui
appannaggio della sfera filosofica (è troppo metafisico e complesso per utilizzare i metodi di studio
prettamente scientifici) → divisione netta tra mondo umanistico e mondo scientifico.
Questo però ha fatto sì che nella cultura occidentale la psicologia sia rimasta un po’ staccata dal
mondo della scienza, ma che rimanga invece parte della riflessione filosofica. 2
Quindi tempo fa il collegamento psico-somatico non era così ovvio, i medici spesso ignoravano
completamente la dimensione psichica.
EMPIRISTI / LOCKE e BERKELEY (corrente anglosassone).
Per loro il mondo esiste nella misura in cui qualcuno lo percepisce, e quando c’è una relazione con
l’ambiente, attraverso gli organi di senso.
La mente umana può essere compresa solo attraverso le relazioni che si instaurano con l’ambiente e
dunque con l’esperienza
Quello che conta nello sviluppo dei costrutti mentali è l’interazione con l’ambiente attraverso gli
organi sensoriali; la nostra mente ne è l’esito (LOCKE).
Berkeley (1685-1753): Esse est percipi (il mondo esiste solo perché è percepito)
la mente ottiene una stimolazione dagli organi di senso e produce l’esperienza
dell’ambiente
Gli empiristi spostano l’attenzione sul problema dell’ambiente e su come esso interagisce con i
sensi e quindi con i nostri processi mentali
ORIGINI SCIENTIFICHE
IPPOCRATE
→ aveva proposto una relazione tra le malattie e gli aspetti psicologici (organi come sede di varie
emozioni).
DICOTOMIA BIOLOGICO – AMBIENTALE = ci si è chiesto che peso avesse l’ambiente sui
nostri comportamenti. Da ciò derivano dicotomie che hanno caratterizzato il 900 e hanno
contraddistinto diversamente i vari orientamenti e Scuole. Esempi di dicotomie:
Eredità-ambiente
Innato-appreso
Biologico-ambientale
Mente-corpo
Mente-cervello
GALILEO GALILEI (1564-1642)
Lui ci ha trasmesso il metodo scientifico → ogni affermazione per dirsi scientifico deve passare al
vaglio dell’evidenza sperimentale, da cui poi noi formuliamo leggi che ci dicono quando si verifica
un evento in funzione di determinate varianti. Si parte da un’ipotesi e, attraverso esperimenti e
prove si verificano le ipotesi, ma MAI partendo con un presupposto di verità assoluta.
DARWIN
Pubblica nel 1859 “l’origine delle specie”. Fa un viaggio per mare e approda nelle Galapagos, e
capisce di ritrovarsi in una sorta di microcosmo, rimasto incontaminato, che gli permette di
studiare gli esseri viventi presenti su queste isole (piante e animali).
Le sue osservazioni lo portano a definire un concetto importante → in natura tutto è legato a
passaggi adattivi; le cose cambiano in natura con criterio, che consiste nell’adattamento. 3
Ciascun essere vivente si modifica nel corso della sua storia seguendo come principio quello di
migliorare il proprio adattamento. In base alla relazione con l’ambiente si sviluppano caratteristiche
e capacità che meglio garantiscono la sopravvivenza.
SELEZIONE NATURALE: la natura seleziona tratti che in un determinato ambiente favoriscono la
sopravvivenza e la capacità di riprodursi
CONSEGUENZA: Darwin ci colloca all’interno della specie animale, come ultima catena dello
sviluppo (e la genetica conferma perché per il 97% il nostro DNA coincide con quello animale) →
tanto che persino nella gestione delle emozioni mostriamo una assoluta vicinanza alla specie
animale; anche le emozioni sono molto importanti a livello evolutivo in quanto partecipano alla
comunicazione.
(1865 L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali)
complessità della maturazione filogenetica del cervello.
Si stravolge così una idea culturale e teologica antichissima (ovvero che l’uomo fosse separato, una
“entità a sé”)
L’evoluzionismo darwiniano influenza la ricerca psicologica mettendo in evidenza lo sviluppo
filosofico filogenetico del cervello in relazione alla complessità del comportamento.
FILOGENESI = evoluzione tra le diverse specie (dal brodo primordiale fino a noi).
ONTOGENESI = sviluppo e maturazione della persona dal concepimento al massimo sviluppo
NB → L’impostazione galileiana e dopo darwiniana hanno avuto il merito di far emergere il
problema di una cultura occidentale fortemente influenzata dalla tradizione cristiana, che poneva
l’uomo in una dimensione separata da quella degli altri essere viventi, esclusivamente metafisica e
quindi legata alla sola riflessione teologica
BIOLOGIA
Lo studio della vita e degli esseri viventi, la biologia (che comprendere medicina, psicologia…) risale
solo a circa 200 anni fa. Se prendiamo in considerazione l’uomo, è ancora più recente (es.
medicina—> fino a non troppi anni fa, gli studiosi rubavano i cadaveri per studiarli, perché il corpo
era considerato inviolabile)
IL DNA
La scienza ricostruisce da fenomeni fisici e biochimici l’evoluzione che siamo in grado di osservare.
E questo viene a partire dal DNA → che per buona parte è identico, se non fosse per cambiamenti
occasionali, CASUALI (mutazioni), che però possono essere funzionali ad un miglior adattamento, e
ciò li porta ad affermarsi.
Quelli positivi verranno trasmessi alla prole, perché la selezione «filtra» automaticamente i tipi che
riescono meglio a sopravvivere e riprodursi ambiente per ambiente e circostanza per circostanza
Tanto più siamo adattabili all’ambiente, più le rafforziamo e tendiamo a trasmettere le mutazioni
alle nuove generazioni.
Tutte le specie viventi evolvono per:
- la spinta del caso
- spinta della necessità 4
e queste determinano il cambiamento della specie per SELEZIONE NATURALE, e cioè si rafforza la
caratteristica grazie a cui essa si adatta meglio all’ambiente.
NASCITA DELLA PSICOLOGIA SCIENTIFICA : WUNDT (1832 -1920 )
Wundt viene considerato il padre della psicologia scientifica perché:
1. sancisce l’autonomia teorica del sapere psicologico
2. definisce l’importanza del metodo di studio, che deve essere il metodo sperimentale di
laboratorio, l’unico valido nelle scienze naturali
psicologo Wundt dice che, se vogliamo che la psicologia diventi scienza dobbiamo aprire un
laboratorio → portare lo studio della mente in un laboratorio, dove siamo in grado di verificare una
certa ipotesi attraverso il metodo sperimentale di Galileo.
Attraverso:
- Identificazione del problema
- Controllo delle variabili in laboratorio
- Quantificazione (traduzione in termini numerici del risultato)
ci si libera così dalla speculazione filosofica, e si può applicare il metodo sperimentale, dando così
statuto di specificità alle riflessioni prodotte
NB : non tutti i processi mentali e comportamenti umani possono essere portati in laboratorio →
problema
PRIMO LABORATORIO = Lipsia, 1879
Oggetto di
studio
Esperienza umana cosciente
Metodo Metodo Sperimentale (Galileiano):
Identificazione , Controllo, Quantificazione
Basi pensiero ELEMENTISMO: esperienza nei suoi contenuti elementari. Devo capire gli elementi
costitutivi elementari dell’esperienza umana cosciente e solo dopo posso arrivare
alle leggi, ai legami che legano questi elementi e fanno di queste strutture elementari
un’esperienza umana complessa cosciente, una formazione psichica complessa
ASSOCIAZIONISMO: leggi che regolano l’associazione dei contenuti semplici in
formazioni psichiche complesse
…A partire dal laboratorio di Lipsia nascono laboratori e istituti di psicologia in tutta
Europa e in America del Nord, con orientamenti differenti…
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SCUOLA CHI OPERE
FUNZIONALISMO (USA) W. JAMES (1842-1910) Principles of Psychology
(1890)
STRUTTURALISMO
(USA)
E.B. TITCHENER (1867-
1927)
The postulates of a structural
psychology (1898)
Structural and functional
psychology (1899)
COMPORTAMENTISMO
(USA)
WATSON (1875-1958)
e IVAN P. PAVLOV, E.L.
THORNDIKE
B. F. SKINNER
E. TOLMAN HEBB
BANDURA
Psychology as the Behaviorist
views it (1913)
FENOMENOLOGIA (EU) VON EHRENFELS (1859-
1932), WERTHEIMER
(1880-1943). KOHLER
(1887-1967), KOFFKA
(1886-1941)
Studi sperimentali sulla
visione del movimento (1912)
COGNITIVISMO (USA, EU) MILLER, GALANTER,
PRIBRAM
NEISSER EDELMAN
Piani e Strutture del
comportamento (1960),
Cognitive Psychology
(1967), Cognition and
Reality (1976)
FUNZIONALISMO E STRUTTURALISMO
Noi nello studio biologico sull’uomo consideriamo due ambiti:
- L’ambito della struttura: organi ecc
- L’ambito delle funzioni: a cosa essi servono ecc
Struttura e funzione sono due ambiti della conoscenza che vanno sempre insieme nello studio
dell’essere vivente.
Anche se pensiamo alla psicologia possiamo fare circa la stessa domanda, anche se in modo
leggermente diverso.
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JAMES E IL FUNZIONALISMO
Da qui partì WILLIAM JAMES [fine 800] (fratello di Henry James, lo scrittore), che scrisse i
“PRINCIPI DI PSICOLOGIA” → uno dei trattati più importanti e studiati
Lui individua le grandi tematiche che dovevano essere affrontate dalla psicologia, e in questo
trattato si focalizza più sugli aspetti funzionali.
A lui interessa poco l’elemento strutturale, a lui interessa di più come funziona ai fini
dell’adattamento la psiche, i processi psichici.
Nel dire studio il funzionamento introduceva proprio il concetto di processo mentale (come
funziona la memoria, la percezione, che cos’è una sensazione…).
→La corrente di pensatori che lavoravano intorno a lui si chiama FUNZIONALISMO, e la domanda
era proprio “cos’è che caratterizza il mentale?” “Quali sono gli elementi distintivi che caratterizzano
la nozione di mente?”
La mente è una struttura che si è evoluta con la finalità di compiere delle azioni in funzione di uno
scopo, e per compiere tali azioni sceglie delle vie.
La mente umana ha un portato in più, determinato dal fatto che io scelgo un percorso pe
l’adempimento ad uno scopo → in funzione della mia “sopravvivenza”, del mio scopo, ho un range
di scelta.
Detto ciò, secondo il modello di James, la nostra mente è un flusso di pensieri e di conoscenza,
perché siamo immersi in un mondo che ci chiede un feedback, non possiamo non pensare. Il
nostro pensiero è una articolazione continua → STREAM OF CONSCIOUSNESS (flusso di coscienza).
La mente è sempre attiva, non si può accendere e spegnere.
Il flusso di coscienza è un elemento chiave nella teoria di James, e rimane valido ancora oggi.
Oggetto d’indagine Capire come funzioniamo in termini psichici in quanto questo nostro
funzionamento spiega perché si sono evolute certe abilità cognitive che
hanno reso la specie umana più evoluta e quindi con migliori capacità di
adattamento rispetto all’ambiente
Ruolo della psicologia Capire non tanto cos’è la mente e come è fatta (strutturalismo), ma
come funziona, quali sono quei meccanismi che hanno reso possibile lo
sviluppo di facoltà mentali che hanno migliorato l’adattamento
all’ambiente.
Stressare le funzioni cognitive al fine di un adattamento
ambientale
Il funzionalista si
chiede
Che cosa caratterizza il «mentale»?’ 7
Risposta -La mente è caratterizzata «dall’adempimento di scopi futuri e dalla scelta
di mezzi più funzionali per il loro conseguimento». I nostri processi
mentali sono sempre volti all’adattamento (es. sviluppo linguaggio)
-Il pensiero è in cambiamento e non è frantumabile in elementi separati,
è un flusso, e il funzionalista vuole capire come funziona questo flusso,
questa unità, questo fluire
(Stream of thought, Stream of consciousness)
STRUTTURALISMO
Parallelamente, altri psicologi si sono invece focalizzati sulla struttura, sugli elementi costitutivi
(sempre 800-900).
Funzionalismo e strutturalismo rappresentano un po’ i due poli di uno stesso problema, cioè la
comprensione dei processi mentali.
Secondo gli STRUTTURALISTI, se noi assumiamo la psicologia come scienza, dobbiamo capire le
leggi che regolano il funzionamento mentale. → per fare ciò, l’elemento principale nello studio
della mente è capirne gli elementi strutturali. (es. io ho un’esperienza degli occhiali che ho davanti,
che alla mia coscienza arrivano come elemento finito e reale. Secondo loro se parto dall’analisi di
questo piccolo processo mentale, sono in grado di capire il meccanismo che elabora anche stimoli
più complessi)
I primi studi erano di CRONOMETRIA MENTALE →es: “quanto ci mette il sistema a elaborare uno
stimolo iperbasico?”
Posso complicare lo stimolo, passare da un puntino a una parola …
Secondo gli strutturalisti: se io parto ad analizzare queste mini componenti del processo mentale
(l’analisi molto semplice di uno stimolo ambientale) sono in grado di capire e isolare i costituenti
dell’esperienza cosciente, perché posso partire da uno stimolo senza significato, iperbasico e
posso dire che a diversi livelli di complicazione si possono elaborare stimoli più complessi.
Secondo gli strutturalisti anche quando studiamo la mente l’obiettivo deve essere proprio quello di
ricostituire l’esperienza, che è il costituente di base.
La mente è la somma di tutti i costituenti, è il dato più complesso che posso avere, ed è fatto da
una serie di elementi che possono essere analizzati a livello più elementare.
In quegli anni (‘800/’900), quindi, c’era una diatriba tra una psicologia strutturale e funzionale.
Mentre studiare la struttura mentale ci serve per capire il frazionamento della nostra coscienza, la
domanda è comunque il perché noi funzioniamo in questo modo (domanda funzionale). → noi
funzioniamo nel migliore dei modi possibili, perché ciò garantisce l’adattamento.
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Oggetto di indagine I singoli costituenti elementari di una data formazione cosciente e le
leggi che li regolano e li strutturano in componenti fisiologiche più
complesse (molto scientifico)
Ruolo della psicologia -analizzare le esperienze concrete (attuali) nelle sue
componenti più semplici
-scoprire quali sono le leggi che governano la loro combinazione
-metterle in connessione con le loro condizioni fisiologiche (cioè
ricostruire il percorso che fa una
determinata articolazione di pensiero)
Lo strutturalista si chiede «che cosa c’è e in quale quantità, non per che cosa c’è»
Risposta Metodo dell’introspezione: isolare i costituenti di una data
formazione cosciente
La mente è la struttura risultante dalla somma di molteplici elementi
(Speculazione di tipo squisitamente scientifico, la
psicologo è uno scienziato, no speculazione filosofica)
Queste due correnti di pensiero nel corso del tempo hanno poi prodotto due scuole di pensiero
diverse. (quelle più importanti sono quelli nell’area culturale tedesca, che comprende germania,
Austria, parte dell’Italia.. →centro Europa)
-tra fine ‘800 e inizio ‘900 in Nord America
Sta prendendo piede l’industrializzazione; essa comporta per esempio la necessità di
organizzare grandi masse di lavoratori su molti turni di lavoro.
Inoltre è un periodo ricco di cambiamenti e rivoluzioni, nascono grandi città, migrazioni da
Eu, le donne iniziano a lavorare, inizia la scolarizzazione di massa, (perché per il mondo del
lavoro vengono richieste competenze) e si potenzia molto l’industria bellica, che necessita
di persone addestrate
L’esigenza di una società di questo tipo è di capire come funzioniamo per le specifiche necessità
che la società ha in quel periodo.
Per esempio la scolarizzazione necessita di capire come funziona l’intelligenza, se ha senso
fare classi con bambini più fragili…a questo scopo nascono i QI, per misurare l’intelligenza.
Anche l’attenzione va misurata, magari al fine di vedere chi possa essere più performante o
meno in certe condizioni per i turni lavoro
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• quindi la società chiede agli psicologi cose molto pratiche, si entra nel vissuto delle persone,
bisogna capire come esse si comportano, da cosa sono regolati i loro comportamenti e
come prevederli (e si esce dalla speculazione filosofica di stampo europeo)
A partire del 900 la psicologia parte con grande entusiasmo. Tutte le rivoluzioni nel mondo
scientifico, ma anche nella sfera dello studio sociale (es Marx), hanno cambiato radicalmente il
corso delle cose (cosa che si riflette su tanti ambiti es letteratura).
→grazie quindi allo sviluppo della psicologia in Nord America e in Europa, (che sono venuti a
grande contatto anche in relazione alla guerra), all’inizio del 900 in questo ambito c’è moltissimo
fermento.
- In Nord America prevale un approccio più pragmatico, si sviluppa infatti il
comportamentismo.
- In Europa si rimane più ancorati al modello della fenomenologia.
Si sviluppa la psicoanalisi, in Europa con il modello teorico di Freud, ma si diffonde anche in nord
America.
→ secolo molto ricco di studi psicologici. E a partire da questi anni prendono avvio le prime
ricerche e inizia un massiccio lavoro di sperimentazione grazie al fatto che studio della mente
diventa proprio scientifico
Alla fine degli anni 50 gli psicologi riflettono in termini più critici sui dati raccolti in questo tempo, e
il riferimento teorico evolve sulla cosiddetta SCUOLA COGNITIVISTA che è il modello di riferimento
principale attuale sia dal punto di vista metodologico che epistemologico.
COMPORTAMENTISMO
Oggetto di indagine
-Il comportamento (per lo più manifesto), soprattutto negli
aspetti di previsione e controllo
-relazione che intercorre tra stimoli ambientali e risposte
dell’organismo (MODELLO S—R)
Ruolo della psicologia
Rispondere alle esigenze di una società emergente
Fondamenti teorici
1. Abbandono speculazione di carattere filosofico
(scienza naturale e quindi metodo scientifico)
2. Rifiuto di riferimenti ai processi mentali che
determinano il comportamento—> metafora della “black
box”: non sono in grado di studiare cosa accade nella
mente e quindi non me ne interesso. In quanto
scienziato io devo studiare dati oggettivi sperimentali
osservabili in laboratorio, uno scienziato non può fare
speculazioni su cose che non può misurare.