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Odontostomatologia:
L'insegnamento fornisce le conoscenze dettagliate circa l'occlusione dentale e lo sviluppo della dentizione. Affronta successivamente le malocclusioni dal punto di vista delle cause e delle abitudini viziate. L'importanza dell'allattamento ed il suo riflesso sulla deglutizione deviata. Infine, fornisce informazioni su diverse patologie buccali, quali: le carie, le malattie infiammatorie; i carcinomi del cavo orale e la xerostomia.
Argomenti trattati:
• Evoluzione dell'occlusione dentale
• Sviluppo della dentizione
• Classificazione di Angle della dentatura permanente
• Malocclusioni
• Abitudini viziate
• Deglutizione atipica
• Frenulo linguale
• Perdita precoce dei denti anteriori
• Terapia della deglutizione atipica: terapia miofunzionale
• Timing di intervento per abitudini viziate
• Trattamento ortodontico precoce nel bambino
• Carie
• Baby Bottle Syndrome
• Malattie della mucosa orale
• Malattie infettive
• Precancerosi orali
• Carcinomi (tumori) del cavo orale
• Xerostomia
• Malattia paradontale
Dettagli appunto:
- Autore: Andrea Panepinto
- Università: Università degli Studi di Pisa
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Logopedia
- Esame: Odontostomatologia
- Docente: Prof. Giuca
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O d o n t o s t o m a t o l o g i a Appunti di Andrea Panepinto Università: Università degli Studi di Pisa Facoltà: Medicina Corso: Logopedia Esame: Odontostomatologia Docente: Prof. Giuca Anno Accademico 2017/2018E VOLUZIONE DE LL’OCCLUSIONE DE NTALE L’oc c lusione è il moment o di massima int erc uspidazione t ra gli element i dent ali, c ioè quando le arc at e masc ellare e mandibolare ent rano in c ont at t o t ra di loro. L’oc c lusione è qualc osa di st at ic o c he abbiamo solo in fase di int erc uspidazione, alt riment i, se venisse mant enut a sempre quest a post ura, i masset eri si st anc herebbero ec c essivament e per la c ont inua c ont razione; infat t i noi mant eniamo quest a posizione solo durant e la deglut izione. L’oc c lusione dipende dai proc essi di sviluppo t ridimensionale della base c ranic a, da ossa masc ellare, mandibolare, e dall’eruzione dei dent i; i dent i sono però l’ult ima part e c he influisc e nel proc esso in quant o si t rovano negli alveoli di osso masc ellare e di mandibola. I nfat t i, è una c o s a c he dipende dall’ossat ura, dallo sc helet ro c ranic o (e anc he dalla base c ranic a c ost it uit a da sfenoide e osso oc c ipit ale). Lo splanc noc ranio del neonat o è molt o pic c olo rispet t o al neuroc ranio, ma a differenza di quest ’ult imo c resc e molt o e rapidament e; c on la c resc it a, osso sfenoide e di c onseguenza masc ellari vengono in avant i. Nei bambini soprat t ut t o le abit udini viziat e vanno a det erminare maloc c lusioni e deglut izione at ipic a, e soprat t ut t o nel c aso di abit udini non c orret t e vanno ad influire negat ivament e sul t rat t ament o sia logopedic o c he ort odont ic o. I l logopedist a in quest i c asi deve valut are t ut t e le part i del c avo orale del bambino e il t ipo di morso, sia a riposo c he durant e l’at t o deglut it orio. È nec essario, per qualsiasi t rat t ament o e riabilit azione, avere uno spazio disponibile per il moviment o linguale, e quindi c orreggere le ossa. Le maloc c lusioni e le deglut izioni at ipic he sono infat t i un problema più c he alt ro sc helet ric o, non dent ale. L’oc c lusione è fort ement e influenzat a da fat t ori genet ic i, fat t ori funzionali e aliment ari. Nel primo c aso sono t ut t i fat t ori c he si eredit ano dai genit ori, per quant o riguarda la st rut t ura sc helet ric a. I fat t ori funzionali invec e sono legat i all’aliment azione e alle abit udini viziat e del bambino, c he sono c ause di peggiorament o o di innesc o della maloc c lusione. L’oc c lusione c oinvolge lo st udio di: · Element i dent ali (morfologia e angolazioni) · M usc oli mast ic at ori · St rut t ure sc helet ric he · Art ic olazione t emporo-mandibolare · M oviment i funzionali della mandibola La nost ra oc c lusione c ambia nell’arc o della vit a, va inc ont ro a modific azioni drast ic he e signific at ive, c omunque in generale ric ordiamoc i c he nasc iamo e moriamo senza dent i. SVILUP P O DE LLA DE NTIZIONE Si dic e c he l’uomo è et erodont e, c ioè bisogna dist inguere due t ermini: · Dentizio ne : sit uazione dinamic a, proc esso c he inizia c on la formazione della gemma dent aria e t ermina c on l’eruzione del dent e (proc esso di formazione dei dent i). È l’insieme dei proc essi c he presiedono a differenziazione, ac c resc iment o, eruzione di dent i dec idui o permanent i. - Dent izione dec idua, da 0 mesi a 3 anni (dent i primari o da lat t e) - Dent izione mist a, proc esso di formazione ed evoluzione dei nuovi dent i dent ro alle arc at e masc ellari - Dent izione permanent e, c he inizia e t ermina t ra i 6 e i 12 anni (dent i permanent i o sec ondari) · Dentatura : sit uazione st at ic a in c ui non si assist e ad alc una modific azione nel numero degli element i present i in arc at a (è c iò c he si vede ad oc c hio in boc c a ad un pazient e, quali dent i ha, quant i ne h a ) . È l’insieme dei dent i allineat i a formare le arc at e dec idua, mist a o permanent e. - Dent at ura dec idua, dai 6 mesi ai 6 anni - Dent at ura mist a, dai 6 anni ai 12 anni - Dent at ura permanent e, dai 12 anni in poi Lo sviluppo dei dent i deriva da t essut i ec t odermic i epit eliali per quant o riguarda lo smalt o, e t essut i mesodermic i per la polpa; la c orona è la prima part e del dent e c he si forma at t raverso la produzione di smalt o da part e di ameoblast i e di dent ina dagli odont oblast i. La radic e si forma invec e quando la c orona è già molt o progredit a e siamo prossimi all’eruzione. La c alc ific azione inizia molt o prec oc ement e e c ont inua lent ament e anc he dopo l’eruzione. L’eruzione del dent e è la fase t erminale dello sviluppo dei dent i; c oinc ide c on la fuoriusc it a degli element i dent ari nella c avit à orale in epoc a fisiologic ament e prest abilit a. Si verific a dopo la t ot ale formazione della c orona e quando è iniziat a quella della radic e; avviene per moviment o della c orona verso la sua sede definit iva. I l moviment o è ac c ompagnat o da dist ruzione del t essut o alveolare c he si t rova nella via di migrazione del dent e, ad opera degli ost eoc last i. L’eruzione non è c ont inua, ma alla fase at t iva si alt ernano periodi st azionari. I l proc esso si esaurisc e quando la c orona raggiunge il piano oc c lusale e si inc ont ra c on gli ant agonist i. La radic e c ont inua la sua c resc it a c he si c omplet a molt o t empo dopo l’eruzione della c orona. L’oc c lusione in dent at ura dec idua si valut a in base a: · R apport i t rasversali: l’ampiezza dell’arc at a superiore è maggiore di quella inferiore · R apport i ant eriori: la superfic ie palat ina degli inc isivi superiori art ic ola c on la superfic ie vest ibolare degli inferiori · Presenza di diast emi: t ra i dent i ant eriori, dest inat i ad aument are dal quart o anno, c he sono: - M esiale al c anino della arc at a superiore - Dist ale al c anino dell’arc at a inferiore La presenza di diast emi t ra gli inc isivi prima c he inizi il periodo di permut a permet t e una prognosi favorevole nei riguardi di un c orret t o allineament o dei dent i permanent i. I n assenza di diast emi è fac ile avere affollament o ant eriore · R apport i sagit t ali: t ra i c anini e i sec ondi molari A 3 anni le superfic i dist ali dei sec ondi molari superiori e inferiori c oinc idono; il c anino superiore, pur essendo in c ont at t o c on la part e prossimale della fac c ia vest ibolare del primo molare inferiore, c ont rae maggiori rapport i c on il c anino inferiore. A 6 anni per la mesializzazione della mandibola, la superfic ie dist ale del sec ondo molare inferiore si t rova spost at a in avant i rispet t o a quella del molare superiore, e i rapport i t ra i c anini variano di c onseguenza. I n dent at ura dec idua è raro t rovare rot azioni, versioni, affollament o, ma sono più frequent i alt re sit uazioni pat ologic he c ome: prognat ismo, progenismo, morso apert o, morso profondo, c ross-bit e mono o bilat erale c on deviazione della linea mediana. Lo sviluppo prevede diverse fasi: 1 . Fase prenatal e Durant e la vit a fet ale l’art ic olat o deve essere c onsiderat o nei t re t rimest ri della gest azione (i dent i dec idui si formano nel primo t remest re di gravidanza): · Primo t rimest re: rapport i c orret t i c on la mandibola post a più dist alment e rispet t o al masc ellare. · Sec ondo t rimest re: progenismo embrionale in c ui la mandibola è più mesiale del masc ellare superiore perc hé c ont emporaneament e all’unione delle lamine palat ine (se non si c hiudono danno origine ad una sc hisi) la mandibola c resc e in lunghezza, alt ezza e larghezza, per pot er ac c ogliere la lingua. La lingua si abbassa e permet t e in quest o modo ai proc essi palat ini di mut are la loro posizione da vert ic ale in orizzont ale. · Terzo t rimest re: rapport i c orret t i c ome nel primo t rimest re; il masc ellare superiore oc c lude sulla mandibola; manc a però la part e c he sovra oc c lude impedendo alla mandibola di c ompiere det erminat i moviment i. I n quest o c aso quindi è c hiusa ma si può muovere. 2 . Fase po st natal e I c usc inet t i gengivali dell’arc at a superiore sono a forma di ferro di c avallo, ment re quelli inferiori hanno una forma a U più ret t angolare. Sono ent rambi c arat t erizzat i da ispessiment o e depressioni, c he vanno ad indic are la posizione dei dent i dec idui sot t ost ant i. Per quant o riguarda i rapport i vert ic ali, le c rest e sono a c ont at t o o sono separat e da uno spazio più o meno est eso; Clinc h ha dimost rat o c he l’esist enza di uno spazio alveolare deve essere c onsiderat a normale, e a 3 anni in quest i sogget t i l’art ic olat o inc isivo è c orret t o; i bimbi c he non present ano spazio int ralveolare hanno a 3 anni una grave sopraoc c lusione inc isiva. Si parla di 3 anni perc hé è il moment o in c ui sono già nat i t ut t i i dent i di lat t e. Dalla nasc it a alla prima eruzione passano c irc a 6-7 mesi (+-2 mesi). Alla nasc it a la mandibola è in posizione dist ale rispet t o al masc ellare e nei set t ori lat erali i proc essi alveolari superiori sono sit uat i più vest ibolarment e agli inferiori. 3 . Decidua I nizia int orno ai 6 mesi (+-2) mesi e si c omplet a int orno ai 36 mesi; quest a fase è c arat t erizzat a d a : una grande quant it à di c resc it a; un’immat urit à morfologic a di t ut t e le c omponent i sc helet ric he (> mandibola e ATM ); labilit à evolut iva t ale c he qualsiasi fat t ore int ervenga nella c resc it a è in grado di modific are lo sviluppo; not evole adat t abilit à del c omplesso dent o-maxillo-fac c iale (il bambino c he si met t e il dit o in boc c a modific a il palat o e i dent i, e si avrà quindi un palat o adat t at o al dit o). Tut t o c iò c he il bambino fa influisc e sull’art ic olazione t emporo-mandibolare. L’eruzione del primo dent e dec iduo è int orno ai 6 mesi (+-2) ment re l’eruzione del primo dent e permanent e è int orno ai 6 anni. La sequenza di eruzione: · 6 mesi: inc isivi inferiori · 10 mesi: inc isivi c ent rali superiori · 11 mesi: inc isivi lat erali superiori · 13 mesi: inc isivi lat erali inferiori · 16 mesi: primi molari · 20 mesi: c anini · 24 mesi: i sec ondi molari inferiori · 30 mesi: sec ondi molari superiori La dent at ura di lat t e si c hiama anc he c aduc a o dec idua. Dai 36 mesi fino ai 6 anni si ha il periodo int ert ransizionale, in c ui si ha il riassorbiment o dent ale, per riassorbiment o della radic e e quindi per lasc iare post o ai dent i permanent e. I dent i di lat t e sono 20 a differenza di quelli permanent i c h e sono 32: c i sono 8 inc isivi, 4 c anini e 8 molari. Ci sono 3 c lassi funzionali (manc ano i premolari): inc isivi a forma di sc alpello, c anini di forma appunt it a (c he hanno la funzione di lac erare) e molari c on ampia superfic ie oc c lusale (c he hanno la funzione di t rit urale). Le c arat t erist ic he sono: · I primi ad erompere sono i dent i dell’arc at a inferiore · Sono c irc a 1/3 più pic c oli dei permanent i · C’è il salt o del c anino · I molari sono sost it ut i da premolari · I l c olore è bianc o lat t esc ent e per ridot t o spessore e maggiore opac it à dello smalt o. Di smalt o ne esist ono due t onalit à: uno più c hiaro e uno più sc uro. I l c olore è quindi dat o dalla dent ina, c he ha c olore vero e c he si vede sot t o allo smalt o. I dent i dec idui hanno: · M inore resist enza dello smalt o · M aggiore permeabilit à · M aggiore predisposizione ai proc essi c ariosi: sono peric olosi perc hé se non c ’è il dent e, l’osso alveolare si rimodella e gli alveoli si c hiudono dando meno spazio poi alla c resc it a dei dent i fut uri · I nc isivi e c anini sono più pic c oli dei permanent i · I molari hanno dimensioni maggiori o al massimo uguali a quelle dei premolari · Hanno forma t ozza c on int erruzione brusc a a livello del c ollet t o · Non c ’è punt o di c ont at t o ma superfic ie di c ont at t o (il punt o di c ont at t o è fondament ale perc hé impedisc e al c ibo di ent rare, è un fat t ore di prot ezione; nei bambini c i sono t ant i diast emi invec e per mant enere più spazio per la c resc it a dei dent i permanent i; quest o però fa sì c he i c ibi fibrosi ent rino t ra un dent e e l’alt ro e può port are a c arie c he dissolvono lo smalt o) L’abrasione fisiologic a è int orno ai 4 anni soprat t ut t o ed è dovut a al bruxismo, giust ific at o dall’immat urit à morfologic a delle c omponent i sc helet ric he e art ic olari. I moviment i rot at ori della mandibola promuovono il rimodellament o e lo sviluppo dell’ATM per t rovare una st abilit à oc c lusale c he si raggiunge dopo l’eruzione dei primi molari permanent i. Dopo quest a eruzione, il bruxismo è una parafunzione pat ologic a. P erco rso di eruzio ne : le gemme dei dec idui sono posizionat e sulla sommit à della c rest a ossea e quindi il perc orso è breve, rarament e c i sono mal posizioni dent ali. Diffic ilment e i dent i dec idui sono quindi mal posizionat i o c i sono delle rot azioni e vest ibolarizzazioni, a meno c he non c i sia una parafunzione del bambino. I dent i dec idui vanno inc ont ro ad una fase di formazione e una di riassorbiment o; quando nasc e c ’è solo la c orona, la formazione c omplet a è suc c essiva (gli inc isivi nasc ono a 6 anni ma la radic e c ont inua a svilupparsi e c resc ere per alt ri 2 anni). Così vale anc he per il riassorbiment o, c ioè la radic e inizia a riassorbirsi c irc a 2 o 3 anni prima della permut a (il riassorbiment o dell’inc isivo inizia int orno ai 4 anni e il c ambiament o si ha int orno ai 6- 7). La permut a avviene: · I nc isivi 7 anni · I nc isivi sec ondari 8 anni · Canini 11 anni · M olari 10-12 anni Per valut are la c hiusura si devono vedere i rapport i t ra gli inc isivi, t ra i c anini e t ra i molari; si devono valut are: overjet e overbit e, diast emi, superfic i di c ont at t o, forma delle arc at e (semic irc olari) e rapport i int rerinc isivi, int erc anini e int ermolari. Tut t o quest o influisc e poi sulla pronunc ia dei fonemi. I n dent at ura dec idua c i sono sc arso overjet e overbit e, perc hé l’impiant o è quasi perpendic olare rispet t o alle basi ossee; invec e nei permanent i sarà in ec c esso. Sono due paramet ri c he si riferisc ono agli inc isivi, al loro rapport o; overjet è la sovrapposizione in senso orizzont ale dei margini inc isivi (nel bambino 1mm, nell’adult o 2,5 mm); l’overbit e è la sovrapposizione in senso vert ic ale dei margini inc isivi (nel bambino 1mm). Fac endo passare una linea t ra l’apic e del dent e e la c uspide, l’angolo è piat t o di 180° ; nella permanent e sic c ome si inc linano l’angolo è di c irc a 130° (vest ibolarizzazione dei dent i superiori per t rovare spazio). L’overbit e ideale c e l’ha il 19% dei bambini; il 37% ha un overbit e ridot t o; il 24% ha un morso apert o. L’overjet ideale c e l’ha il 28% dei bambini, ment re il 72% c e l’ha aument at o per alt erazioni (non sono dent ali ma soprat t ut t o sc helet ric he). Esist ono diast emi t ra i dent i ant eriori dest inat i ad aument are dal quart o anno; se sono present i solo nella regione c anina si parla di Primat e Spac es di B aume. Sono ut ili perc hé sono una riserva di spazio. Q uest i t ra i c anini però sono pat ologic i perc hé sono dovut i ad un ec c esso di spint a linguale. I diast emi t ra gli inc isivi mi dà una prognosi favorevole per il suc c essivo allineament o dei permanent i; se c ’è assenza di diast emi si inc orrerà sic urament e un affollament o ant eriore, un affollament o dent ale, perc hé i dent i permanent i non hanno spazio. I diast emi generalizzat i sono nei 2/3 dei bambini; il 3% ha un’assenza di diast emi. Durant e i primi anni di vit a c ont emporaneament e all’eruzione dei dent i si osserva un aument o della dimensione delle arc at e dent arie. Le arc at e possono essere arrot ondat e e semic irc olari, c ompat ibili t ra di loro. A 6 mesi il bambino ha l’eruzione degli inc isi inferiori ma negli alveoli present a già t ut t e le c orone format e, senza radic i, e i primi abbozzi di formazione dei dent i permanent i. La mineralizzazione del dent e inizia in gravidanza e quindi è nec essario c he la mamma abbia un apport o c orret t o di vit amine, c alc io, fosforo e t ut t e le sost anze nec essarie ad un c orret t o sviluppo; in c aso di c arenze di sost anze della mamma, i dent i del bambino saranno più fragili, deboli e sogget t i a c arie, sia quelli dec idui c he quelli permanent i. Ovviament e, anc he l’aliment azione del bambino è fondament ale per non avere c arenze. A 3 anni posso valut are quello c he è il rapport o molare, t ra i sec ondi molaret t i di lat t e. I n dent at ura dec idua il rapport o molare sagit t ale è desc rit t o in t ermini di relazione t ra i piani t erminali, c ioè le superfic i dist ali dei sec ondi molaret t i dec idui masc ellari e mandibolari. I l piano t erminale c oinc ident e vuol dire c he l’oc c lusione va bene. Se c ’è un piano t erminale c on gradino mesiale, vuol dire c he la mandibola st a andando t roppo avant i (va bene a 6 anni, non a 3), vuol dire c he il bambino avrà un prognat ismo, una t erza c lasse sc helet ric a. Se invec e c ’è un gradino dist ale, vuol dire c he il masc ellare st a c resc endo t roppo rispet t o alla mandibola. Q uindi già a 3 anni possiamo ipot izzare una maloc c lusione e quindi possiamo ipot izzare un piano di t rat t ament o riabilit at ivo e ort odont ic o, ovviament e aspet t ando l’et à in c ui il bambino sarà c ollaborant e. Solo il 29% dei bambini ha un piano t erminale c oinc ident e; possibilit à di rec upero c e l’hanno quei bambini c he hanno un mesiale di 1 mm (42%); quando il mesiale è > di 1 mm (19%) allora va t enut o sot t o c ont rollo soprat t ut t o per le abit udini viziat e; il gradino dist ale è nel 10% dei c asi. A 6 anni la mandibola ot t iene la st abilit à, si port a in avant i e fa nasc ere i primi molari permanent i. Una c osa da valut are è il rapport o c anino: il c anino superiore deve sempre art ic olare dist alment e rispet t o all’inferiore, e quest o si c hiama c hiave di oc c lusione. A 3 anni devo avere: piano t erminale c oinc ident e, c anino superiore c he prende rapport o c on quasi t ut t a la superfic ie del c anino inferiore, anc he se prende rapport o c on la part e prossimale della fac c ia vest ibolare del primo molare. A 6 anni devo avere: la superfic ie dist ale del sec ondo molare in avant i rispet t o a quella del molare superiore, piano t erminale c on gradino mesiale e il c anino più spost at o, meno a c ont at t o c on quello inferiore. La c uspide del c anino superiore c asc a a met à t ra il c anino inferiore e il primo molaret t o di lat t e inferiore. Tra i 4 e i 6 anni abbiamo la mandibola c he si mesializza. È raro t rovare: affollament i, rot azioni, versioni. È invec e frequent e t rovare: progenismo, prognat ismo, morso apert o, morso profondo, c oss-bit e mono o bilat erale, deviazione della linea mediana. I dent i quando erompono c resc ono fino a c he non t rovano l’ant agonist a, c ioè quando t rovano un c ont at t o c on quelli superiori (suc c ede anc he c on abit udini viziat e c ome il t enere in boc c a ogget t i e mast ic are la penna). Q uando non c ’è punt o di c ont at t o i dent i dell’arc at a inferiore si allungano fino a c he non hanno il punt o di c ont at t o, c he può essere dat o dal palat o e quest o dà dolore al bambino. Per fare un t rat t ament o ort odont ic o prec oc e, il bambino deve essere c ollaborant e. Si esegue in c aso di c lasse t re, c ioè c on il morso rovesc iat o, c on i dent i inferiori c he c hiudono sopra agli inferiori e la lingua bassa e pic c ola perc hé manc a spazio (si ut ilizza t erapia mio funzionale e apparec c hi ort odont ic i); lat ero-deviazioni (morso c roc iat o c he port a anc he anomalie fac c iali sc helet ric he); per eliminare abit udini viziat e; apnee ost rut t ive not t urne (allargare il palat o per permet t ere di respirare). 4 . Mista Dall’eruzione del primo dent e permanent e, a 6 anni, all’esfoliazione dell’ult imo dent e dec iduo; periodo dai 6 anni ai 12 anni. I l primo dent e c he nasc e è il primo molare permanent e, c he st a diet ro al molaret t o da lat t e. Ci sono t re fasi: 1. Prec oc e, primo st adio: permut a dai 6 agli 8 anni: dent izione mist a 1, dove si c ambiano gli 8 inc isivi 2. St at ic a, sec ondo st adio: dent izione mist a st at ic a int ert ransizionale dagli 8 ai 10 anni in c ui non suc c ede nient e 3. Tardiva, t erzo st adio: permut a dai 10 ai 12 anni: dent izione mist a 2, dove si c ambiano c anini, e si met t ono primi e sec ondi premolari e sec ondi molari permanent i Perc hé c i sia una permut a favorevole deve esserc i: · R apport o favorevole t ra dimensioni del dec iduo e del permanent e · Spazi c he separano i dec idui · Aument o della dist anza int erc anina · Spost ament o più labiale degli inc isivi permanent i rispet t o ai dec idui · A c he et à nasc ono i dent i permanent i? · M olari inferiori, superiori e inc isivi c ent rali inferiori: 6-7 anni · I nc isivi c ent rali superiori e lat erali inferiori: 7-8 anni · I nc isivi lat erali superiori: 8-9 anni · Canini inferiori, primi premolari superiori e inferiori: 10-11 anni · Canini superiori, sec ondi premolari superiori e inferiori: 11-12 anni · Sec ondi molari inferiori e superiori: 12-13 anni · Terzi molari inferiori e superiori: 18 anni · Nelle bambine c ’è un ant ic ipo di 3-12 mesi rispet t o ai masc hi. · Oc c lusione fisiologic a in dent at ura mist a: · Eruzione primi molari permanent i: hanno il c ompit o di mant enere l’alt ezza vert ic ale durant e t ut t o il periodo di passaggio dalla dent at ura dec idua alla permanent e · Eruzione degli inc isivi c ent rali e lat erali inferiori o superiori · Aument o di dist anza int erc anina inferiore · Tipic a disposizione a vent aglio degli inc isivi lat erali superiori (ugly duc king di broadbent ) · Spost ament o più labiale degli inc isivi permanent i rispet t o ai dec idui Presenza di diast ema t ra inc isivi c ent rali superiori: è un diast ema ut ile non dovut o ad un frenulo pat ologic o ma è una riserva di spazio per gli inc isivi lat erali; normalment e si c hiude dopo l’eruzione degli inc isivi lat erali e dei c anini I n dent at ura dec idua non si t oglie mai un frenulo anc he se molt o grande, perc hé poi si riduc e fisiologic ament e c on la c resc it a. Si valut a se t oglierlo in dent at ura permanent e. Se il diast ema non si c hiude può essere: · I nc isivi lat erali t roppo pic c oli · Agenesia dei lat erali: non si forma la gemma, ed è una c osa genet ic a ed eredit aria · Frenulo labiale pat ologic o: quando si t ira il frenulo (c ost it uit o da fibre c he si met t ono nello spazio t ra un dent e e l’alt ro), si isc hemizza, c ioè divent a bianc o. Q uest a manovra si c hiama t est di B lanc he. Se il frenulo risult a pat ologic o si fa l’int ervent o; in realt à sono poc hissimi i c asi rispet t o ai diast emi c he c i sono. · Ec c essiva inc linazione linguale degli inc isivi lat erali Nel periodo di t ransizione, fase di riposo, t ra 8 e 10 anni si iniziano ad avere i riassorbiment i dei set t ori lat erali e delle radic i, permet t endo la c resc it a del dent e permanent e. G li inc isivi lat erali ac quist ano spazio in arc at a per lo spost ament o dist ale della c orona del c anino, assumendo la posizione del brut t o anat roc c olo. I l c anino permanent e si fa post o t ra inc isivi e c anini di lat t e, c onsumando la radic e del c anino di lat t e, andando a pigiare sulla radic e dell’inc isivo lat erale: fac endo quest o la c orona si spost a in avant i, assumendo la posizione del brut t o anat roc c olo. Se il c anino non riesc e a fare quest o proc esso rimane inc luso, non erompe spont aneament e e quindi è nec essaria la c hirurgia. Nella mist a t ardiva dai 10 ai 12-13 anni si ha la prima fase in c ui erompono: c anini mandibolari, primi premolari mandibolari e masc ellari; e la sec onda fase in c ui erompono: sec ondi premolari mandibolari e masc ellari e i c anini masc ellari. Passano 8 mesi t ra la prima e la sec onda fase. E SPACE: defic it dimensionale t ra sec ondo molare dec iduo e sec ondo premolare permanent e. Fat t ori responsabili della perdit a di spazio: c arie, perdit a prec oc e dei c anini dec idui, anc hilosi dei dent i dec idui, riassorbiment o minant e (il sest o non nasc e drit t o ma si inc lina port andosi sot t o al quint o, e di c onseguenza mangia lo spazio). I l sec ondo molare permanent e non ha signific at o nella formazione delle arc at e perc hé erompe verso i 12 anni; se nasc e prima però pot rebbe essere un problema perc hé si ha una rapida mesializzazione del primo molare permanent e c he oc c uperà buona part e dell’E spac e. CLASSIFICAZIONE DI ANGLE DE LLA DE NTATUR A P E R MANE NTE Si basa sull’osservazione dei rapport i purament e mec c anic i t ra i primi molari e i c anini permanent i. È basat a sui rapport i misio-dist ali dei dent i sulle due arc at e. I n c ondizioni normali: · I l sest o è in avant i di mezza c uspide rispet t o al primo molare superiore · I l c anino deve avere l’apic e a met à della superfic ie dist ale del c anino e quella mesiale del primo molare, inferiori 1. P rima Cl asse 2. Seco nda Cl asse : il solc o mesio-vest ibolare del primo molare inferire si t rova post eriorment e alla c uspide mesio-vest ibolare del primo molare superiore. La c uspide del c anino superiore oc c lude in posizione più avanzat a rispet t o a quella del c anino inferiore. Aument ano overjet e overbit e. Prevede due sot t oc lassi: · La prima divisione: inc isivi c ent rali e lat erali superiori molt o impegnat i in fuori, inc linat i vest ibolarment e c on aument o dell’overjet . · La sec onda divisione: gli inc isivi c ent rali sono inc linat i verso l’int erno e i lat erali verso l’est erno, c on aument o dell’overbit e. I n ent rambi i c asi c ’è un morso profondo perc hé non c ’è più il c ont at t o normale dei dent i ma il c ont at t o è nel palat o. La differenza: i dent i della sec onda divisione bloc c at o i moviment i c orret t i dell’ATM . Q uando l’overjet è superiore a 4 mm in dent at ura permanent e, è un’indic azione assolut a (linee guida minist eriali) a fare t rat t ament o ort odont ic o (quando il pazient e c ade, la prima c osa c he sbat t e sono i dent i). Nella sec onda c lasse c ’è un aument o dell’overbit e. 3. Terza Cl asse : il solc o mesio-vest ibolare del primo molare inferiore si t rova ant eriorment e alla c uspide mesio-vest ibolare del primo molare superiore. I l c anino inferiore è in posizione più mesiale rispet t o al superiore. I l sest o art ic ola c on i premolari e gli inc isivi inferiori sono davant i ai superiori. È una c lasse sc helet ric a e quindi c hirurgic a, ma c on l’ort odonzia si danno degli aiut i, una buona oc c lusione. LE MALOCCLUSIONI · L’oc c lusione normale si ha nel 23% delle persone. · La maloc c lusione di prima c lasse è il 53% , dovut a soprat t ut t o a: affollament o, morso inverso lat erale, apert o e profondo. · La maloc c lusione di sec onda c lasse è il 21%. · La maloc c lusione di t erza c lasse è il 3%. L’oc c lusione è import ant e perc hé la posizione della mandibola c ondiziona la posizione c ervic o- sc apolare; t ut t o si va quindi a riperc uot ere sull’asse post urale. Ut ilizzando la st abilomet ria: 1. Prima c lasse: baric ent ro nel c ent ro del piede 2. Sec onda c lasse: c ome se avesse il peso c he lo t ira verso il basso, il baric ent ro si t rova all’est erno; per avere una buona posizione c i sono degli adat t ament i c he si manifest ano c ome c ifosi e lordosi 3. Terza c lasse: la t est a st a in iperest ensione, c on baric ent ro fuori MALOCCLUSIONI DI P R IMA CLASSE · Affo l l amento : è la c osa più frequent e c he si rit rova. È responsabile della maggior part e delle maloc c lusioni di prima c lasse. È c ausat o da manc anza di spazio sulle arc at e. Può essere c ausat o da: rapport o anomalo t ra dimensioni dei dent i e quella delle arc at e; perdit a di spazio per presenza di c arie, int erposizioni c he riduc ono le dimensioni dei dec idui, mesializzazione dei molari, perdit a prec oc e del molare dec iduo soprat t ut t o del sec ondo. Si t rat t a c on t erapia mio funzionale e ort odont ic a. · Mo rso incro ciato : può int eressare un singolo element o, un singolo set t ore (ant eriore) o ent rambi o i lat erali; si può avere: orient ament o sfavorevole delle gemme, manc anza di spazio, persist enza abnorme del dec iduo c orrispondent e. I l monolat erale è indic azione a t rat t ament o prec oc e perc hé è peggiore rispet t o al bilat erale per ec c essivo sforzo dell’ATM . Se int eressa il set t ore ant eriore: può arrivare a simulare una t erza c lasse dent ale e sc helet ric a perc hé in alc uni c asi la mandibola è c ost ret t a in una posizione forzat ament e avanzat a. Se int eressa ent rambi i set t ori lat erali: è dovut o ad una c ont razione marc at a del masc ellare superiore c ome nel c aso del respirat ore orale. · Deviazio ne del l a l inea mediana · Mo rso aperto : da spint a linguale, c he si riapre se t rat t at o perc hé la lingua c ont inua il suo moviment o. La beanza può essere anc he solo lat erale: in dent at ura dec idua può dipendere dall’uso del c iuc c io, ment re in mist a e permanent e è la lingua c he int erponendosi t ra le arc at e impedisc e la normale c hiusura e sviluppo dell’osso alveolare. E ZIOLOGIA DE LLE MALOCCLUSIONI Le maloc c lusioni possono essere pre-nat ali eredit arie, c ongenit e (da influssi endout erini o t raumat ismi), filogenet ic he; possono essere anc he c ause post -nat ali generali o c ost it uzionali c ome le dist rofic he (alt erazione del met abolismo c alc io-fosforo e della c ost ruzione delle ossa masc ellari) e le funzionali (dat e da respirazione orale, fonazione, deglut izione at ipic a, abit udini viziat e e anomalie musc olari). Le c ause loc ali possono essere: perdit a prec oc e dei dent i dec idui o permanent i; agenesia e dist urbi della permut a; anomala posizione di germi; differenza t ra et à ossea e dent aria; varie c ome t umori, infezioni, irradiazioni, t raumi, c ist i, ost eomi, soprannumerari. LE CAUSE P R E -NATALI Condizione indispensabile è c he si manifest i il problema nello st esso nuc leo familiare. Sono frequent i e fanno part e del pat rimonio c romosomic o del pazient e; si può avere: · Adononzia t ot ale · Agenesia di uno o più dent i · Dent i soprannumerari · Anomalie dent ali · Anomalie di posizione · I poplasie · Diast emi · Disgnazie sagit t ali c he port ano a d anomalie di sec onda o t erza c lasse · Prot rusione bi masc ellare · I poplasia della mandibola · At resia masc ellare · Palat o ogivale c on viso st ret t o · Anomalie d’inserzione di frenuli Tra i dist urbi primit ivi della c resc it a si t rovano le aberrazioni c romosomic he, c he fanno sì c he si perda il modello genet ic o di c resc it a prendendone uno diverso, c he è quello della sindrome. Tut t e le sindromi sc ompaginano la modulazione della c resc it a c ioè si perdono e alt erano t empi e modelli di c resc it a e il loro c oordinament o. I fat t ori di c resc it a non più c oordinat i dalla t rac c ia genet ic a parent ale si esprimono seguendo una via preferenziale, sempre la st essa nella st essa sindrome. Q uando c i sono sindromi si ha un quadro simile in t ut t i i sogget t i: lassit à legament osa ed ipot onia musc olare generalizzat a. Le labbra superiore e inferiore present ano a sec onda della sindrome un ipot ono o un ipert ono c he c rea la fac ies t ipic a della sindrome. I musc oli c oinvolt i sono l’orbic olare delle labbra, i mimic i, il masset ere, il t emporale e lo zigomat ic o. Si rit rovano anc he ipot onia linguale e pt osi linguale. Tut t e le sindromi hanno c ome c arat t erist ic a una c lasse sc helet ric a esasperat a c on alt erazione dell’osso e anc he della funzione. Alc une c arat t erist ic he: · Sec onda o t erza c lasse sc helet ric a grave · M orso apert o o morso c opert o ec c essivi · Cross bit e ma spesso morso a forbic e · Overbit e e overjet esasperat i · Vest ibolo versione o linguoversione degli inc isivi aggravat i Le alt erazioni sc helet ric he sono molt o più esasperat e e grave rispet t o a individui non sindromic i c on lo st esso t ipo di maloc c lusione. · Nella sindrome di Down c ’è mac roglossia, ipot onia linguale e pt osi linguale; non si t rat t a in realt à di mac roglossia ma di ipot onia, una lingua c he si allarga ed esc e fuori dalla boc c a e inolt re c he non t rova spazio nella boc c a. È una lingua molt o più grande rispet t o alla sc at ola c ranic a e alla c avit à orale del bambino (c ont enut o > c ont enent e). La post ura linguale avanzat a port a a: ipoplasia masc ellare e palat o ogivale; ipoplasia sagit t ale del t erzo medio della fac c ia; profilo piat t o; disgnazia mandibolare; oc c ipit e piat t o. Tut t e quest e c arat t erist ic he sono t ipic he della sindrome. C’è un’ipoplasia del masc ellare dovut a al fat t o c he l’oc c ipit ale non c resc e e non spost a in avant i lo sfenoide e di c onseguenza neanc he il masc ellare (c osa c he suc c ede nello sviluppo normale). È import ant e sapere quest e c ose perc hé quando si ist aura una t erapia miofunzionale prec oc e si riesc e a dare un t ono alla musc olat ura evit ando c he si abbiano problemi musc olari sec ondari; la t erapia deve essere iniziat a subit o anc he verso i 4-5 mesi di et à, at t ivando la musc olat ura c he non rimane ipot onic a ma dà dei c ompensi. · Nella sindrome di Prader Willi si hanno i bambini Floppy: quando devono iniziare a c amminare non lo fanno perc hé l’ipot onia musc olare è generalizzat a, c ome se avessero un esauriment o. C’è l’assenza di un brac c io lungo del c romosoma 15 pat erno; c ’è un diamet ro bi pariet ale st ret t o, oc c hi a mandorla e la boc c a a V rovesc iat a. Q uest i pazient i hanno un’alt ezza fac c iale post eriore e ant eriore ridot t a, un diamet ro bipariet ale minore, una lunghezza masc ellare e mandibolare minore; in generale t ut t i i paramet ri della c resc it a sono ridot t i rispet t o ad un bambino normale. · La sindrome di R ieger è c arat t erizzat a da un’ipoplasia del t erzo medio della fac c ia, c he port a c ome c onseguenza una mandibola più grande. È una aut osomic a dominant e per mut azione di diversi geni. La masc ella è molt o pic c ola ment re la mandibola sembra più grande: in realt à la mandibola c resc e normale ment re il masc ellare c resc e poc o; la lingua in quest o c aso spinge in avant i la mandibola e si t rova sul paviment o, spinge sui dent i. M anc ano anc he numerosi element i dent ali. · Nella displasia ec t odermic a manc ano t ant i element i dent ali sia della serie dec idua c he di quella permanent e, e i bambini hanno una c ut e e dei c apelli molt o sot t ili, fragili. Ovviament e present ano prot rusione linguale perc hé manc a la barriera dat a dai dent i, c on poi problemi di pronunc ia dei fonemi. · Nella disost osi c leidoc ranic a, una sindrome aut osomic a dominant e, si hanno: bozze front ali prominent i, presenza di soprannumerari ed inc lusi, permanenza dei dec idui, masc ellare ipoplast ic o, palat o ogivale, difet t i dello smalt o, mandibola grande e appunt it a, andament o delle spalle c he non sono del t ut t o sviluppo (danni ad alt re st rut t ure sc helet ric he c ome ipoplasia o aplasia della c lavic ola). Si parla di segno del burat t ino perc hé non avendo le c lavic ole, le spalle si c hiudono ec c essivament e in avant i. I n quest a sindrome il c ognit ivo e il quozient e int ellet t ivo sono nella norma; la riabilit azione può essere fat t a ma c omunque non è del t ut t o ot t imale perc hé l’ipoplasia c ’è e lo spazio anc he di moviment o della lingua è ridot t o (difet t o di pronunc ia dei fonemi). · Si possono t rovare anc he delle anomalie e asimmet rie sc helet ric he, c on un danno al primo arc o brac hiale di t ipo malformat ivo. I n quest o c aso si avrà l’iposviluppo dell’orec c hio e un ipoplasia del masc ellare. Si int erviene c on c hirurgia maxillo-fac c iale. I l rapport o eredit ario è c ost ant e per: progenismo mandibolare, sec onda c lasse, morsi profondi sc helet ric i. LE CAUSE CONGE NITE Si ac quisisc ono durant e la vit a int raut erina soprat t ut t o durant e l’organogenesi ent ro i primi 60 giorni di gest azione. M olt e anomalie sono anc he inc ompat ibili c on la vit a (c ome per esempio la rosolia). Come c ause t roviamo: infezioni, farmac i assunt i, problemi met abolic i o ormonali della madre, t raumat ismi (soprat t ut t o durant e il part o, in c aso di present azione podalic a, c on il risc hio c he si danneggi ATM e il c ondilo mandibolare o i t ronc hi nervosi); le ipoplasie mandibolari o asimmet rie dei masc ellari possono essere c ausat i anc he dalla pressione eserc it at a dagli art i del bambino o dalle briglie amniot ic he. LE CAUSE DISTR OFICHE Sono rac hit ismo, malat t ie endoc rine e c arenze aliment ari. L’osso è più debole e non si sviluppa bene, e sono t ut t e malat t ie c he hanno a c he fare c on il met abolismo del c alc io-fosforo, soprat t ut t o malat t ie a c aric o di t iroide e parat iroidi. Le c arenze princ ipali in gravidanza: ac ido folic o (labiopalat osc hisi). I l rac hit ismo esist e in più t ipi: vit amina D dipendent e (vuol dire c he c on inc rement o della vit amina D si guarisc e; viene prodot t a per esposizione al sole per at t ivazione del prec ursore); XLH o rac hit ismo vit amina D resist ent e (una pat ologia X - linked), in c ui viene meno la funzione della vit amina D c he fa riassorbire i fosfat i, c on aument o della fosfat uria e alt erat a mineralizzazione ossea; avremo quindi nelle zone di osso sot t opost e ai c aric hi delle alt erazioni sc helet ric he (soprat t ut t o le gambe, infat t i i bambini sono bassi; anomalie di posizione sc helet ric he c on deformazione di femore, t ibia e perone; anomalie delle ossa masc ellari). Si può vedere una differenza di densit à ossea c on le radiografie. LE CAUSE FUNZIONALI Sono quelle c he port ano ad un’anomala dist ribuzione delle sollec it azioni c he agisc ono sulle ossa masc ellari e sui dent i nel c orso delle funzioni orali fisiologic he. Ognuna di quest e può port are ad un’alt ra, si parla di abit udine. L’abit udine è una prat ic a ac quisit a in seguit o alla ripet izione frequent e di uno st esso at t o; c i sono abit udini fisiologic he (respirazione, deglut izione, fonazione e mast ic azione) e non fisiologic he o parafunzionali (vizi c he il bambino c ont rae in prima infanzia: suzione del dit o, del c iuc c io, del labbro inferiore, la deglut izione at ipic a e la respirazione orale). Q uest e abit udini viziat e del bambino se non int errot t e prec oc ement e port ano ad una serie di maloc c lusioni. Sono probabilment e il più import ant e fat t ore in grado di modific are lo sviluppo fisiologic o dell’apparat o st omat ognat ic o. Agisc ono c ausando squilibri t ra le forze musc olari orali e periorali c omport ando una deformazione dent o-sc helet ric a c he avrà riperc ussioni dipendent i da: t ipologia di c resc it a, di abit udine viziat a e t empo di azione dell’abit udine. I l persist ere dell’abit udine viziat a port a al falliment o di una t erapia ort odont ic a. Sulle nost re ossa c i sono i luoghi di c resc it a dat i da t essut i molli, c ioè i musc oli e i vasi sanguigni. Se manc a l’at t ivazione musc olare e il moviment o c he c rea aument o di vasc olarizzazione, allora l’osso non c resc e c ome dovrebbe. I danni nei pazient i non sono mai uguali, quest o perc hé int ant o abbiamo una genet ic a diversa, c ioè bambini c he hanno già una predisposizione ad una maloc c lusione, c on det erminat e abit udini il danno sarà assolut ament e peggiore. I l danno peggiore anc he dalla forza c he si applic a nell’abit udine, per esempio nella suzione del dit o, e quindi ad una forza maggiore c orrisponde una st imolazione e c ont razione musc olare maggiore. Q uindi l’abit udine viziat a può essere c ausa della maloc c lusione oppure fat t ore aggravant e della maloc c lusione e c onseguenza della dismorfosi, e c omunque int erferisc e c on la c resc it a. Se l’abit udine si inst aura prec oc ement e ha maggiore probabilit à di modific are il modello di ac c resc iment o; se vengono eliminat i ent ro i 3 anni allora si ha un’aut oc orrezione spont anea (ovviament e è più fac ile eliminare una suzione del dit o rispet t o ad una deglut izione at ipic a c he nec essit a di riabilit azione). Cl assificazio ne ezio l o g ica: · I st int ive: suzione fisiologic a e funzionale · Appagant e: suc c hiament o di dit o o c iuc c io · Di nec essit à: respirazione orale, per esempio in bambino c on ipert rofia adenoidea e t onsillare e infezioni frequent i delle VAS · Congenit e: frenulo linguale c ort o, in c ui la lingua st a in basso perc hé non è possibile elevarla più di t ant o · I l t ipo di allat t ament o è un fat t ore c he predispone alla c omparsa di vizio orale e c ondiziona: · Deglut izione · Sviluppo musc olare · Sviluppo c ranio-fac c iale · Sviluppo delle vie aeree · I nsorgenza di suzioni non nut rit ive (SNN) Un bambino allat t at o al seno t iene in boc c a c apezzolo e fa un’azione di spremit ura ut ilizzando un sigillo labiale ermet ic o (in modo da c reare una pressione aspirat iva); il bambino respira sic urament e c on il naso e quindi fa ampliare i seni masc ellari, allargando t ut t o il massic c io fac c iale c on una c resc it a armonic a (espandendosi, anc he le arc at e zigomat ic he si espandono e si formano). LE ABITUDINI VIZIATE Nel c orso del normale proc esso evolut ivo possono inserirsi una serie di fat t ori di dist urbo, c ome deglut izione at ipic a, respirazione orale, e suzione di dit o, c iuc c io o labbro inferiore; quest e si definisc ono abit udini viziat e. Sono una serie di c omport ament i e di at t eggiament i c he i bambini assumono nei primi anni di vit a e sono probabilment e il più import ant e fat t ore in grado di modific are lo sviluppo dell’apparat o st omat ognat ic o di c ui le funzioni princ ipali sono la funzione mast ic at oria, la funzione respirat oria e la fonesi , ment re funzioni sec ondarie ma c omunque import ant i dal punt o di vist a psic ologic o sono la funzione est et ic a, mimic a e post urale. I n alc uni c asi l ‟abit udine viziat a è c hiarament e fat t ore et iologic o della maloc c lusione, in alt ri c asi è c onseguenza delle dismorfosi e ne divent a fat t ore aggravant e. Le maloc c lusioni d ‟alt ra part e possono evolvere in vere e proprie disgnazie c on deformazioni masc ellari e gravi t urbe fonet ic he. I l persist ere di un’abit udine viziat a port erà al falliment o di una t erapia ort odont ic a. LA SUZIONE Può essere: · Del dit o (pollic e, indic e e medio c on palmo verso il ment o o verso l’est erno) · Suc c hiot t o o c iuc c io (oc c upando solo 25 mm della c avit à orale non c oinvolge i molari) · Ogget t o t radizionale (penne, gioc at t oli, st offe) · Labbro superiore o inferiore I l riflesso di suzione è import ant e e già present e alla 24esima set t imana di gest azione. La suzione non nut rit iva rappresent a un vero e proprio piac ere per il bambino, regola la produzione di serot onina favorendo la c alma, rilassa e fac ilit a il sonno e riduc e il risc hio di SI DS durant e il sonno. Lo spot palat ino dove pic c hia la lingua durant e la deglut izione present a dei mec c anoc et t ori c he sono in rapport o c on il SNC, in part ic olare c on la via adrenergic a c he libera serot onina. Ec c o perc hé il bambino in molt i moment i met t e il dit o o il c iuc c io in boc c a, favorendo la c alma e il sonno. La suzione non nut rit iva è quindi qualc osa di c ui i bambini hanno bisogno; è meglio dare il c iuc c io rispet t o al dit o perc hé il c iuc c io è più fac ile da t ogliere ent ro i 3 anni. L’80% dei bambini allat t at i art ific ialment e present ano la suzione non nut rit iva, ment re l’88% di quelli allat t at i al seno non la present a. B ambini a c ui non è c onsent it o un ac c esso senza rest rizioni al seno possono soddisfare quest o ist int o e urgent e bisogno di suc c hiare prolungando l’uso del suc c hiot t o o il suc c hiament o del dit o. SUZIONE DIGITALE O DE L SUCCHIOTTO Q uest a abit udine è t ranquillament e ac c et t at a nel lat t ant e e c onsiderat a c on indulgenza nei prima infanzia , c ominc ia a preoc c upare i genit ori quando il bambino si avvic ina all’et à sc olare. G ià in epoc a prenat ale il fet o present a un ‟at t it udine fisiologic a a suc c hiare. I l limit e olt re il quale il suc c hiament o viene c onsiderat o fenomeno at ipic o varia a sec onda degli aut ori fra i 3 e i 6 anni. I l riflesso di suzione è normale fino a 3 anni, e viene sost it uit o dalla mast ic azione una volt a c he sono c omparsi t ut t i gli element i dent ali. Se perdura olt re i 3 anni si parla di bad habit s. Perc hé perdura? St ress (sit uazioni t raumat ic he o ansiose c ome nasc it a di un frat ello, sit uazioni familiari), c onsolidament o dell’abit udine, disordine c omport ament ale. I l suc c hiament o del dit o dà deformit à diverse a sec onda di dove viene messo il dit o: se viene messo di lat o la deformazione sc helet ric a sarà più dal lat o c oinvolt o; inolt re c ambiano anc he a sec onda di quant e dit a vengono inserit e, e quant a lunghezza. I l dit o pigia sull’osso del palat o e spinge in avant i il masc ellare, ment re la mano fuori, il polso, si appoggia sul ment o bloc c ando lo sviluppo della mandibola (la forza va a rifinire sull’ATM bloc c ando i c ondili di c resc it a); inolt re si va a c ont rarre t ut t a la musc olat ura mast ic at oria, perc hé alt riment i usc irebbe saliva dalla boc c a, non riusc endo ad avere l’espansione normale del masc ellare. La lingua in quest o c aso st a bassa perc hé c ’è il dit o. I l morso rimane apert o e quindi i dent i non si t oc c ano, per c ont inuare a eserc it are la forza di pressione al post o del dit o c i si met t e la lingua e il morso divent a sempre più apert o. I nolt re di solit o il labbro inferiore è ipert onic o e quello superiore è ipot onic o. I l problema delle abit udini viziat e di quest o t ipo è c he generano problemi di c resc it a sc helet ric a, quindi il problema non è solament e dei dent i ma di t ut t e le ossa della fac c ia. I l 16% dei bambini abbandona il suc c hiot t o. I l suc c hiot t o è migliore del dit o perc hé è 25 mm di lunghezza quindi è più c ort o del dit o, non arrivando a c oinvolgere la zona dei molari; nella suzione del dit o invec e la lingua si int erpone ai dent i e soprat t ut t o anc he nei molari. G li effet t i negat ivi del dit o sono molt o più gravi: posizione bassa della lingua, iperat t ivit à dei musc oli buc c inat ori e c ompressione delle arc at e, pressione del dit o sulle arc at e dent ali e c ont ro il palat o. Le c onseguenze int raorali della suzione del dit o: · Piano vert ic ale: morso apert o ant eriore, c ioè assenza di c ont at t o int erdent ale in sede inc isiva c onseguent e all’int erposizione del dit o o dell’ogget t o t ra le arc at e; assenza di c ont at t o molare in seguit o a int erposizione c ost ant e della lingua c he non appoggiandosi al palat o (impediment o del pollic e) assume una post ura bassa. · Piano sagit t ale: proalvolia (vest ibolarizzazione) degli inc isivi superiori, o overjet , c onseguenza della pressione del dit o sulla fac c ia palat ale degli inc isivi superiori; lingualizzazione degli inc isivi inferiori, per pressione del dit o sulla fac c ia vest ibolare, spesso assoc iat a a morso del labbro inferiore e mandibola iposviluppat a; inc rement o dell’angolo ANS (peggiorament o della sec onda c lasse), ret rognat ismo mandibolare. · Piano t rasversale: rappresent a senza dubbio un import ant e fat t ore et iopat ogenet ic o nello sviluppo di un c ross-bit e post eriore in dent izione dec idua, c arat t erizzat o da una inversione dei rapport i oc c lusali t ra le due arc at e nei set t ori post eriori dovut o al forzat o addossament o della lingua al paviment o orale per la presenza del dit o c he det erminerebbe un ampliament o dell’arc at a inferiore di c irc a 4-5mm, e alla pressione aerea negat iva t ra le guanc e ed i proc essi alveolari lat erali dell’osso masc ellare. · Conseguenze funzionali: deglut izione at ipic a, respirazione orale, dislalie (alt erazioni di T, D, S, Z ) . Per quant o riguarda la deglut izione: il bambino c he suc c hia il pollic e c ont emporaneament e deglut isc e la saliva. I l morso apert o e la c onseguent e inc ompet enza labiale induc ono il bambino ad int erporre la lingua t ra gli inc isivi ad ogni at t o di deglut izione alla ric erc a di un sigillo. Pert ant o la suzione del dit o è il punt o di part enza di un proc esso pat ologic o c he t ende ad aut oaliment arsi. Per quant o riguarda la respirazione: la post ura bassa della lingua port a ad una ret ro posizione mandibolare o ad un diminuit o diamet ro t rasverso, quindi un ost ruzione faringea o un abbassament o del paviment o delle fosse nasali, c on c onseguent e respirazione dalla boc c a. Per quant o riguarda la fonazione: i difet t i fonet ic i sono c orrelat i soprat t ut t o alla inc apac it à di eserc it are un valido sigillo orale durant e la deglut izione e si manifest ano c on la pronunc ia delle c onsonant i dent ali “t ” e “d” e dei suoni sibilant i “s” e “z”. · Conseguenze mast ic at orie: inc isivi c he non addent ano, c anini c he non lac erano, t emi di mast ic azione diminuit i. · Conseguenze sulle dit a: onic omic osi (Candida Albic ans c he divent a un opport unist a), deformazioni delle dit a, iperest ensione e lassit à legament osa Suc c hiot t o e dit o sono ac c elerat ori di maloc c lusione c on c orrelazione del t empo di suzione e morso apert o ant eriore; olt re i 24 mesi si c rea il morso c roc iat o in et à prec oc e. Al di sopra dei 4 anni è dannoso e si t rasforma da abit udine a vizio; le linee guida c i dic ono di int errompere l’uso ent ro i 36 mesi di et à. Si devono sc egliere c iuc c i c he rispet t ano la fisiologia orale del bambino e c he abbiano un impat t o poc o aggressivo; c iuc c i piat t i, morbidi, flessibili, poc o ingombrant i e c he non abbiano c at ene o sc udi ec c essivament e grandi. B ambini c he smet t ono di suc c hiare c iuc c io e dit o possono iniziare a suc c hiare labbro inferiore o lingua. Nel c aso del labbro, si vede bene perc hé è arrossat o e gonfio, c on presenza anc he di lesioni e ragadi. Se il bambino si suc c hia il labbro avrà: inc isivi superiori in fuori, vest ibolarizzat i, ret ro inc linazione degli inc isivi inferiori, labbro superiore ipot onic o, oc c lusione degli inc isivi inferiori sulla muc osa palat ina, inc ompet enza labiale, morso profondo, ret rognat ismo mandibolare. Suc c hiament o di dit o, c iuc c io, uso prot rat t o di biberon, suc c hiament o di labbro e lingua port ano ad una persist enza della deglut izione infant ile. Per quant o riguarda il c iuc c io, sono di diverso t ipo (a goc c ia, a c iliegia, ort odont ic o, in c auc c iù o in silic one). G li ort odont ic i sono i migliori per quant o riguarda l’aspet t o t eoric o; quelli a goc c ia sono i peggiori perc hé rimangono t ondi e port ano palat o ogivale e lingua bassa. Q uelli a c iliegi hanno di posit ivo lo st elo sot t ile e quindi le labbra e poi i dent i sono in c ont at t o t ra di loro, ment re in quelli a goc c ia sono apert i e port ano al morso apert o. I l silic one c ome mat eriale è migliore perc hé si può st erilizzare, c osa c he invec e non si può fare c on il c auc c iù c he dà spazio ai bat t eri. Dopo i 6 mesi il silic one è meno indic at o perc hé è più fragile e si possono avere delle mic rolesioni c he possono far risc hiare al bambino di ingerire la sost anza. R E SP IR AZIONE OR ALE Sit uazione anomala in c ui l’aria passa at t raverso la c avit à orale. Una respirazione esc lusivament e orale c ’è solo nel c aso in c ui c i sia un’at resia delle c oane; di solit o abbiamo quindi una c ombinazione delle due respirazioni, orale e nasale. La respirazione normale avviene at t raverso il naso senza sforzo, le labbra sono c ompet ent i c on labbro inferiore c he poggia sul t erzo inferiore della superfic ie vest ibolare degli inc isivi superiori. L’at t ivit à mimic a è assent e e i musc oli del viso non int ervengono mai nella respirazione. La lingua è appoggiat a sul palat o e la post ura mandibolare è di riposo. È fondament ale avere una respirazione nasale per: · R isc aldament o: grazie a c avit à nasali, c oane e t urbinat i; l’aria arriva alla glot t ide c on una t emperat ura di 31° C · Depurazione: per azione delle vibrisse e del muc o · Umidific azione: sat urazione di vapore ac queo di 95-98% I l bambino c he respira normale non russa durant e la not t e, ha il viso più largo c he lungo, respira a boc c a c hiusa, ha lineament i regolari e ben proporzionat i, le labbra sono t onic he, il palat o è ben sviluppat o e non t roppo profondo e le arc at e dent arie sono a forma di ferro di c avallo. Se abbiamo una respirazione nasale c ’è una c resc it a ort o gnat ic a, ment re se la respirazione è orale si parla di c resc it a disgnat ic a e maloc c lusione. La respirazione orale può essere: fat t ore esogeno predisponent e (agisc e su una mat ric e disgnat ic a genet ic ament e c ost it uit a, un fat t ore peggiorat ivo) o un fat t ore induc ent e (agisc e su una st rut t ura normale c on fat t ore eziologic o ambient ale primario). Eziologia della respirazione orale: · Cause loc ali: neoformazioni c ome c ist i o t umori, rinit i c ronic he, polipi, ipert rofia t urbinat i, c orpi est ranei, deviazione set t o nasale, ipert rofie adenoidi e t onsille, dismorfosi, ipot ono musc oli fac c iali, abit udini viziat e, proc essi infiammat ori paranasali · Cause generali: malat t ie apparat o c ardiovasc olare e respirat orio (B PCO, anemia ipoc romic a c on c arenza di ferro), asma, allergie, malat t ie endoc rine, malat t ie del sist ema nervoso, ipot onia del sist ema musc olare (c inet ic a musc olare limit at a c he det ermina abbassament o c ost ant e della mandibola a riposo per ipot ono dei musc oli ant igravit ari) · Epidemiologia: 20-40% a sec onda della fasc ia di et à; 27% di bambini t ra i 2 e i 6 anni; 13,5% dei bambini della sc uola element are. I l bambino pic c olo si ammala molt o più fac ilment e di uno della sc uola element are e quindi è più espost o a rinit i e inolt re ha un SI più debole rispet t o a quelli più grandi. R init i allergic he (45% ), ipert rofie adenoidee e t onsillari (33-35% ), deviazioni del set t o nasale (13%) sono le c ause princ ipali, in ordine di frequenza. La respirazione orale può essere obbligat a o abit uale. È obbligat a nel c aso di: at resia c oane, delle naric i, deviazioni del set t o, adenoidi, neoformazioni t umorali, sinusit i, polipi nasali; è abit uale in c aso di: rinit i, allergie, frequent i raffreddore. Andando a respirare c on la boc c a si c reano delle resist enze e anc he se l’ost ruzione non è c ost ant e il bambino perde l’abit udine a respirare c on il naso e respira c omunque c on la boc c a. Q uando il bimbo respira c on la boc c a si innesc a un c irc olo vizioso: l’aria non arriva né risc aldat a, né depurat a, né umidific at a c on la formazione di infezioni delle vie aeree rec idivant i; at t ivandosi il SI le t onsille e le adenoidi si gonfiano perc hé sono organi linfoidi e quindi nuovament e il bambino è ost ruit o. È un c irc olo vizioso e perverso c he port a sempre alla sit uazione di part enza, di respirazione orale. C’è proprio un aument o delle resist enze nasali. Se l’ost ac olo nasale non viene rimosso e quest o modello respirat orio divent a st abile, si hanno c onseguenze su vari dist ret t i dell’organismo. Le adenoidi e le t onsilla per esempio ad oggi non vengono quasi più t olt e t ranne in c aso di c omparsa di ipoac usia; quest e sono infat t i un sist ema di difesa ma proprio per la persist enza di quest e c onseguenze divent ano anc he un sist ema di offesa. · Conseguenze a livello faringeo: ipert rofia adenot onsillare, fonesi alt erat a c on rinolalia c hiusa. · Conseguenze a livello nasale: diminuit a perviet à delle fosse nasali, ipot onia delle ali del naso, rinit i, sinusit i, ot it i. · Conseguenze a livello sc helet ric o: fac ies adenoidea lunga e st ret t a, t endenza a ret rognat ismo masc ellare e mandibolare. I nfat t i, una respirazione nasale induc e una c resc it a ort o gnat ic a, ment re una orale induc e una c resc it a disgnat ic a. · Conseguenze a livello del c avo orale: arc at a superiore st ret t a, volt a del palat o normale, morso c roc iat o, overjet aument at o (prot rusione dent ale ant eriore), gengivit i frequent i, muc osa orale disidrat a.