DIRITTO
INTERNAZIONALE
PUBBLICO
Appunti di Alessandra Alborghetti
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Facoltà: Giurisprudenza
Corso di Laurea: Giurisprudenza
Esame: Diritto Amministrativo
Docente: Gabriele della Morte
A.A. 2022/2023DIRITTO INTERNAZIONALE PUBBLICO
Professor Gabriele Della Morte
4 ott 2022
Lettera 30.07.1932 E-F Perché la guerra?
La disciplina dell’uso della forza è l’anello debole del diritto internazionale
Fusi orari nel mondo —> sono una convenzione di diritto internazionale che funziona
Esiste una necessità di regolazione a livello internazionale
Una definizione recente prima veniva definito ius gentium successivamente diritto delle genti e poi a partire
da Bentham si è adoperata l'espressione diritto internazionale.
Che cos'è questo diritto internazionale? Viene definito generalmente come il diritto della comunità degli
Stati.
E già questa prima espressione si presta ad una chiara problematizzazione: che cosa è diritto? che cos'è
comunità? che cosa sono gli Stati?
Quanti sono gli Stati? 193 almeno quelli scritti all'interno della carta delle Nazioni (e non è un criterio di dire
fondativo per definire la selettività per esempio all'interno della organizzazione Nazioni Unite mancano i primi
stati come la Santa Sede o lo stato palestinese che non hanno uno statuto di statualità piena ma hanno uno
statuto di osservatore permanente non a statualità piena).
Diciamo che sono grossomodo 200: in questi 200 Stati sono distribuiti in maniera del tutto iniqua, nel
2022 dovremmo arrivare a 8 miliardi di individui, la maggior parte vive in Cina qualcuno in meno vive in
India, poi abbiamo due entità di grosso modo paragonabili sono da un lato l'unione europea dall'altro lato gli
Stati Uniti d'America e poi in modo diffuso tutta una serie di altre regioni del mondo.
Già questo ci dice qualcosa sulla problematizzazione della statualità: dobbiamo cominciare a ragionare su
una dissociazione l'eguaglianza formale del soggetto statale non corrisponde in alcun modo all'eguaglianza
sostanziale.
Nella comunità degli Stati internazionali: tutti gli Stati sono formalmente uguali m a
contemporaneamente al di fuori dell'elemento formalistico dell’attribuzione del voto al singolo
stato all'interno dell'organizzazione internazionale, il peso di questi specifici stati è
incommensurabilmente diverso (es San marino e Cina).
Occorre dunque un avvertimento quando si a riferimento alla statualità come eguaglianza formale alla
comunità degli Stati, come comunità formalmente uguale.
Il diritto internazionale come ogni diritto è espressione delle forze veramente e non è detto che le
forze prevalenti siano quelle con le quali noi siamo sintonizzati, ma continua a essere espressione delle forze
prevalenti ed è una dialettica tra un diritto inscindibile della forza e contemporaneamente una garanzia di
comunque ci viene derivata dall'uguaglianza formale degli stati.
Esempio questione della soggettività dello Stato: quando nasce uno stato? C’è lo dice il principio di
effettività.
Tutto si gioca sul piano di relazioni bilaterali ma il principio di effettività resta sopra il formalismo
di queste relazioni bilaterali.
Vi dicevo che possiamo problematizzare l'espressione diritto internazionale come diritto della
comunità degli Stati: abbiamo posto l'accento sugli Stati, poniamo l'accento sulla comunità domani
l'aspetto del diritto internazionale.
L'espressione latina Ubi società ubi ius: dove c'è un gruppo di consociati esiste il bisogno di raggrupparsi e
quindi si fondono le regole e queste regole creano degli elementi verticistici delle autorità: per cui noi
abbiamo un passaggio generalmente della fenomenologia giuridica di tutti i diritti che prevede un momento
fondativo in cui i consociati che ancora non sono comunitari creano un elemento di vertice che produce delle
1regole che sono le regole comunitarie, che tutta la comunità deve osservare e alla fine di questa
triangolazione noi abbiamo un ordinamento una comunità, un sistema di relazioni normative.
Nel diritto internazionale non è così: gli Stati non creano un'autorità che crea delle regole: gli Stati creano
delle regole che hanno per destinatari gli Stati medesimi e che talvolta prevedono l'istituzione di
un'autorità, la quale è creata in quelle regole.
E’ saltato un passaggio: non abbiamo un'autorità —> problema non indifferente per una comunità di
giuristi e qui vi chiedo un'opera di svestizione: non comprenderete il diritto internazionale se continuerete a
osservare il fenomeno giuridico con degli occhiali del giurista interno, vi muoverete in un territorio
profondamente diverso vi muoverete all'interno di un ordinamento che è architettonicamente e
incommensurabilmente diverso dell'ordinamento interno il proverò a dimostrarlo nel corso delle settimane e
delle lezioni che immediatamente seguiranno.
Per farvi un esempio concreto di questo ordinamento si muovono diversi soggetti gli stati ma ci sono anche
altri soggetti organizzazioni internazionali innanzitutto, cioè quelle organizzazioni che possono eventualmente
creare delle regole ma perché sono create da regole esse medesime e poi abbiamo soggetti ibridi, movimenti
di liberazione internazionali insorti individui società multinazionali… sono tutti soggetti che non hanno una
soggettività piena ma che se si guarda nel concreto dell'azione internazionalistica svolgono un ruolo e hanno
un impatto.
Il corso verrà sostanzialmente articolato in tre grandi affreschi-trittico: il primo riguarda la formazione in
regole secondo riguarda l'interpretazione delle regole e il terzo riguarda l'esecuzione delle regole, oltre a
questo affronteremo il tema della soggettività e poi all'interno di queste singole funzioni alcuni regimi
materiali che magari più di altri mettono in evidenza le ambiguità implicite al sistema internazionale.
5 ott 2022
Perché gli stati non si mettono d’accordo e cedono pezzi di sovranità per creare organizzazioni
internazionali che facciano da pacere?
Per rispondere a questa domanda per prima cosa abbiamo parlato di ubi societas ibis ius —> una comunità
ha bisogno di regole e la prima regola che si attribuisce è la regola per darsi delle regole —> momento
meta-regolativo, come ci regoliamo? —> ed è lo stesso tipo di interrogativo con cui si confronta la comunità
internazionale.
Nascita stato moderno idealmente —> fine guerre religione 1648
Lo stato nazione ha una sua forma, un suo perché, assolve un corpo e forse oggi diventa troppo piccolo per
le cose grandi e viceversa
Diritto internazionale ( come diritto di una comunità di stati) è un diritto che precede la comunità di stati,
perché prima della nascita degli stati c’era una necessità di comunicazione tra le singole comunità per
stabilire delle regole, che non è detto che fossero stati queste comunità, potevano essere altri tipi di soggetti
o autorità —> che tipo di ius producevano? non producevano necessariamente un’autorità superiore
diversamente dalle comunità interne odierne.
Nella comunità internazionale ci sono soggetti che al posto di stabilire un' autorità superiori
stabiliscono delle regole —> capovolgimento della prospettiva —> ordinamento internazionale non ho il
legislatore, non ho il giudice e spesso non ho la polizia o esecutore —> ma allora che diritto è il diritto
internazionale?
Eppure è un diritto, a parte alcune sezioni (es: uso della forza) che restano in una nebulosa in cui forza e
diritto sono inscindibili, è un diritto che permette a internet di funzionare, agli aerei di volare…. ha molte
sfere applicative concrete alcune delle quali sono incredibilmente specifiche.
Norme di diritto internazionale possono essere molto dettagliate
2• Caratteristiche proprie dell’ordinamento internazionale
Struttura fondamentale di qualunque ordinamento tridimensionale ho tre linee ipotetiche che chiameremo
funzioni.
Tutti gli ordinamenti esercitano il loro compito di creare ordine con la funzione di produzione, accertamento
ed esecuzione delle regole.
Caratteristiche ordinamento interno
1°Produzione regole —> Parlamento e Governo sono due soggetti diversi rispetto ai destinatari, sono
soggetti di rappresentanza —> quadro regole scritte, esistono le consuetudini ma sono marginali
2°Accertamento ( del diritto= entrata in scena del terzo in una relazione) vincolante delle regole al caso
concreto : funzione giurisdizionale vincolante (regola) , questa è necessaria / funzione giurisdizionale
non vincolante —> arbitraria, questa è facoltativa (eccezione)
Accertamento può essere vincolante (giurisdizione - giudice) oppure facoltativa ( funzione arbitrarle - arbitro)
—> la regola nell’ordinamento interno è quella giurisdizionale
3°Esecuzione delle regole prodotte che sono state accertate —> funzione centralizzata e lasciata
all’autotutela (legittima difesa) come ipotesi assolutamente eccezionale —> delegate queste funzioni a
delle istituzioni centralizzate —> funzione ultima del diritto è quella di cercare di concerne l’uso della forza e
quindi evitare che le persone facciano giustizia da se in modo sproporzionato e lo fa attribuendo la funzione
ad autorità centralizzate che sono le autorità esecutive es.polizia
Ma tutta la forza dell’ordinamento intendo è delegata o qualcosa viene conversato (eccezione)? Es. Legittima
difesa ma è una piccola eccezione marginale nell’ordinamento interno.
Accertamento delle regole accertate è una funzione centralizzata e lasciata all’autotutela (legittima difesa)
come ipotesi eccezionale.
Caratteristiche ordinamento internazionale
1° Produzione regole:
-consuetudine (regola): diritto non scritto
-diritto convenzionale (convenzioni) —> è un diritto scritto (es. convezione di Ginevra sullo status dei
rifugiati), da cosa deriva la sua forza legale? Il valore del trattato ( che sia obbligatorio per le parti) da che
cosa deriva? —> io non ho una carta costituzionale ( nb: la carta delle nazioni unite è un trattato, non una
carta costituzionale) —> di conseguenza pacta sur-servanda ossia una consuetudine/norma consuetudinaria.
Alla base del mio sistema di riferimento qui ho un principio di carattere consuetudinario, la
consuetudine ossia diritto non scritto, è la regola fondante dell’ordinamento internazionale.
2° Accertamento regole:
Modello (più archetipico) giurisdizione internazionale: Corte internazionale di giustizia —> 15 giudici che
siedono all’Aia che si occupano di ogni controversia che non abbia matrice politica e che possa intervenire
nella dei rapporti tra stati.
Meccanismo di attivazione della Corte: tutti gli stati possono convocare tutti gli stati di fronte alla Corte o ci
sono delle condizioni? devo avere l’accordo della controparte —> qui noi non abbiamo un giudice stabilito
per legge, abbiamo l’arbitro
La funzione giurisdizionale in contesto internazionale è una funzione arbitrale: occorre sempre
l’accordo tra le parti.
Clausola facoltativa di giurisdizione obbligatoria: i paesi propensi al rispetto delle regole internazionali
dichiarano la loro predisposizione ad accettare le giurisdizione della Corte internazionale di giustizia —> Italia
sottoscritta in tempi recenti
Possibilità anche di una clausola compromissoria —> dove c’è un problema interpretativo la giurisdizione è
della corte internazionale di giustizia
33° Funzione attuativa
-Autotutela è la regola (al contrario che nel diritto interno) della violazione di un obbligo internazionale
( ho subito un torto ti faccio un torto anche io)
-Casi in cui la tutela viene delegata-centralizzata a un soggetto terzo ma sono le eccezioni ma —> casi
in cui il cui sviluppo normativo si è evoluto sufficientemente affinché si possa avere una
procedimentalizzazione es. uso della forza spetta al consiglio di sicurezza
!! TUTTO IL RAPPORTO DIALETTICO TRA REGOLA ED ECCEZIONE CHE TROVIAMO
NELL’ORDINAMENTO INTERNO E’ ROVESCIATO NELL’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE !!
11 ott 2022
Ordinamento interno ≠ ordinamento internazionale
L’ordinamento internazionale è profondamente diverso da quello interno, il primo appare rovesciato: quello
che è regola diventa eccezione e viceversa. Ad esempio:
Caratteri generali dell’ordinamento internazionale
Da qui si possono desumere i caratteri generali dell’ordinamento internazionale:
1) DECENTRAMENTO → l’ordinamento internazionale è costituito da una pluralità di attori e le 3 funzioni
sono decentrate, cioè eseguite autonomamente da ciascuno Stato singolarmente considerato, senza la
possibilità di ricorrere ad una autorità centralizzata.
2) RESPONSABILITÀ (secondo un regime collettivo) → si riferisce direttamente all’attività di ciascuno
Stato e, dunque, è direttamente attribuibile allo Stato. Ci si trova di fronte ad un regime di responsabilità
avente carattere collettivo e non individuale, perché le scelte degli organi si riflettono su tutti i cittadini.
HP) Si ipotizzi che uno Stato violi una regola di diritto internazionale attraverso un suo determinato organo
(giudice, legislatore, ministro degli esteri…): la responsabilità per detta violazione immediatamente si riferirà
allo Stato medesimo. Lo Stato che ha subito la violazione potrà agire mediante contromisure, cioè adottare
una serie di comportamenti in autotutela e tutto ciò si riverserà sui cittadini.
3) NON AUTONOMIA DEL SISTEMA → in assenza di un potere centralizzato che governi l’esecuzione
delle norme, l’esecuzione degli obblighi di diritto internazionale passa in ogni caso dalle autorità statali.
Es. Convenzione di Ottawa: Ha ad oggetto la messa al bando delle bombe a grappolo,
mediante l’obbligo in capo agli Stati firmatari di interrompere ogni produzione di bombe, il
ritiro e la distruzione delle mine stoccate. Una volta emesso l’obbligo internazionale questo
deve essere tradotto nell’ordinamento interno. Senza questa opera di traduzione
dall’obbligo generale all’obbligo particolare il diritto internazionale resta una inefficace
dichiarazione di intenti.
4
ORDINAMENTO INTERNO ORDINAMENTO INTERNAZIONALE
PRODUZIONE REGOLE Regole scritte e rigide Regole non scritte e flessibili
INTERPRETAZIONE/
ACCERTAMENTO REGOLE
Interpretazione obbligatoria Interpretazione arbitraria
ESECUZIONE REGOLE Esercitata da poteri centralizzati Principio dell’autotutela
ordinamenti
→
↓ funzioni4) PRINCIPIO DI EFFETTIVITÀ → la definizione di attore internazionale discende dalla concreta
capacità di un determinato attore di esercitare una autorità sul piano dell’effettività, poco rilevante
è l’autorizzazione formale. Per poter assumere le vesti di soggetto internazionale (primario,
secondario, periferico) occorre un qualche riflesso di autorità effettiva.
Dottrina Stimson: ci sono stati tentativi di contrasto che derivano dalla dottrina di
Stimson, a fronte di una serie di aggressioni territoriali compiute dal Giappone nei
confronti di alcuni territori cinesi. Egli sostenne una dottrina che cercava di contrastare la
forza validante del principio di effettività, affermando che quei territori acquisiti
illegittimamente e governati con uso della forza non dovessero essere riconosciuti dalla
comunità internazionale.
Questa dottrina ha aperto una tendenza che poi si è spinta fino al riconoscimento di una categoria di
super diritti, i cd. diritti cogenti, tuttavia rimane la questione dell’effettività.
5) NATURA ESSENZIALMENTE BILATERALE DEGLI OBBLIGHI INTERNAZIONALI → lo Stato
autorizzato ad agire è solo quello che ha ricevuto concretamente il danno.
N.B. Si hanno relazioni bilaterali nonostante ci sia un contesto di pluralità di relazioni.
Il diritto internazionale è u n fenomeno di carattere giuridico-normativo, nonostante abbia
caratteristiche proprie nell’esercizio delle sue funzioni. Ci si trova dinanzi ad una immagine diversa di diritto e
spesso questa viene confusa con un’idea di diritto primitivo. Ciò accade perché l’ordinamento internazionale
non ha ancora raggiunto quel livello di sviluppo diversamente dall’ordinamento interno (il primo non ha un
parlamento, non vi è la separazione dei poteri, è strettamente legato all’effettività).
Dunque, è importante non comparare lo sviluppo del diritto internazionale a modelli diversi.
12 ott 2022
• Inquadramento storico dell’ordinamento internazionale e la sua evoluzione
L’atto di nascita (arbitrale) del diritto internazionale contemporaneo si configura per gli internazionalisti con
la Pace di Westfalia 1648, fine della guerra dei 30 anni, definitiva consacrazione degli stati protestanti.
Con la pace nascono i grandi stati nazionali che ci accompagneranno nelle varie condizioni —> nascita
stato moderno per come noi oggi lo intendiamo: Spagna, Francia, Germania, Inghilterra e la novità è che
questi grandi stati che avrebbero governato (le rotte) i domini coloniali del 1700 si trovano in una situazione
di equilibrio in termini di forza e cominciano a sviluppare il tessuto di regole e di cooperazione sempre più
fitto.
Con la nascita di questa forma moderna di stato per altro la sovranità si esercita non più sulle persone ma
sui territori.
Cosa succede a partire dalla pace di Westfalia?
Da un lato ho il continente statunitense ( scoperto da 150 anni) però a inizio1700 il mondo è profondamente
europeo, infatti gli studiosi parlano di ius pubblico europeo —> entità sovrane che menzionate che entrano
in relazione tra di loro ma anche con il mondo esterno rispetto a quello europeo.
Come si atteggia questa relazione volta verso l’esterno?
Attraverso due forme di comunicazione o espansione della sovranità —> regime delle capitolazioni e
regime coloniale
Nb: il numero di stati alla fine del 900 sono triplicati rispetto a 1700 (50) ed è esecuzione di uno degli
obbiettivi delle nazioni unite che è quello della decolonizzazione —> obbiettivo centrato
Con la Pace siamo nel 600, momento di origine dello ius pubblico europeo, il modo in cui gli stati europei si
atteggiano verso l’esterno.
Qual è la differenza tra i due regimi?
Regimi di capitolazione è una sorta di relazione privilegiata delle potenze europee riconoscevano alle
potenze fuori dall’Europa che fossero dotate di una autorità - sovranità stabile e centralizzata es Cina,
Giappone, Impero Ottomano erano tutti centri antichissimi (dinastie di potere) rispetto alle quali gli stati
sovrani europei si atteggiavano in una posizione di rispetto —> tradizione giuridica di questo rispetto? Che
5gli cittadini delle potenze europee che si trovano in questi paesi con cui si sviluppano rapporti di
capitolazione non potevano essere espulsi dal territorio dello stato estero senza il consenso della stato
nazionale + non potevano essere soggetti alla giurisdizione territoriale dello stato straniero per controversie
che non avessero ad oggetto cittadini dello strato straniero.
Regime coloniale (la maggior parte che votano nella assemblea generale delle nazioni unite provengono in
modo diretto o meno da smembramenti di regimi coloniali).
Es. Africa ( si vede anche sulle mappe politiche di quegli anni) —> terre libere, il primo colonizzatore che
arriva le conquista e diventano terre dell’ente sovrano europeo.
Colonialismo segue diverse assi di sviluppo:
-Si rivolge in primis al continente americano
-Nel 1600/1700 si scoprono le ricchezze dell’india e vengono formate le grandi compagnie di navigazione,
Compagnia delle Indie e sono dei soggetti privati ma che di fatto corrispondono a un pezzo dell’esercizio
della sovranità dello stato
Nel 1800 con la nascita dell’industria e con alcuni cambi a livello di importazione di merci ( es zucchero
dall’india costoso) —> Conferenza di Berlino 1984/1985 l’Africa viene suddivisa alle diverse potenze europee.
Controtendenza elaborazioni dottrinali: Clausola Calvo e Dottrina Drago che furono elaborate nel quadro del
continente americano in Argentina.
Clausola Calvo —> Il cittadino di uno stato straniero che stipulava un contratto di sfruttamento delle
risorse proprie di un altro stato rinunciava alla possibilità di servirsi della cosiddetta protezione diplomatica.
Protezione diplomatica —> es ho una fabbrica con discrete dimensioni lascio il paese e vado in territori
con pressione fiscale minore o costo minore di manodopera : questo si è un vantaggio ma espone al rischio
di nazionalizzazione di beni - investimenti stranieri : tutti gli imprenditori si trovano in una situazione di
fallimento —> istituto sposta focus giurisdizionale al tuo stato di cittadinanza non a quello della
nazionalizzazione
Questa protezione viene rilasciata all’autonomia dello stato del soggetto imprenditore e può scegliere se
attuarla o meno
Questo istituto in un quadro come quello del 1700 rappresentava una sorta di braccio da esibire ogni volta
che nasceva un contenzioso sullo sfruttamento di un territorio sottoposto alla giurisdizione di uno stato
estero
Cittadini stati eu che vanno nei territori ad es Americhe latine nel momento in cui nasceva contenzioso
potevano rivolgersi al proprio stato nazionale ed era un epoca dove l’uso della forza non era bandito da
nessun trattato internazionale quindi laddove lo stato estero non si fosse adeguato alle richieste del cittadino
ue lo stato di quest’ultimo poteva minacciare o ricorrere all’uso della forza
Qui elemento innovativo della clausola calvo: vuole introdurre in questi contratti di sfruttamento un
codicillo dove dice che nell’ipotesi in cui nasca la controversia tu non puoi chiedere soccorso al tuo stato
nazionale, non puoi chiedere la protezione diplomatica
La clausola fu dichiarata incompatibile con il diritto internazionale dell’epoca sulla base di una
argomentazione giuridica: non è ammissibile la dismissione del diritto della protezione diplomatica perché
tale istituto non è preferibile in capo al singolo ma è una prerogativa dello stato sovrano e perciò esso stesso
è irrinunciabile.
Ulteriore dottrina Drago elaborata nel contesto argentino era una dottrina che prevedeva che nelle ipotesi
in cui fosse nata una controversia sul recupero dei crediti non potesse essere fatto ricorso all’uso della forza
per ottenere i crediti inevasi
Nel 1800 gli stati erano legittimati di fare la guerra per proteggere i propri interessi e nelle ipotesi è possibile
annoverare anche il recupero dei crediti. Anche questa dottrina è stata definita incompatibile
Prima Guerra Mondiale
Questo sistema ( uso forza + superiorità degli stati ue rispetto agli altri stati) subisce il primo scossone nel
corso della prima guerra mondiale. Prima di questa l’ultimo scossone lo avevano detto le guerre
6napoleoniche che terminano nel 1815 con la Restaurazione e con essa si assiste a un equilibrio di 200 anni
tra potenza eu che viene sconvolto con la prima guerra mondiale.
Guerra mondiale è un evento drammatico e che causa 8 milioni e mezzo di morti + impero austro ungarico e
ottomano spariscono, la Germania siede sul banco degli imputati ed è considerata la grande responsabile di
quello che è accaduto e su questa responsabilità viene costruito un tentativo di nuovo ordine mondiale.
Guerra mondiale: movimento di 28 stati, per la prima volta il teatro del conflitto non è solo l’Europa ma i
mari di tuto il mondo e le colonie.
E’ una guerra strana: ultima delle guerre 800 e prima delle 900 perché si nutre di nuove tecnologie:
prospettiva verticale aerei qui più funzione di ricognizione rispetto al loro uso nella seconda ma la differenza
con le napoleoniche è uso dell’artiglieria (pesante), i nemici sono nascosti nelle trincee non vedo il corpo del
nemico —> fine della guerra ci sono persone che non hanno più alcune parti del corpo.
Iniziano le avanguardie, scrittori futuristi, cambia la prospettiva, anche i giuristi si vogliono allontanare da
quelle categorie della sovranità: trattato di Versailles e nascita delle nazioni unite, primo grande tentativo di
dare un ordine a un mondo che in quel momento era governato dagli stati eu che si imponevano con una
posizione si superiorità rispetto agli altri stati —> con la prima gg tutto questo finisce
Gli stati come l’ America e il Giappone entrano in gioco e dimostrano la loro forza, due potenze extra-
europee. 1917 Russia crolla su se stessa.
Trattato di Versailles: grande processo negoziale che chiude la prima guerra mondiale, trattato
sciagurato, la Germania non viene neanche invitata le viene riconosciuta la possibilità di presentare delle
memorie scritte che poi non saranno accettate dagli stati durante i negoziati che sono quelli che hanno vinto
la guerra e verranno addebitate alla Germania non solo le colpe storiche ma anche la responsabilità
economica dei disastri della prima guerra mondiale —> circostanza questa che noi oggi valutiamo come un
errore e che ha dato impulso poi anche alle idee hitleriane.
Trattato poi produce due novità principali entrambe le quali destinate all’insuccesso
Prima: norme contenute parte VII trattato (sanzioni) art 227 prevede che le potenze alleate mettano in
stato di accusa l’ex imperatore di Germania ( Guglielmo II di Hohenzoller) per offesa suprema contro la
morale internazionale e l’autorità sacra dei trattati + tribunale speciale assicurandogli il rispetto diritti
Art 228: Il governo tedesco riconosce alle potenze alleate l’autorità di tradurre dinanzi ai loro tribunali
militari le persone accusate d’aver commesso atti contrari alla legge e ai costumi di guerra
Articolo di rottura tradizione internazionalistica di quell’epoca fino a quel momento perché mai si era pensato
che la relazione tra enti sovrani di pari livello potesse essere superata in merito a un principio di
responsabilità non più dello stato ma addirittura dell’individuo alla sommità dello stato medesimo, in questo
caso l’ex imperatore —> nella chiusura di questo conflitto alla fine io non mi accontento di mettere in
ginocchio la Germania, al di la della responsabilità dello stato esiste una responsabilità dell’individuo e questo
è uno slittamento da un paradigma internazionale canonico in cui gli stati non hanno nulla a che fare con
l’antropitizzazione, non hai più gli stati soltanto, soggetti di obblighi di un trattato internazionale possono
essere gli individui, addirittura quelli di più sommo grado che erano coperti tra immunità diplomatica.
Basterà questa norma? No il Belgio quando leggere il 227 risponde peccato, io sono uno stato sovrano qual è
l’obbligo di estradizione che voi indicate qui? Qual è la forza di legge di questa norma contro la morale
internazionale dei trattati? Ritengo questa disposizione invalida + considera ancora tradizione
consuetudinaria immunità diplomatica —> però comunque il trattato di V ci prova se pur senza successo a
mettere come destinatari anche gli individui
Il Trattato di Versailles pensa di istituire una grande organizzazione internazionale cosiddetta “società
delle nazioni” organizzazione ampia multipolare che non prendesse in considerazione solo gli stati eu ma
anche tutti gli stati presenti nel 1919 —> saranno 42 a sottoscrivere lo statuto costitutivo a cui poi si
aggiungeranno altri 15 stati : nel momento di maggiore espansione internazionale avremo 57 stati membri.
Qual era il fine di questa società delle nazioni? Era quello di evitare che vi fosse una nuova prima guerra
mondiale —> la “grande guerra” da evitare
Come si poteva provvedere a un divieto di questo tipo? Rafforzando ili reticolato di relazioni internazionali e
creando un assetto istituzionale in grado di contenere i conflitti che potevano sorgere
7Società delle nazioni che poi si è sciolta nel 1939 perché fallisce il suo obbiettivo —> 39 scoppia la
seconda guerra mondiale
All’interno di questa società troviamo lo scheletro dell’organizzazione delle nazioni unite e delle fragilità delle
nazioni unite:
Ci sono 3 organi principali e una corte permanente di giustizia internazionale che viene fondata nel 1922 —
> questi organi si ripeteranno nella carta delle nazioni unite
Abbiamo il Consiglio, l’Assemblea e Segretariato
Consiglio: doveva essere in origine composto da 5 membri permanenti e 4 non permanenti che poi
sarebbero diventati 6 nel 1922, 9 nel 1929 e 11 1935; mentre il numero di quelli permanenti si sarebbe
ridotto, perché?
Perché negli originali paesi che avevano vinto la prima guerra mondiale, Francia, Giappone, Italia, Regno
Unito e stati uniti d’America ce ne fu uno che nel momento decisivo non rettificò il trattato di Versailles ossia
gli stati uniti d’America i quali registrano un dissenso a livello di politica interna.
La società delle nazioni è frutto del presidente Wilson ma nel momento dell’attuazione l’umore politico
interno degli stati uniti cambia e non si raggiunge il clima politico favorevole all’ingresso degli stati uniti nel
sistema internazionale.
Il Consiglio adotta un sistema di votazione che condanna la sua capacità operativa —> si chiede l’unanimità
come sistema di voto + ha la capacità di produrre delle deliberazione politiche, quindi non vota.
Assemblea —> che è composta non più sulla falsa riga della eguaglianza formale degli stati ( ad alcuni
importanti garantisco seggio permanente) —> invito tutti tanto votano delle risoluzioni non vincolanti
Segretariato —> coordinamento tra i diversi organi
Qual è lo scopo dell’organizzazione? Non è mettere al bando l’uso della forza nelle relazioni internazionali, nel
1919 non si approvò neanche la bandiera delle società unite non c’era un accordo su un emblema comune —
> si cerca di procedimenrizzare l’uso della forza, se occorre ok ma prima di essa bisogna esperire tutti i
rimedi possibili —> periodo di congelamento, sollevare la questione davanti al Consiglio se poi questo non
trova un accordo tra i vari interessi come estrema ratio sarà possibile l’uso della forza
1928 —> ulteriore tentativo Patto di 2 articoli ( il terzo è operativo) x uso della forza dove la si condanna
ma questo patto rimarrà sostanzialmente una lettera morta, non verrà ratificato.
I tentativi si rilevano fallimentari.
Mussolini dichiarerà che la società della nazioni va bene per sparare ai passeri . Numero stati escono dal
trattato, la società non eseguirà il suo compito.
1939 Seconda guerra mondiale —> nuova grande guerra e la società delle nazioni termina formalmente
di esistere
Dopo —> 60 milioni di morti, 6 anni di disgrazie e necessità di trovare un nuovo assetto delle relazioni
internazionali e questa necessità troverà come punto di caduta la nascita delle organizzino unite
Preambolo della Carta delle Nazioni Unite 1945 —> “ noi popoli delle nazioni unite che per due volte nel
corso dello stesso secolo abbiamo conosciuto le afflizioni della guerra siamo qui riuniti a San Francisco per
fare in modo che ciò non accada mai più” —> Ci sono riuscite?
Fine parte introduttiva del corso, inizia la parte istituzionale
18 ott 2022
• Soggetti - Attori del diritto internazionale
Stati : attori primari e originari , libro.
Organizzazioni internazionali (Nazioni Unite, Unione Europea, Nato, Oms..): sono circa 300 in tutto il
mondo e non vanno confuse con le organizzazioni non governative ( Green peace)
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