D I R I T T O
D O G A N A L E
Appunti di Giada Marconi
Università degli Studi di Pisa
Facoltà: Economia e Management
Corso di Laurea in Economia e Legislazione dei Sistemi logistici
Esame: Diritto doganale e della concorrenza nei trasporti
Docente: Matteo Busico
A.A. 2022/2023
Tesi
online
A P P U N T I
TesionlineDIRIT T O DO G ANAL E
DIRIT T O T RIBUT ARIO
Il diritto doganale è una branca del diritto tributario.
Il diritto tributario è una m ateria dell’ordinam ento giuridico che ha per oggetto il com plesso di
norm e e principi che presiedono all’istituzione e all’applicazione dei tributi.
Il diritto tributario regola i rapporti tra i cittadini contribuenti e lo Stato che im pone loro i
tributi.
Q uando si fa riferim ento al Diritto tributario, occorre sottolineare che siam o all’intern o d el
diritto pubblico perché è lo Stato (m a anche gli altri enti locali o territoriali com e ad esem pio i
Com uni) che im pone i tributi. È quindi una m ateria che studia l’esercizio d el p o tere
p u b b lico d i imp o sizio n e (ovvero la funzione im positiva nel suo concreto esercizio). Il
cittadino deve rispondere all’im posizione pagandolo.
Perché vi è un sistem a tributario (e quindi perché lo Stato istituisce nuove im poste)?
Lo Stato im pone i tributi (in particolare le im poste) al fine d i fin an ziare la sp esa p u b b lica
che serve per la sua attività (e quindi per rendere/erogare ai cittadini i servizi pubblici com e
sanità, sicurezza, trasporti pubblici… ). Perciò lo Stato esercita la funzione im positiva. Lo
Stato m oderno fornisce la più disparata gam m a di servizi pubblici ai cittadini (sicurezza,
sanità, trasporti pubblici). Ad esem pio: se vi è l’autostrada è stata in qualche m odo
finanziata.
La spesa pubblica n o n vien e fin an ziata so ltan to d ai tr ib u t i, infatti se ad esem pio lo Stato
possiede un im m obile storico lo può af fittare per degli eventi, im piegando quindi il proprio
patrim onio (com e può fare un privato).
Un altro m odo è quello dell’indebitarsi, e lo Stato Italiano ha un indebitam ento spaventoso in
quanto non riesce con le sole entrate a far fronte alle sue spese.
E poi vi è il sistem a tributario da cui derivano gran parte delle risorse che servono a
finanziare le spese pubbliche. M a questo non riguarda solo lo St ato m a anche per esem pio
le associazioni: si pensi ad esem pio ad un’associazione sportiva che finanzia la sua attività
tram ite le quote associative. Q uesto tipo di entrata (tributaria) nello stato m oderno è
inevitabile. È ovvio che debbano essere im posti ed istituiti dei tributi per poter finanziare la
propria spesa.
Nei vecchi stati esisteva in m aniera m inore o proprio non esisteva l’aspetto tributario. Infatti il
finanziam ento della spesa pubblica avveniva in al tri m o di, ad esem pio tram ite le guerre (e
quindi con le confische nei confronti degli sconfitti). Nello stato m oderno ci sono soli pochi
Stati che si possono perm ettere di non im porre tributi ai cittadini. Un esem pio è il Q atar che,
avendo delle risorse naturali (il petrolio), si lim ita a produrre idrocarburi e quindi allo Stato
basta quello.
Q uesta fonte di finanziam ento non è di carattere volontario (il tributo) m a au to ritativo ,
ovvero che il cittadino non vi si può sottr arre, è i m posto dalle autorità. Proprio perché fa
parte di quella com unità deve pagare.
1Q uesto rapporto Stato/individuo è fondam entale non solo per la relazione stessa, m a anche
per i cittadini (se tutti i soggetti pagano il dovuto, il servizio pubblico è reso m olto m eglio. Ad
esem pio: l’am bito del servizio di sm altim ento dei rifiuti urbani. In alcuni com uni, i cittadini che
pagano la tassa rifiuti sono solo il 40% ).
I tributi sono sottratti alla libera disponibilità dell’individuo. Se il cittadino non paga i tributi,
può anche essere sanzionato. È regolat orio d i una convivenza civile, perché se tutti i
cittadini pagassero i tributi, i servizi pubblici sarebbero erogati in m odo ef ficace ed ef ficiente.
Le entrate dello Stato sono delle passività classificate in:
● T rib u tarie: derivano dalla riscossione dei tributi; i servizi che fornisce l’Inps non si
finanziano con la contribuzione.
● No n trib u tarie: non derivano dalla riscossione dei tributi;
Un’altra classificazione è data dalla natura del rapporto:
● En trate d i d i ritto p u b b l ico : sono quelle im poste coattivam ente, su base volontaria;
● En trate d i d iritto p rivato : originano da rapporti contrattuali che lo Stato ha con il
privato. Ad esem pio: se lo Stato ha un edificio e lo af fitta pone in essere un negozio
di diritto privato a fronte del quale sarà pagato un canone.
Un’altra classificazione riguarda il tipo di servizio fornito:
● Servizi p u b b lici in d ivisib ili: resi disponibili alla collettività in generale (sicurezza,
sanità, gi ustizia… )
● Se rvizi p u b b lici d ivisib ili: servizi di cui ciascun cittadino può avvalersi e richiedere
autonom am ente (servizio postale, richiesta del passaporto… ).
M a la distinzione più im portante è a tre concetti:
1. En trate d i d iritto p rivato ;
2. Prestazio n i imp o ste: l’art. 23 della Costituzione af ferm a che “nessuna prestazione
personale o patrim oniale può essere im posta se non in base alle legge”. La prim a
cosa che prevede è una riserva di legge: solo la legge può i m p orre delle prestazioni
ai cittadini. Le prestazioni possono essere:
- Prestazioni patrim oniali: costituiscono un’entrata per lo Stato: m entre la prim a
ti dice di assum ere un determ inato com portam ento, la seconda chiede di
versare delle som m e a favore dello Stato. Com portano la decurtazione
patrim oniale a carico del privato. La prestazione com porta una dim inuzione
del patrim onio del cittadino.
Q ueste sono di carattere tributario o di carattere non tributario ( ad e sem pio:
una sanzione am m inistrativa se si parcheggia sulle strisce).
Si fa riferim ento anche all’espropriazione per pubblica utilità: infatti tra Lucca
e F irenze stanno costruendo la nuova ferrovia e quindi alcune fam iglie che
hanno la casa o il terreno in quelle zone verranno espropriati. È una
prestazione patrim oniale im posta m a è previsto anche un indennizzo, per cui
non vi è una decurtazione in quanto quell’indennizzo dovrebbe coprire il
valore dell’im m obil e.
2- Prestazioni personali: prestazioni che lo Stato può im porre al cittadino per
m ezzo di una legge, im pone l’im piego delle sue energie fisiche.
Es: servizio m ilitare obbligatorio abrogato oram ai una 20ina di anni fa (era
legittim o perché previsto dalla legge), testim onianza in T ribunale o il caso dei
m edici in pensione che, durante la pandem ia, volevano reintegrare;
3. T rib u ti: è una prestazione patrim oniale im posta perché i tributi assolvono alla
fondam entale esig enza d i ripartire le spese pubbliche tra i cittadini nel rispetto
dell’articolo 53 della Costituzione che sancisce che “T utti sono tenuti a concorrere
alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.” Il tributo è lo
strum ento fondam entale per far sì che i cittadini concorrano alle spese pubbliche
(ovvero tutte le spese che vengono sostenute dallo stato a favore della collettività in
generale).
Abbiam o dato due definizioni di tributo:
● Il tributo è un obbligo c he nasce dalla legge. Essa configura una prestazione
patrim oniale im posta, caratterizzata dall’attitudine a realizzare il concorso alle spese
pubbliche; però non è collegata né a un corrispettivo per un servizio reso dallo Stato
al cittadino né ad una sanzione per un com portam ento illecito.
● V iene anche definito com e un obbligo avente ad oggetto una prestazione pecuniaria
nascente dalla legge, non avente natura sanzionatoria né corrispettiva finalizzat a a l
concorso delle spese pubbliche.
IM PO ST A
All’interno dei tributi, l’im posta è il tributo per eccellenza ed è acau sale, non ha causa, in
quanto viene pagato al verificarsi di un certo presupposto m a non è collegata ad un'attività o
a un servizio reso dallo stato, è pagata af finché lo Stato fornisca servizi pubblici indivisibili
(sicurezza, sanità e giustizia). Q uesta è la dif ferenza rispetto alla tassa che si ha quando si
richiede o si usufruisce di un servizio pubblico (ad e sem pio la tassa dei rifiuti collegata al
servizio di sm altim ento rifiuti → T ARI).
La tassa è quindi un contributo n eu tro , che serve ad acquisire le entrate pubbliche af finché
lo Stato renda servizi pubblici indivisibili, pagato al verificarsi di un certo presupposto, e non
presenta nessun tipo di relazione con l’attività e i servizi resi dallo Stato.
Una delle im poste principali è l’IV A.
Le im poste si possono distinguere in:
● d irette: sono quelle che colpiscono m an ifestazioni d irette di ricchezza che
sostanzialm ente sono il:
- Reddito: è il guadagno o increm ento di ricchezza che un cittadino consegue
dalla propria attività econom ica o in un im piego di risorse (dividendi delle
azioni, salari e stipendi… ). Esso è m isurato in un arco tem porale quindi
bisogna sem pre specificare il periodo di reddito (ad esem pio ho un reddito di
1000 euro al giorno, all’anno o al m ese?). L ’im posta sul reddito è un’im posta
diretta perché colpisce un ind ice d iretto di ricchezza;
3- Patrim onio: com plesso delle attività e passività facenti capo a un determ inato
soggetto in una determ inata data. Il patrim onio si m isura in un dato istante. È
la fotografia in una data precisa e non in un arco tem porale.
● in d irette: colpiscono indici indiretti di ricchezza. Sono le im poste che colpiscono i
consum i, i trasferim enti dei beni, gli acquisti. Ad esem pio, se io com pro una bottiglia
di vino da 100 euro, si presuppone sia ricco (e quindi indirettam ente dai consu m i
e f fettuati si lascia intendere che ci sia una ricchezza). L ’IV A è l’im posta sul valore
aggiunto che si applica sulle varie cessioni di beni e prestazioni di servizi che
vengono svolti nel territorio dello Stato. È un’im posta in visib ile (se com pro un caf fè,
nel prezzo di 1 euro c’è anche l’iva) ed in d iretta in quanto colpisce il consum o.
Un’altra distinzione è tra im poste:
● personali: considerano la situazione individuale del singolo contribuente. Ad esem pio
la condi zione s ociale o fam iliare (la classica im posta personale è l’IRP EF , im posta
sul reddito delle persone fisiche, in cui si tengono conto di tanti param etri: se il
contribuente ha persone o figli a carico, spese m ediche ecc… )
● reali: colpiscono la grandezza econom ica nella sua oggettiva esistenza, ad esem pio
l’IV A (non si tiene conto di chi ha com prato o chi ha consum ato il caf fè).
V i è un’altra distinzione:
● progressive: im poste personali (IRP EF in particolare) in cui vi è un i ncrem ento del
tributo più che proporzionale all’aum ento della ricchezza da tassare. Q uando
aum enta la ricchezza, il valore dell’im posta è più che proporzionale. L'im posta per
eccellenza è l'irpef che ha delle aliquote crescenti in relazione al reddito, però con un
lim ite (l’im posta non può essere espropriativo). Il carattere progressivo del sistem a si
risolve con un criterio distributivo al fine di attenuare le dif ferenze tra i consociati: chi
ha m aggiore ricch ezza d eve contribuire in m aniera più che proporzionale alla
copertura delle spese pubbliche, è anche il principio al sacrificio a pagare l'im posta
che è m inore all’aum entare del reddito.
● proporzionali: la m isura del tributo cresce in m aniera proporzionale all’aum ento della
ricchezza da tassare. Corrisponde al 20% . Es: “F lat tax”: “im posta piatta”.
● fisse: som m a fissa che deve essere pagata, ad esem pio la tassa sul passaporto
(sono 80 euro e non vi è una percentuale d a a pplicare).
L ’ultim a distinzione è tra im poste:
● erariali: sono le im poste statali (Iva, Irpef… )
● locali: sono im poste stabilite dagli enti locali (im poste com unali com e l’im posta sullo
sm altim ento dei rifiuti, le im poste regionali com e l’im posta del bollo auto).
L A T AS SA
La tassa si ha quando un soggetto richiede un’attività o un servizio pubblico da parte di un
ente, es. tassa dell’università, rilascio del passaporto. Il presupposto della tassa im pone lo
svolgi m e nto di un'attività da parte della pubblica am m inistrazione che può essere p u b b lica
(rilascio di certificati anagrafici), g iu risd izio n ale (tasse giudiziali) o un servizio p u b b lico
p iù sp ecifico (T ARI).
4Il soggetto destinatario di un'attività pubblica riceve un'utilità (vantaggio) individuale
dall’attività stessa, però non è detto che lo riceva m a potrebbe per esem pio iscriversi
all'università e non andarci, quindi è un vantaggio potenziale.
Il canone Rai è una tassa per usufruire di un servizio pubblico che fa inform azione e
intrattenim ento. Si trasform ò da tassa a im posta del possesso televisivo, in cui l’indice di
ricchezza è il possesso di una televisione. Si è t rasform a to in im posta perché per la tassa si
deve usufruire alm eno astrattam ente del servizio.
Il servizio se non è ben svolto deve essere pagato lo stesso, se il servizio non viene istituto
non esiste l’obbligo di pagare.
DIF F ERE NZ A T RA T ASSA E CO RRISP ET T IVO DI SER VIZ I PUB BLICI
Il corrispettivo di servizi pubblici riguarda attività che possono essere svolte
indif ferentem ente anche in regim e privatistico (es. nei trasporti prim a vi erano solo ferrovie
dello stato, or a c i possono essere anche operatori privati com e Italo). In questo caso lo stato
agisce nello stesso m odo di un privato, le som m e che chiede sono funzionali al
funzionam ento alla copertura dei costi del servizio, in un regim e di econom icità. Il prezzo si
form a dalla concorrenza del prezzo di m ercato.
La tassa non è il prezzo di un servizio, è la partecipazione di un soggetto alle spese
pubbliche, si contribuisce in parte alla spesa pubblica, copre una parte del costo che serve
per i stituire il servizio universitario, l’altra parte è coperta dallo Stato. Riguarda funzioni
pubbliche istituzionali: sanità, giustizia, ecc.. dove lo Stato deve sostenere i costi e a questi
costi contribuisce in parte l’utente che ne usufruisce attraverso il pagam ento della tassa.
DIF F ERE NZ A T RA T ASSA E CO NT RIB UT I
Sono detti anche tributi speciali possono esser visti com e una figura interm edia tra la tassa e
l’im posta perchè allo stesso m odo della tassa c’è lo sv olgim e nto di una determ inata attività
da parte dell’ente pubblico (es. realizzazione di un’opera), m entre la tassa è un favore di un
soggetto che richiede quel servizio pubblico, qui il servizio non è a favore di un singolo
soggetto, m a ad un insiem e di cittadini qualificati (es. contributi ai consorzi di bonifica). Il
tributo è com m isurato all'increm ento di ricchezza che si ottiene attraverso queste opere
pubbliche.
M O NO PO L I F ISCAL I
Ci sono alcune attività riservate esclusivam e nte allo Stato: vendita dei tabacchi e il gioco
d’azzardo; vi è un m onopolio fiscale in cui lo Stato stabilisce il prezzo dell'attività che è un
prezzo più alto di quello che si sarebbe form ato in un regim e di concorrenza. C’è una quota
di prezzo tra il prezzo di m ercato e quello stabilito dallo stato che va allo stato, questa
dif ferenza di prezzo è un tributo vero e proprio.
ENT RA T E P ARAF ISCAL I
Non sono fiscali, m a rientrano com unque nelle prestazioni patrim onial i d i im posta, a
dif ferenza del tributo hanno natura corrispettiva, vi è un rapporto
prestazione-controprestazione fra chi da e chi riceve, sono il caso dei contributi
5previdenziali, che non sono fiscali m a com unque c’è un obbligo a fronte di una prestazione
es. a fronte del pagam ento dei contribuiti avrò diritto alla pensione.
PRINCIPI CO ST IT UZ IO NAL I
La riserva di legge è stabilita dall’art. 23 co stitu zio n e. Il principio che reca è il principio di
legalità secondo il quale i tributi, devono essere stabili dalla legge. E’ un principio che si
accom pagna dal passaggio dallo stato assoluto a quello di diritto. In quello assoluto il
m onarc a s tabiliva il tributo al quale il suddito doveva attenersi senza voce in capitolo; vi era
una lim itazione della propria proprietà perché gli priva delle sue risorse e gli lim ita la libertà.
Nello stato m oderno le scelte devono essere fatte dagli organi rappresentativi (governo e
parlam ento). La necessità che ci sia un consenso nell'im posizione dei tributi si ha se le
scelte vengono fatte dal parlam ento perchè è l’organo che rappresenta tutti: ci sono
all'interno anche l e m i noranze, se le leggi le fa il parlam ento si tiene conto delle voci delle
m inoranze, per cui il parlam ento rappresenta tutti i cittadini; per cui anche le scelte di politica
fiscale devono arrivare dal parlam ento.
Q uesto è il concetto che vi è alla base dell’articolo 23. Q uando si dice che i tributi devono
essere stabiliti dalla legge si intende qualsiasi atto avente forza di legge, in prim o luogo la
legge in senso form ale (approvata con l’ordinaria procedura parlam entar e), e a tti aventi
forza di legge com e il decreto legge e il decreto legislativo. Il decreto legge è un atto del
governo che in casi di straordinaria necessità e urgenza il governo può em anare ed ha
ef ficacia im m ediata, m a lim itata a 60 giorni, dopo 60 giorni il decreto legge decade alm eno
che non sia convertito in legge; quindi il decreto legge può approvare nuovi tributi se è
convertito in legge. Il decreto legislativo è il caso in cui l’intervento del parlam ento è alla
base e dà l a d elega al governo ad em anare un decreto legislativo su una determ inata
m ateria dettando i criteri direttivi (legge delega) che dovrà seguire.
In am bito tributario incidono m olto anche le convenzioni internazionali, anche queste
soddisfano la necessità della riserva di legge. V i è una legge interna che ratifica l'accordo
internazionale.
L ’artico lo 75 della costituzione pone il divieto del referendum abrogativo in m ateria delle
leggi fiscali. Il referendum abrog ativo s erve a far abrogare le leggi. V i è questo articolo
perché vi è una sfiducia nei confronti del corpo elettorale.
La riserva assoluta è quella in m ateria penale (articolo 25 della costituzione), tutta la m ateria
penale deve essere regolata dalla legge.
Si è solito dire, in questo am bito, che è una riserva d i leg g e relativa, cioè la legge regola gli
aspetti principali della m ateria, m entre le questioni di dettaglio, com e regolate dalla legge,
possono essere disciplina te d a fonti secondarie.
G li aspetti principali di un tributo che devono essere stabiliti dalla legge obbligatoriam ente,
sennò viene violato la riserva, sono:
● p resu p p o sto , fatto al verificarsi del quale sorge l’obbligo di adem piere ad una
determ inata prestazione (pagare il tributo)
● so g g etti p assivi, chi sono tenuti ad adem piere a quella prestazione pecuniaria
(pagare il tributo)
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