Psicologia dello
Sviluppo
Appunti di Federica Sidella
Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"
Facoltà: Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione
Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche
Esame: Psicologia della Sviluppo
Docenti: Prof.ssa Linda Cassibba
A.A. 2019/2020Indice:
1. Lezione 1 (capitolo 3)
2. Lezione 2 (capitolo 1)
3. Lezione 3 (capitolo 2)
4. Lezione 4 (capitolo 4)
5. Lezione 5 (capitolo 5)
Capitolo 3: i metodi di ricerca
Psicologia dello sviluppo→ studio scientifico dello sviluppo dell’individuo che non si basa su buon senso,
intuizioni ed esperienze personali. ↓
Oggetto di studio: cambiamenti sistematici che caratterizzano l’evoluzione dell’individuo durante il ciclo di vita
↓ ↳ si studiano processi e prodotti
-Come ↘
-Quando → si sviluppano le diverse tappe dello sviluppo tre domande frequenti
-Perché ↗ ⎬ ↳come si risponde?→ ci si serve delle teorie:
-collegano fatti isolati
-classificano le informazioni
diverse teorie, stesse domande: -formulano nuove ipotesi
-sviluppo continuo o discontinuo?
-cambiamento qualitativo o quantitativo?
-sviluppo generato da geni o dall’ambiente?
nuovo approccio grazie alle nuove tecniche→ osservazione microanalitica
↳ si studiano i processi e non più i prodotti
momento importante dello sviluppo del bambino→ quando il bambino si rende conto che il genitore è altro da
sè→ quando si capisce che questa capacità si è sviluppata? ↴
intenzione si posiziona il bambino a 90° gradi rispetto alla madre e si vede
comunicativa ⎨ quando il bambino si gira verso la madre e vocalizza.
si è dimostrato che il neonato conosce già il proprio ambiente fisico e sociale.
↳ il bambino è predisposto alla voce umana (il suo sistema percettivo lo indirizza verso suoni umani) e agli
stimoli simili al volto (preferisce stimoli in movimento tipo occhi, bocca etc … )
↳ la tecnica verrà affinata grazie al contesto in cui vive → confronto volti
non è possibile capire quanto natura e cultura si influenzino ma è possibile capire come
↳ età, domini e compiti vincolano il modo in cui natura e cultura svolgono il proprio ruolo
↓
● Intersoggettività → trattare due aspetti in modo integrato ma consapevole della loro diversità
- primaria → quando il bambino interagisce col genitore
- secondaria → quando il bambino interagisce col genitore ed un terzo soggetto
● Neuroni specchio + empatia
Genetica del comportamento → branca della medicina che studia l’influenza di natura e cultura sul
comportamento. Si serve di tre studi:
- Sulla familiarità → studi sul corredo genetico (tipo schizofrenia = patologia genetica) → non molto attendibile
- Sui gemelli (mono e dizigoti) → test del QI (i monozigoti dovrebbero avere QI molto simile)
↳ i gemelli monozigoti potrebbero avere contesto differente.
- Sulle adozioni
Quasi tutti i tratti psicologici possono essere influenzati dai geni → la portata cambia da una caratteristica all’altra
ed in funzione dell’età e del genere (es. intelligenza molto influenzata dalla genetica)
I programmi genetici possono essere influenzati dall’ambiente → deprivazione di stimolazione = non sviluppo di
una specifica caratteristica genetica → le influenze genetiche avvengono solo in età precoce
↳ le influenze non condivise sono più importanti di quelle condivise
(esercitate dall’ambiente)
● influenze condivise → influenzano tutta la famiglia
● influenze non condivise → esterne alla famiglia, non incidono su tutta la famiglia
↳ esistono influenze non condivise che sembrano condivise ma che in realtà non lo sono perché
influenzano gli individui in maniera diversa in base alla loro fase di sviluppo, alle loro esigenze e al loro
carattere. (es. divorzio e tre figli con tre età diverse)
Buon livello di attenzione nell’ambiente e cura da parte dei genitori→ lo sviluppo dipende principalmente
dall’ereditarietà.
L’individuo può influenzare l’ambiente attraverso il proprio corredo genetico→ effetto attivo
↘ effetto evocativo
Le neuroscienze hanno dato un grande contributo alla psicologia dello sviluppo
↳ è stata studiata la percezione dei volti e le aree del cervello che si attivano durante questo processo:
-neonato→ corteccia attiva + una vasta area tra i due emisferi
-6 mesi→ emisfero destro attivo e riconoscimento caratteristiche d’insieme
-1 anno→ zona temporale attiva e riconoscimento volti
-età scolare→ c’è un’area specifica per il riconoscimento dei volti
Anche la psicologia comparata ha dato un grande contributo alla psicologia dello sviluppo
↳ Mente = -prodotto evlutivo
-prodotto evoluzionistico
Obiettivo:determinare che cosa è stato ereditato senza cambiamenti dai nostri antenati e cosa è il prodotto di
modificazioni (più o meno minori)
Organismo e ambiente→ parti medesime della stessà totalità
Percorso evolutivo→ non ha una traiettoria predefinita
↳ indeterminato ma vincolato da variabili
●Sviluppo atipico→ frutto di uno sbilanciamento tra fattori di rischio e di protezione
fattori di rischio→ accrescono la presenza di difficoltà iniziali
fattori protezione→ promuovono la riduzione del peso dei problemi iniziali
● Suscettibilità dell’organismo→ sensibilità dell’organismo alle condizioni ambientali
●Ricerca→ identificare, descrivere e spiegare il cambiamento nelle funzioni psicologiche e nel comportamento
dell’individuo.
-Alcune ricerche si propongono di dimostrare che è particolare fenomeno è soggetto a sviluppo (identificazione).
-Altre ricerche si propongono di individuare i processi alla base dei cambiamenti osservati (spiegazione).
Esaminare cambiamenti nel tempo→osservare i cambiamenti dello sviluppo in età diverse
Un comportamento può aumentare o diminuire la sua frequenza o essere sostituito da un’altro comportamento.
Può essere, quindi, un cambiamento di tipo q u an titativo se si realizza secondo una funzione continua legata
all’età (es. incremento delle parole conosciute dal bambino). Può essere, invece, un cambiamento di tipo
q u alitativo se è previsto un passaggio attraverso stadi discontinui o tappe.
Disegni di ricerca:
● Trasversale: osservare tre gruppi diversi e tre età diverse nello stesso periodo di tempo → Pro: -più veloce
↓ -più economico
Limiti:- Non abbiamo info sullo sviluppo individuale
- il cambiamento storico-culturale non è controllabile
- necessità di gruppi omogenei
● Longitudinale prospettico: seguo lo stesso gruppo per tanto tempo → Pro: -sviluppo comune ed individuale
↓ -relazioni precedenti ed antecedenti osservabili
Limiti: -dispendioso
-non casualità del campione + drop out
-effetto apprendimento (mi ricordo test, domande e risposte)
-invecchiamento dati
● Longitudinale retrospettivo: -risalire indietro nel tempo per raccogliere le info su ciò che ha preceduto la
situazione attuale
-differenze tra strategia retrospettiva e dato retrospettivo
↳differenza temporale tra rilevazione del dato e momento a cui si riferisce
-usato in passato in psicoanalisi, attualmente usato in psicopatologia per
patologie rare
● Operazionalizzazione → tradurre il costrutto che si intende studiare in indicatori semplici
Modi di trattare le variabili: -mantenerle costanti (perchè se variano incidono sul nostro lavoro)
-controllarle facendo assumere valori specifici nei diversi gruppi (v. indipendente)
-lasciarle libere di assumere un qualsiasi valore (v. osservate o dipendenti)
● Disegno sperimentale→ difficile da attuare per motivi etici
-Scopo: individuare relazioni di causa-effetto
-Variabili: aspetti dell’ambiente o del comportamento di cui si intende studiare la relazione
-Caratterizzato da: -variabile dipendente e indipendente→ (es. QI nei bambini)
-gruppo sperimentale e di controllo
-assegnazione casuale dei soggetti
-controllo pre-trattamento per controllare equivalenza gruppi
↳ prima del trattamento si deve verificare l’omogeneità dei gruppi
● Disegno quasi sperimentale
-manipolazione della variabile indipendente
-assegnazione non casuale dei gruppi
● Disegno pre-sperimentale
-variabile indipendente non manipolabile
-assegnazione non casuale dei soggetti
● Disegno correlazionale
-assenza gruppi di controllo
-variabile indipendente non manipolabile
-è possibile ipotizzare una relazione di causa-effetto ma con cautela
-evidenzia le associazioni tra variabili ↗ -1= indirettamente proporzionale
↳ si esprime con l’indice di correlazione (-1, 0, +1 ) → 0= nessuna correlazione
-correlazione positiva, negativa o nulla ↘ +1= direttamente proporzionale
i disegni quasi sperimentale, pre-sperimentale e correlazionale sono attuabili ma meno attendibili
del disegno sperimentale puro.
● Disegno a soggetto singolo → utilizzato in ambito clinico
↳ il soggetto funge anche da controllo
Fasi: -Baseline (es. numero tic in un minuto)
-Intervento
-Baseline n°2 (per vedere eventuali risultati → es. controllo numero tic e vedo se sono diminuiti)
-Ulteriore intervento
-Baseline n°3
Validità della ricerca→ attesta la corrispondenza tra la conclusione a cui il ricercatore giunge e la realtà
● Validità interna→ La relazione tra variabile dipendente e quella indipendente deve essere quella affermata
dallo sperimentatore.
Minacce: -effetti della maturazione
-errori nel campionamento
-errori negli strumenti,codifiche e analisi dei dati
-fattori non controllati
● Validità di costrutto→ indaga la relazione tra i risultati ottenuti e la teoria che sta alla base della ricerca.
Minacce: -analisi poco dettagliata dei principi teoretici
-operalizzazione inadeguata dei costrutti teoretici
● Validità ecologica→ è rispettata se il soggetto percepisce come simile alla realtà la condizione che voglio
valutare. (es. strange situation)
Minacce: -strumenti utilizzati
-contesto di laboratorio
● Validità esterna→ riguarda la generalizzazione dei risultati al di fuori del contesto in cui sono stati raccolti
↳ garantita dalla rappresentabilità del campione
Minacce: -scarsa validità ecologica
-tipologia degli strumenti utilizzati (solitamente multimetodo)
-tutte le minacce della validità interna
Fonti dei dati empirici
Tre modalità→ interviste → punto di vista del soggetto
│ ↓ ↘ test → misure obiettive
↓ osservazioni → comportamenti
in base all’oggetto di studio
●Questionario→ lista di domande aperte o chiuse →utili per tempi brevi e/o campione ampio
↳ assicura la comparabilità dei risultati
Limiti: -non utilizzabile con bambini piccoli
-povertà di informazioni ricavabili
● Intervista ( o colloquio) → segue il corso del pensiero dell’intervistato
↳ domande dirette o indirette, più o meno strutturate
Limiti: -difficile comparazione
-dispendiosa per somministrazione individuale
-legata alla capacità di condurre del ricercatore
● Test→ stimoli e modalità di somministrazione standard
↳ -affidabilità (grazie alla standardizzazione)
-validità (se misura ciò che deve misurare)
Progettazione di un’osservazione per scegliere il contesto:
-scelta e organizzazione del contesto (laboratorio vs contesto naturale)→ bisogna vedere quale contesto sia il
migliore per far emergere il fenomeno da analizzare
-definire tempi e modalità→ come e quando fare la ricerca
-registrazione dei dati: registrazione o carta e penna→ pro: permette al soggetto di non avvertire la presenza
dell’osservatore contro: non si può recuperare un eventuale momento perso
-codifica dei dati (schemi di codifica, check list, scale di valutazione)
-controllo accordo fra osservatori→ la rilevazione è affidabile se due o più osservatori ottengono risultati simili
Durante la ricerca è importante: -consenso informato
-tutela della privacy
-codice etico (degli psicologi e della ricerca)
Capitolo 2: i contesti di sviluppo: scuola e famiglia
Il bambino cresce in diversi luoghi, con diverse persone e cultura che formano il contesto ed il compito del
bambino è adattarsi a tali ambienti, stabilire relazioni con le persone che vi abitano ed imparare i luoghi ed i valori
che contraddistinguono quei luoghi.
Ambiente/Contesto: -luoghi fisici ↘
↳ si riferisce a -persone ↘
-relazioni → questo ci permette di prevedere un determinato sviluppo
-cultura ↗
-periodo storico ↗
● Lewin e l’ambiente psicologico
↳ ha posto le basi per concettualizzare la relazione individuo-ambiente considerando il comportamento del
bambino.
ambiente psicologico→ come l’ambiente è percepito dal soggetto in un determinato momento.
↳ lo stesso ambiente in un dato ambiente può costituire per persone diverse un diverso ambiente psicologico.
comportamento osservato→ frutto delle caratteristiche dell’individuo e di quelle dell’ambiente psicologico
● Piaget si sofferma sul contesto fisico
↳ intelligenza→ funzione psicologica che permette l’adattamento dell’individuo all’ambiente (modificare i propri
schemi per potersi adattare al contesto fisico).
↳ sviluppo= processo attivo in cui il bambino assimila nuove esperienze ai suoi modi di pensare.
● Vygotskij→ anche Vygotskij ritiene che l’intelligenza sia una forma di adattamento ma egli assegna alle
interazioni sociali e alla dimensione culturale un ruolo predominante. Le capacità del bambino emergono durante
le interazioni con adulti o compagni più competenti. A seguito di queste interazioni il bambino interiorizza gli
insegnamenti e li fa propri utilizzandoli autonomamente.
-zona di sviluppo prossimale→ discrepanza che esiste tra ciò che il bambino sa fare da solo e ciò che sa fare
con l’aiuto di un adulto competente
● Brofenbrenner e la teoria ecologica
↳ha messo in evidenza come lo sviluppo del bambino sia influenzato dall’interazione tra i vari fattori.
Il contesto più vicino a quello del bambino è il microsistema (esempi tipici scuola, famiglia e gruppo dei
coetanei). Ciascun microsistema offre al bambino attività diverse e la possibilità di assumere ruoli diversi (figlio,
amico e alunno). I microsistemi, però, sono anche luoghi fisici che influiscono sullo sviluppo del bambino (es. il
quartiere dove il bambino vive e tutte le sue caratteristiche).
Questi microsistemi non sono separati ma, anzi, si influenzano l’un l’altro ed è proprio lo scambio di interazioni tra
i microsistemi che costituisce il mesosistema (es. famiglia e scuola interagiscono tra loro e il loro interagire
influenza il comportamento del bambino).
Il livello più elevato e distante dal bambino è il macrosistema. Esso si riferisce ai valori, alle ideologie e alle
scelte politiche e culturali del gruppo sociale (società e classe sociale).
● Teorie dei contesti→ un contesto è costituito da più componenti in relazione tra loro. Qualsiasi sistema è
composto dai singoli componenti e dalle relazioni che si instaurano tra loro. (es. contesto famiglia, componenti:
madre, padre e figlio).
Caratteristiche dei contesti:
-funzionano come sistemi complessi (teoria dei sistemi)
-influenzano diversamente i soggetti (vulnerabilità e resilienza)
-caratterizzato da cambiamenti e stabilità (ricerca di equilibrio)
Apprendimento nei contesti
-Socializzazione→ favorisce l’acquisizione delle capacità sociali, emotive e cognitive necessarie ad adattarsi al
gruppo socioculturale.
-Insegnamento→ insegnamento esplicito di un specifico comportamento (es. salutare una persona
importante.
-Modello→ facendo da modello con il proprio comportamento (modalità indiretta)→ il bambino impara