DIRITTO E LOGICA
DELLA PROVA - MOD. II
Appunti di Alessandra Alborghetti
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Facoltà: Giurisprudenza
Corso di Laurea: Giurisprudenza
Esame: Diritto e logica della prova
Docente: Ciro de Florio
A.A. 2022/20236 feb 2023
Diritto e logica della prova, professor Ciro De Florio
La logica ha due genitori: la filosofia e la matematica. Quando noi andiamo a compiere un processo penale
(ma può capitare anche nel civile) c’è un punto fondamentale che riguarda l’attività del giudice e forse un
poco anche delle parti cioè noi vogliamo sapere come sono andate le cose. Questo interesse c’è anche nella
fase della investigazione, ossia prima che si arrivi al processo.
Quando vogliamo sapere come sono andate le cose noi esseri umani ci poniamo in una situazione
classica degli esseri umani: ossia vogliamo conoscere il mondo perchè ci serve. Certo esiste la conoscenza
disinteressata ma il più delle volte vogliamo sapere e ottenere informazioni sul mondo perché ci servono.
Fino a 7mila anni fa l’agricoltura non esisteva, i nostri bisanovi facevano i cacciatori e i raccoglitori, ci si
spostava in gruppi per ottenere cibo. Lo facevamo cacciando animali e raccogliendo ciò che produceva la
terra. Frutta e natura non esistono in natura, la frutta è un prodotto umano (esclusione frutti di bosco),
secoli di incroci, selezioni genetiche. Quando parliamo di uomo l’aspetto naturale e culturale sono difficili da
scindere. Andavano in giro e facevano questa vita da nomadi. Stavano bene, campavano circa 40 anni,
struttura sociale tribale-nomade. Quando abbiamo iniziato a coltivare per molte generazioni siamo stati molto
peggio, contadino mazzo incredibile e otteneva poco da mangiare all’inizio, poi abbiamo affilato le tecniche
ed è iniziato ad andare meglio.
Cacciatore - raccoglitore: lo facevano i maschi, i cacciatori inseguivano la preda e quelle grosse si cacciavano
assieme. Cacciavano con le lance. La preda andava braccata e per fare questo bisogna inseguirla e essere in
grado di riconoscere le tracce.
Non c’è tanta differenza qualitativa ( quantitativa si) tra un giudice e un cacciatore del paleolitico —> dal pov
dei nostri processi mentali, quando noi vogliamo andare a vedere come sono andate cose, quindi ricostruire
il fatto ( o accertare il fatto si dice), in realtà non facciamo qualcosa di diverso da quello che fa un gruppo di
cacciatori quando vuole ricostruire il percorso del bisonte nell’ultima giornata di cammino, e ho bisogno di
farlo per trovarlo per mandarci.
Queste informazioni sono la base per poter compiere delle decisioni razionali —> le razioni sono le decisioni
giuste? Non è detto. Come non è detto che siano efficaci.
Noi cercheremo di dire come noi dovremmo agire, dovremmo pensare, dovremmo ragionare, non come noi
effettivamente agiamo, pensiamo, inferiamo.
Tracce —> ricostruzione
Cacciatore / giudice sono simili —> Simao in t e vogliamo sapere cosa è accaduto in t-1, vogliamo trovare la
verità di un tempo passato. Adesso noi in t dobbiamo analizzare le tracce che sono arrivate da t-1.
C’è una connessione causale tra il passaggio del bisonte e la generazione di questa orma che è una prova,
un indizio questa orma.
Impronta sporca di sangue su un punto di una scena del delitto -> c’è una connessione causale tra quel
fatto (impronta) e qualcuno che si è appoggiato con la mano sporca sulla scrivania.
L’attività epistemica che compiamo nei processi è qualcosa di estremamente radicalmente nel nostro modo di
ottenere informazioni sul mondo, perchè noi attraverso questa attività abbiamo mangiato.
Differenza livello di complessità, di garanzia che otteniamo dai processi. Ma dal pov generale non siamo
distintati da quel cacciatore.
Altro mestiere la cui attività epistemica assomiglia a quella del giudice: prima cacciatore, il secondo è lo
storico perchè anche lui deve ricostruirei fatti del passato accaduti a partire dalle tracce. Simile
all’investigatore è anche il medico. Il medico ha bisogno di informazioni sullo stato di salute di una persona.
E come fa il medico? Chiede i sintomi ( analisi), visita e prescrive degli accertamenti, ossia delle altre
procedute di esame - di analisi. Gli esami sono dei modi per ottenere informazioni. A partire da quella info
insieme a una quantità enorme di teoria il medico inferisce che probabilmente io avrò una determinata
patologia e quindi che è opportuno - razionale somministrare quel farmaco ossia quel processo di cura.
1Analogia storico è buona ma non perfetta, perchè l’informazione non incide. Ottenuta l’informazione il mio
lavoro è finito, non conduce ad una attività di deliberazione.
Giudice e un medico hanno bisogno di informazioni per agire. E’ sulla base di informazioni che io decido di
condannare Tizio o prescrivere una determinata cura a Caia.
Giudici come cacciatori o primari. Aspetti fondamentali sono: dobbiamo ottenere informazioni, spesso le
otteniamo su delle ragioni della realtà che sono difficilmente accessibili o perchè del passato o perchè sono i
nostri meccanismi metabolici ( noi non vediamo la malattia ma vediamo la risposta immunitaria del corpo
umano).
Noi otteniamo informazioni a partire dalle evidenze che ci permettono di avere informazioni per poi agire in
maniera corretta.
Primo punto: è la dimensione epistemica che hanno i processi che è condivisa con altre situazioni umane.
Le informazioni non ci necessitano ad agire, possiamo anche decidere che le informazioni non sono
sufficiente (es nel processo no sentenza di condanna, principio di innocenza prevale).
Nel corso assumiamo punto di vista normativo.
Distinzione punto di vista descrittivo e un punto di vista normativo: il diritto è il regno della norma.
Nei codici si dice ciò che non bisogna fare, non raccontano ad es il tasso di furto se uno ruba deve essere
punto si dice.
Distinzione importante questa —> quando noi ci poniamo in un certo ambito possiamo assumere due
atteggiamenti differenti: primo descrivere come vanno le cose quindi ad es la scienza della natura o la
medicina è descrittiva. Quando noi approcciamo a un campo con un pov normativo noi vogliamo dare delle
regole che dobbiamo seguire se vogliamo fare le cose per bene.
Quando studiamo matematica nelle formule c’è dentro un po di normatività e se la maggior parte della gente
non la usa è descrittivo ma non toglie il fatto che bisogna usarla. Il fatto che molte persone ragionino male,
che il dibattito pubblico italiano sia basato su un ragionamento errato lo rendono diffuso, non giusto. Se il
giudice sbaglia è descrittivo.
Come dovrebbero ragionare i giudici? I cacciatori? I medici? E non come effettivamente ragionano
—> differenza approcci evidente, io voglio dare delle regole su come devono ragionare e un conto è
dire come effettivamente ragionano.
Descrittivo è diverso da normativo e ciò che è razionale pensare e decidere non coincide con ciò che è vero o
con ciò che è efficace.
Esempio storico: Nel 1700 c’è stata una guerra tra impero Russo e Regno di Svezia, il comandi
dell’esercito svedese decidono di attaccare i russi e la sproporzione in campo era enorme, russi 10
volte di più, ma succede che gli svedesi attraccano e inizia a soffiare un vento artico Bizar e per i
giochi della meteorologia quesito vento artico freddo era contro i russi e alle spalle degli svedesi, e
questo vento è talmente forte con delle pallizie di ghiaccio porta alla cecità, la battaglia fu un
massacro, gli svedesi fecero tante morti e prigionieri. E’ una decisione razionale? No,
normativamente non dovevano attaccare per le informazioni che avevano.
Un giudice deve decidere se X è colpevole, con la monetine la incarcera e poi è davvero colpevole, si
decisione efficace ma non ha ragionato come avrebbe dovuto.
Il corso è legato a tutte le attività epistemiche che vengono eseguite durante un processo penale, primo
capitolo: concetto di argomento perché nelle aule di tribunale si argomenta, argomentano le parti, il giudice
nella sentenza ( sentenza deve essere motivata e queste sono le ragioni).
Attività argomentativa è la prima attività razionale. Ci sono argomenti buoni e argomenti cattivi. Ci sono
argomenti che hanno una certa forma, deduttivi e che non lo sono. Dopo questo parleremo di cosa è la
conoscenza e cosa è la verità. I processi vogliono scoprire la verità, sapere come sono andate le cose, il
giudice vuole saperlo le parti magari no a loro interessa vincere la contesa. Cosa vuol dire sapere come sono
2andate le cose? Poi altro concetto: quello di spiegazione, l’attività epistemica dello spiegare è una delle
attività fondamentali che facciamo fin da quando eravamo cacciatori, rispondere a domande che iniziano con
la parola perchè vogliamo.
Nell’ambito giudiziario la spiegazione è un’attività che c’è sempre, dare risposte ai perchè. A volte succede
che per uno stesso fatto abbiamo tante spiegazioni e spesso sono rivali. Nei processi almeno minimo ne
abbiamo due (difesa e accusa). Dovremo capire le virtù teoriche delle spiegazioni, ossia quelli aspetti che la
rendono buona.
Dopo la spiegazione affronteremo un altro concetto perchè fino ad ora abbiamo parlato in termini qualitativi:
siccome il processo ha una dimensione epistemica, c’è uno strumento potente per sistematizzare la nostra
conoscenza e le nostre inferenze ed è uno strumento matematico ossia la teoria della probabilità —> ci
permette di quantificare - pesare l’evidenza a disposizione e c’è una scuola di pensiero che si chiama
probabilismo legale che ci dice come applicare questa teoria alla inferenza razionale.
Questo è una applicazione di quella che è detta epistemologia Bayesiana —> Reverendo Thomas Bays
studioso 1700 che ha contributo alla struttura matematica della probabilità.
Secondo i bayesani la epistemologia Bayesana è’ il miglior modo di caratterizzare la razionalità umana,
ovviamente da un pov normativo.
Pov normativo noi dovremmo ragionare come ci dice la epistemologia Bayesana.
Qualcuno ha detto: se noi dobbiamo ragionare così quando facciamo medicina, scienza, storia ecc dovremmo
farlo anche nei processi —> in molti processi hanno portato delle sentenze di condanna (soprattutto)
ignorando quello che dice l’epistemologia bayesiana.
Alcuni teorici come Taruffo non bisogna considerare la probabilità, ad esempio il prof non è
d’accordo.
Per alcuni meglio non usarla. Ci sono problemi interni forti nell’usarla nei processi. E poi vedremo alcuni casi
storicamente discussi di sentenze che sono nate sulla scorta di inferenze di tipo probabilistico.
37 feb 2023
Capitolo I: Gli Argomenti
Analizzare pov epistemologico tutte le attività epistemiche che avvengono all’interno del processo. Attività
epistemica, ossia cerco di capire com’è fatto il mondo.
Parte della filosofia che si occupa sui limiti e modalità su come noi otteniamo informazioni sul mondo
cercheremo allora di vedere concetti fondamentali per quanto riguarda quello che interessa.
L’attività di argomentare è di fatto l’attività epistemica fondamentale che viene svolta all’interno di un
processo. Basti pensare al giudice quando emette una sentenza deve motivare la sentenza ossia strutturare
una serie di ragioni - argomenti che supportino la conclusione di quella sentenza. Il peso delle ragioni per
una tesi di colpevolezza o assoluzione è fortemente diverso, noi siamo in un contesto asimmetrico.
Che cos’è un argomento?
Definizione: un argomento è una sequenza di enunciati in cui le premesse (o premessa) forniscono una serie
di buone ragioni a supporto della conclusione.
La forza dell’argomento non dipende dal numero delle premesse.
Quindi noi abbiamo delle premesse e c’è una conclusione e sappiamo che le premesse devono
fornire delle buone ragioni a supporto delle conclusioni —> come dire quando c’è una motivazione
che deve essere supportata da una serie di argomenti.
Argomenti è una struttura logico - linguistica, gli argomenti si possono dire, scrivere ecc ma alla base
ci deve sempre essere un linguaggio, qualsiasi forma esso abbia. Altrimenti avremmo un’estensione (
quell’oggetto lì indicato con la mano)
Esempio di argomento:
Tipo 1
Premessa 1: Emma è al cinema oppure al ristorante
Premessa 2: Emma non è al ristorante
Conclusione: Emma è al cinema
E’ un argomento? Si, è una sequenza di enunciati e le premesse danno delle buone ragioni per la
conclusione.
Tipo 2
Premessa 1: Emma è sempre andata al cinema negli ultimi 30 lunedì.
Premessa 2: Oggi è lunedì
Conclusione: Emma è al cinema.
Questo è un argomento? Seguendo la definizione si, ma chi dice no ha enfatizzato la differenza degli
argomenti. Queste ragioni sono meno stringenti rispetto a quelle del primo esempio.
Tipo 3
Premessa 1: Anna mi ha detto che Emma è al cinema
Conclusione: Emma è al cinema
Tutti i tipi la stessa conclusione, tutti modi per argomentare a favore di una certa informazione ossia che
Emma è al cinema. Ovviamente sono argomenti diversi e la diversità è legata al diverso supporto che le
premesse danno alla conclusione. Un giurista direbbe che le prove sono diverse.
4E’ importante (essenziale) che negli argomenti ci sia una connessione logica tra le premesse e la
conclusione, molto spesso la connessione logica è evidenziata linguisticamente da delle parole che
vengono detti indicatori di conclusione.
Gli indicatori di conclusione sono: quindi pertanto, ne segue che, ne consegue che, dunque.
Quando c’è connessione logica siamo in presenza di un argomento a prescindere che sia buono cattivo forte
o debole.
Anna mi ha detto che Emma è al cinema pertanto Emma è al cinema —> accentuato la struttura
argomentativa.
Esempio connessione logica:
Emma adora andare al cinema. E poi oggi è lunedì —> questo è un argomento? No perchè non c’è
connessione logica, io sto solo descrivendo il mondo in questo caso.
Esempio connessione logica:
Vi sono persone oneste e disoneste. Tra le prime vi sono persone generose. Luigi purtroppo non è tra queste
—> E’ un argomento? No, è una descrizione.
Distinguere tra testi descrittivi che vogliono descrivere e dare informazioni e tra tesi che attaccano delle tesi
e quindi argomentano.
Una parola sinonimo di argomento è inferenza -> verbo inferire ossia argomentare.
Queste parole però sono diverse dal ragionamento -> perchè il ragionamento è ciò che avviene nella
nostra testa quando compiamo delle argomentazioni, ossia quando argomentiamo. E’ una serie di eventi
mentali.
Inferenza Anna mi ha detto che Emma è al ristorante quindi Emma è al ristorante è qualcosa di
oggettivo.Ognuno può fare il proprio ragionamento ma questo rimane.
Ragionamento è qualcosa di privato potremmo dire. A noi però non interessa la descrizione di come gli esseri
umani ragionano, perchè non ci interessa? Perchè noi assumiamo un pov normativo. La parte descrittiva si
occupa dei processi mentali. A noi ora interessa la struttura della interferenza in se.
A noi non interessano gli stati mentali del giudice, a noi interessa la soddisfazione del criterio di razionalità
da parte del giudice. Questo riprende l’idea della distinzione tra aspetto descrittivo e normativo, attività
logica fondata - razionale vs come effettivamente gli uomini ragionano.
Ultima distinzione di carattere lessicale: abbiamo parlato di enunciati, che cosa sono?
Definizione: gli enunciati sono le frasi di una lingua che hanno un senso e che possono essere vere o
false.
Esempio: Snow is white. La neve è bianca.
—> sono due enunciati, uno in italiano e uno in inglese ma vogliono dire la stessa cosa.
Normalmente si dice che questi due enunciati esprimono la stessa proposizione —> sono entità
linguistiche che possono essere vere o false e gli enunciati sono ciò che rappresenta le proposizioni in
ciascuna lingua.
Proposizioni oppure enunciati sono ciò che può essere vero oppure falso —> importantissimo!!
Possono essere veri o falsi perchè descrivono un pezzo di mondo.
5Esempi:
Se io dico Tizio è colpevole -> è un enunciato e può essere vero o falso.
Che ore sono? -> non è un enunciato, le domande non sono enunciati, non sono cose che possono
essere vere o false.
Speriamo che la Juve vinca -> non è un enunciato, è una preghiera
Il professor C spera che la Juventus oggi vinca -> enunciato perchè mira a descrivere un pezzo di
realtà
Nei nostri argomenti al loro interno possiamo avere solo delle cose che possono essere vere o false, sono
costituiti da enunciati gli argomenti.
E’ vietato fumare è un comando. E’ vero o falso? Se è vero cosa descrive? Non descrive che
qualcuno fuma ma neanche che nessuno fuma. Questo riguarda la semantica delle norme.
Una proposizione, come ad esempio “Emma è al cinema” è resa vera da una serie di scenari o di situazioni
possibili.
Scenari o situazioni sono modi in cui possono stare le cose nel mondo.
Quando investigatore fa delle indagini elimina delle possibilità.
Emma è al cinema proposizione resa vera da una serie di scenari. Perchè tanti scenari? Perchè possono
essere diversi tra di loro
Scenario 1: Emma è al cinema e indossa un cappello blu
Scenario 2: Emma è al cinema ma indossa un cappello rosso
Pov informazioni i due scenari sono la stessa cosa perchè entrambi rendono vera la preposizione che Emma
è al cinema.
Quando io dico che asserisco a dire che è vero che Emma è al cinema voglio dire che il mondo attuale fa
parte di questi scenari.
Quando io invece ipotizzo che Emma sia al cinema io sto prendendo in considerazione questi scenari ma non
mi sto impegnando a dire che uno è quello reale, ipotizzo solo.
614 feb 2023
Argomenti buoni e argomenti cattivi
Gli argomenti che producono le parti ma anche il giudice stesso possono essere valutati: ossia noi
valutiamo le argomentazioni, le ragioni che adduciamo a favore o contro una determinata tesi.
Esempio di attualità: se io sostengo che il vaccino contro Covid sia un farmaco che è pericoloso e dico questo
perchè me l’ha detto un mio amico io do una argomentazione ma noi giudicheremmo male intuitivamente
questa argomentazione, sarebbe non valida/non buona.
Quindi in modo istintivamente noi distinguiamo tra argomenti buoni e cattivi. Ci sono dei mezzi per capire
quando sono buoni e cattivi? Si , fanno parte delle nostre competenze logico - inferenziali. Come facciamo a
fare questo?
Esempio:
I caso
(P1) Tizio è biondo
(P2) Tutti i biondi sono colpevoli
(C) Tizio è colpevole
II caso
(P1) Il colpevole indossava un cappello
(P2) Tizio indossava un cappello
(C) Tizio è colpevole
III caso
(P1) Il colpevole aveva un certo profilo di DNA
(P2) Tizio ha un profilo di DNA compatibile
(C) Tizio è colpevole
In tutti tre e casi la C è sempre la stessa, possiamo pensare che queste argomentazioni vengano dalla
accusa quindi Tizio imputato. Dobbiamo valutare se le premesse di questi argomenti sono delle buone
ragioni per la conclusione.
Gli argomenti sono delle connessioni tra premesse e conclusione, ossia delle connessioni tra la verità delle
premesse e le conclusioni.
Analizziamo argomenti: il primo ha due premesse, conclusione segue le premesse? Si ma è implausibile —>
due dimensioni argomenti: logica se conclusione segue dalle premesse e dimensione epistemica - veritativa
cioè se le premesse sono vere. Il primo argomento pov logico è inattaccabile, è fortissimo pov logico però
non è buono perchè una premessa, la 2, è implausibile.
Le dimensioni valutative degli argomenti sono due: lo valuto in base alla verità delle premesse ( ossia
se parto da premesse vere) e lo valuto dal fatto se la conclusione segue dalle premesse, quindi
connessione logica tra premesse e conclusione. Queste due dimensioni sono indipendenti.
Secondo caso: ipotizziamo che le premesse sono vere, segue la conclusione? No. Qui nel secondo caso
abbiamo delle premesse vere ma l’argomento è molto debole. Certo Tizio deve spiegare qualcosa, potrebbe
essere un indizio contro di lui, però questo non è che segue con alta probabilità che lui sia colpevole.
7Quindi questo non è buon argomento perché è la conclusione non segue in maniera adeguata dalle
premesse.
Terzo caso: ipotizziamo che le premesse siano valide. E’ un buon argomento? Si. Pensare al caso di Yara, la
persona condannata perché aveva un profilo di dna compatibile, solo per questo condannata (normalmente il
profilo di dna è una prova a supporto di altre, in questo caso no). Trovato test di dna sul corpo di Yara e
hanno fatto il test su 30mila persone. E’ un buon argomento perchè le premesse sono vere e la conclusione
segue però esiste la possibilità che è molto remota che una persona abbia un profilo di dna compatibile con
un altro che però non sia la persona proprietaria di quel di Dna. Probabilità di un falso è 1 su 200milioni,
però esiste la probabilità.
La valutazione di un argomento deve sempre essere giocata su due dimensioni: attendibilità delle
premesse (loro verità) e la dimensione che riguarda la connessione logica tra P e C.
Come facciamo a stabilire se le P sono vere in un argomento?
Caso 1: lo vediamo che è biondo.
Caso 3: profilo analisi
Stabilire la verità delle premesse è qualche cosa che compete a tutti, dagli esperti di dna alle persone
comuni. La verità delle premesse riguarda informazione che abbiamo sul mondo e riguarda tutti.
Chi è invece che stabilisce se C segue dalle premesse oppure no?
I logici , è una competenza specifica logica.
Coloro che lavorano nei processi hanno una specifica competenza logica ( es magistrati)? No. Tutti di base
ne hanno ovviamente ma non in modo specifico. Ci sono persone andate in carcere e morte per errori di
carattere logico.
Argomento: come adoperare le due valutazioni - dimensioni che ci sono negli argomenti:
(P1) Emma era al parco tra le 12 e le 13, perché Anna lo sostiene
(P2) Il delitto è stato compiuto tra le 12 e le 13, al parco
(C) Quindi Emma è colpevole
Pov attendibilità premesse: P1 natura testimoniale, quindi devo valutare attendibilità del testimone e per
farlo devo costruite una serie di prove - argomenti la cui conclusione sarà che Anna è un testimone
attendibile ( può essere fatto in tanti modi, vita di anna, non ha legami con Emma ecc) (accusa) ma la difesa
vorrà fare il contrario, quindi dovrà stabilire una argomentazione la cui conclusione non è un testimone
attendibile —> noi dobbiamo valutare questi argomenti, quindi es argomento difesa è buono? Ed è buono se
P vere e C segue dalle premesse.
P2 è vero? C’è lo dice il medico legale, possiamo mettere in dubbio la perizia? Si però bisogna produrre un
altro argomento che abbia come una C non compatibile con P2. Noi possiamo dubitare di tutto!!! Sennò si
può accettare una parte del referto vero l’ora ma non ci sono prove sufficienti per dire che è avvenuto al
parco il delitto, qui trovato corpo non è detto che il delitto sia avvenuto li -> questa fase riguarda la
valutazione delle premesse che è una attività epistemica che si avvale di argomenti.
Le premesse offrono supporto adeguato a C? Emma sul luogo di delitto è sufficiente per renderla colpevole?
No. Ma è totalmente irrilevante? No. Quindi la C non è adeguatamente giustificata alle premesse tuttavia alla
luce di queste P se avessimo avuto in più Emma deve fornire un resoconto esplicativo del perchè è li o
Emma non ha alibi allora argomento è forte.
8Definizione: Un argomento buono è un argomento che sia P vere e q u e s t e P s u p p o r t o
adeguatamente la conclusione —> quindi due condizioni perchè A sia buono, P vere e C deve seguire.
Definizione: Argomento è cattivo quando o le premesse sono false o la C non segue le P o
entrambi i casi.
Argomento 1:
(P1) Milano è in Liguria
(P2) La Liguria è in Germania
(C) Milano è in Germania
Argomento 2:
(P1) Genova è in Liguria
(P2) Genova è in Italia
(C) La Liguria è in Italia
Argomento 3:
(P1) Milano è in Liguria
(P2) Milano è in Germania
(C) La Liguria è in Germania
Argomento 1: non buono perchè le premesse sono false ma le connessioni sono buone. Quindi argomento
cattivo con P false e connessione buona.
Argomento 2: Premesse vere e conclusione vera —> C non segue dalle premesse, è un errore di
ragionamento anche se ci è andata bene, è un cattivo argomento anche se P vere e C vera.
Argomento 3: non è un buon argomento perchè P false e la conclusione non segue dalle premesse.
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